martedì, dicembre 09, 2003

In ricordo della meglio gioventu'

Mio scritto in una rubrica de la Repubblica online:

I miei vent'anni erano il '68 ed una canzone: Hey Jude dei Beatles.
"Hey Jude, don't make it bad: take a sad song and make it better. Remember to let her into her heart, then you can start to make it better".
Sì, non dovevo peggiorare le cose: quella canzone triste dovevo renderla migliore; quella canzone triste era la mia vita nell'affanno dei vent'anni.
Dovevo farla entrare nel mio cuore e poi farla uscire, dovevo farla mia. Il mondo doveva essere migliore ed io potevo senza prenderlo sulle spalle migliorarlo semplicemente non dispiacendomi e abbattermi per le difficoltà. Era la mia meglio gioventù da vivere sino in fondo. Da lì a poco tutto sarebbe cambiato: musica, amori, politica, bombe, auto e televisione ci raccontavano un'altra storia.
"The minute you let her under your skin, then you begin to make it better".
Così ho provato dolore; ma non mi sono fermato, mi sono scontrato con l'orgoglio e la stupidità e oggi posso dirlo: non ho rinunciato a sognare…Questa volta per Chiara, mia figlia, che ancora canta per migliorarla questa vita. Oggi è lei la meglio gioventù.

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