martedì, febbraio 03, 2004

In Iraq

Cosa ci fanno i nostri militari in Iraq? Si dice per consentire un'operazione umanitaria; per aiutare a ricostruire la convivenza civile dopo la devastazione della guerra e del regime sanguinario di Saddam…Ma è così?
Intanto abbiamo costruito gli "eroi di Nassirya": i morti per un attentato. Ora cosa stanno facendo i nostri soldati nel bunker iracheno? Rimarcano una presenza che ha solo il sapore di rappresentanza politica del governo italiano di turno; lo stesso che prima ha dato il suo assenso alla guerra in Iraq e poi conseguentemente ha mandato i suoi uomini dopo, perché la Costituzione lo impediva, per costruire una pace fittizia.
Intanto si tace sulla guerra che ha provocato più di 15 mila morti tra i civili iracheni e che la presenza delle varie nazioni, in Iraq con i loro contingenti militari, è dovuta alla spartizione della torta della "ricostruzione". Ho la personale impressione che quei morti italiani in Iraq diventino cinicamente una merce di scambio: una "foglia di fico" per nascondere vili interessi di pecunia. Forse allora più che "eroi" sarebbe meglio chiamarli vittime di un incidente sul lavoro. Vittime da aggiungere alla lista dei morti quotidiani dei nostri cantieri.

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