Incontro con un "figlio" e un "fratello"
Con l'incontro di ieri il circolo "i Buonavoglia" ci ha fornito l'occasione per conoscere un po’ di più un "figlio" ed un "fratello"; ossia Alessandro Gassman e Beppe Fiorello, a Genova per presentare lo spettacolo "Delitto per delitto" alla sua terza stagione.
L'occasione ci ha rivelato la straordinaria bravura di Beppe Fiorello in quanto quella di Alessandro Gassman, con i suoi trascorsi teatrali e cinematografici, la conoscevamo già. Beppe Fiorello si potrebbe definire un attore "selvaggio", ovvero senza nessuna scuola d'arte drammatica o accademia di recitazione si è trovato a calcare il palco chiamato dall'amico A. Gassman, dopo essersi conosciuti sul set del film TV "La guerra è finita". Da subito -dice Gassman- avevo intuito le grandi potenzialità d'attore di Beppe e alla prova dei fatti è stata una scoperta…Mi sono chiesto spesso come facesse Beppe Fiorello ad avere la padronanza del personaggio e della scena senza avere le basi minime dell'attore di teatro, senza nessuna esperienza di teatro. Per me è stata una sorpresa che ha confermato il mio intuito, la mia scommessa su di lui…"Beh, -si schernisce Fiorello - ho pensato di fare l'attore prendendo spunto e facendo il verso di cosa fanno gli attori. Poi di uno in particolare: Giulio Bosetti…". Risata generale. Davvero divertente recitare alla maniera di…per ritrovarsi ad essere lui stesso un attore, acquisendo sempre più consapevolezza del mestiere e della parte che recita.
Interessante è il percorso iniziatico di Beppe Fiorello che con la parte di Charles Bruno dell'opera "Delitto per delitto" sa estrarre la parte "nera", la dimensione oscura di lui; un vera prova d'attore. Nel breve excursus dell'opera teatrale si è parlato della professione dell'attore e con il riferimento ai personaggi e alla loro interpretazione si è confermato come l'attore sia oltre il lavoro degli "scavalcamontagne" anche il mestiere dei "pazzi", il mestiere che cura la nevrosi di ognuno, fornendo la possibilità di essere liberamente anche "altro" ogni sera.
Il giornalista Umberto Basevi, che ha condotto l'incontro, è stato bravo a cogliere gli aspetti nascosti fornendo agli invitati del circolo i Buonavoglia un momento di conoscenza di questi due attori che come ricordava Alessandro si propongono anche di colmare un gap generazionale per la professione d'attore. Inoltre è' stato ricordato che il "figlio" e il "fratello" sono diventati a loro volta padri e quindi si sentono ormai svincolati da parentele e legami: una prova di maturità…Non si è forse maturi quando si diventa finalmente padri di se stessi?
Ad Alessandro Gassman e Beppe Fiorello facciamo i nostri auguri; c'è da giurare che li incontreremo nuovamente per altri successi.
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