sabato, gennaio 31, 2004

TV e Realtà

Seguendo E. Deaglio, in un incontro per la presentazione del libro "La meglio gioventù" organizzata dal circolo i Buonavoglia, si è fatta la riflessione di quanto poi veramente la televisione o la detenzione del potere mediatico porti voti e influisca nelle scelte elettorali; insomma quanto la TV e la stampa creino effettivamente la realtà.
Per Deaglio se si guarda al passato si capisce che questo potere mediatico influisce solo in minima parte. Nei primi anni '70, quasi tutta la stampa e la televisione allora esistente descriveva una realtà che non c'era eppure si stavano gettando le basi per la più grande avanzata politica della sinistra italiana. Da lì a poco ci sarebbe stato il successo al referendum per il divorzio ed una radicale trasformazione della società, con la conquista di grandi riforme. Certo in quegli anni ci fu anche il terrorismo rosso, scoppiarono grandi contraddizioni ma la popolazione avvertì quello che non capirono i partiti e che i media tardarono a descrivere e a raccontarci.
Quello che si sta preparando per le prossime elezioni sarà un prevedibile bombardamento di spot elettorali, di manifesti, di informazioni viziate dalla propaganda politica, dalle promesse, dagli slogan ma, per Deaglio e questo lo penso anch'io, gli elettori faranno riferimento alla loro realtà: alla constatazione se i loro bisogni sono stati soddisfatti o no. Questo è il punto e a ben vedere la realtà c'è da aspettare una sconfitta per il centrodestra senza precedenti. Certo una cosa si rimarcherà: l'enorme disparità di mezzi messi in campo; quelli economici d'investire nella propaganda politica e della detenzione dei mezzi di comunicazione, un altro elemento di democrazia viziata. Vincerà chi le spara più grosse? Io penso di no.
Ascoltando Berlusconi che se la prende con i comunisti mentre non dice nulla per risolvere le difficoltà reali dei cittadini la dice lunga sulle difficoltà a governare di questi politici. Altro che giornali e TV, andate in qualunque mercato rionale.

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