sabato, febbraio 28, 2004

Io l'ho sognato morto

Berlusconi è uno di quei personaggi che si amano o si odiano; io sono della seconda categoria.
Si, il mio odio per Berlusconi parte da lontano e certe volte mi mette in difficoltà: infatti, si dice anche che chi odia ama e allora…Allora mi arrabbio ancora di più.
Cerco allora, con una certa introspezione dentro di me quale molla inconscia, quale motivo nascosto, ci sia che muove il mio odio che è soprattutto disprezzo. Sì, sono arrivato anche a pensarlo morto o meglio ad ucciderlo io stesso. In verità in sogno io l'ho già ucciso: gli ho sparato e mi pareva di essere uscito da un incubo.
Ma no, non sono democratico, sono un razzista e anche un assassino…Così mi sono detto: prova invece ad amarlo, a vederlo bravo, buono, sinceramente altruista e pronto a sacrificarsi per il tuo bene; vuoi vedere che tutto cambierebbe? Lo troveresti poi anche bello, alto no, ma di sicuro intelligente; lo vedresti poi come un filosofo dell'antica Grecia, un poeta, un vate…Così rischierei di assomigliare a Bondi o Baget Bozzo. Per carità.
Ma no, scoprirei senz'altro la pietà e la pietà soprattutto per me stesso. Basterebbe allora solo un po' di menefreghismo, di sana indifferenza e fuggirei dall'ossessione, dall'odio.
Ma no, invece mi sono scoperto solo uno sporco comunista. Ecco cosa sono un comunista cattivo che odia i ricchi e i nemici di classe. Rimango quello e chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma in fondo sto bene così. Evviva la libertà.

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