domenica, dicembre 28, 2003

La mia gatta compie 20 anni

La mia gatta compie 20 anni e rapportati con quelli umani ne compirebbe circa 80. Ieri le ho parlato come ad una persona, d'altronde dopo tanti anni vissuti accanto, lei è di famiglia e capisce tutto, specialmente i miei suoni, posture, movimenti e accenni. Così sedutogli davanti e guardando i suoi occhioni gli ho detto:
"Cara Rosy sei sempre bella, la tua pelliccetta è sempre in ordine ed i colori mi sembrano gli stessi; vedo però che ti muovi meno e fai fatica anche a salire sulla seggiola, sei diventata più piccola, sei rinsecchita, le tue zampe sono divenute instabili, perdi le unghie e mi è parso di vederti sbandare, tutto come noi poveri umani. Poi dormi sempre di più e questo a differenza di noi che invecchiando dormiamo meno, per un inconscio allontanamento della morte rappresentata dal sonno.
Cara vecchietta Rosy, ricordo che quando eri piccola saltavi dappertutto, su tavoli e finestre, poi arrivavi nei tuoi giri indagatori attraverso i giardini, fino alla strada ed io temevo per te: per le auto e moto che potevano investirti e uccidere. Spesso un tuo miagolio mi salutava al ritorno a casa già fuori il portone e entravi correndo con me aspettandoti che dalla spesa uscisse qualche nuova prelibatezza; per questo ora non hai perso l'appetito e senti sempre il bisogno di novità ma mangi meno e preferisci qualche carezza in più.
Ora al mio rientro ti trovo al solito posto, socchiudi un occhio e senza scomporti continui la tua "siesta"; chissà quanti balzi e catture continui a fare nei tuoi sogni. Poi, verso tarda sera, insieme al pelo che lasci in ogni dove mi vuoi regalare, venendomi in braccio con le tue fusa, il tuo affetto.
Cara Rosetta non sei più giocherellona, non fai più "agguati", anche se qualche corsetta improvvisa te l'ho vista ancora fare, ormai meditabonda scruti e arrivi lo stesso dove vuoi arrivare…da me".

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