domenica, luglio 31, 2005

Penso l'amore

C’è qualcosa che ci distoglie dalla bruttura della società attuale, è sentirsi innamorati. Penso che chi faccia scadere così la convivenza civile non conosca l’amore.
Le sciagure di oggi sono i morti per terrorismo, i morti di fame, i morti lungo le strade della speranza sempre più chiuse dall’avidità di pochi.
L'amore e l'amicizia sono due potenti mezzi per risvegliarsi, conoscersi e guarire.
Allora auguro: ‘buona vita e amore’; un bel saluto che ho sentito e piace fare mio.
Penso questo in attesa di un traghetto, seduto nel dehors di un bar. Il mondo stasera è fuori, è fuori a guardare se stesso. Vedo il mondo dei ‘vorrei ma non posso’ che passeggia insieme al ‘posso e te lo faccio vedere’. E’ un sabato sera che ha dimenticato il villaggio.
Chiedo un pezzo di carta al cameriere; un servizio extra: un foglio dove riversare le mie emozioni. Così scrivo questo.
Il tempo di oggi è fatto d’aria eppure la carne non lo riconosce. Quante cose ci avvolgono, legano, ingarbugliano; quale incredibile matassa di fili invisibili ci circonda: le onde elettromagnetiche, i campi radio, le cellule di telefonia mobile, le immagini criptate di segni luminosi, i suoni ultra ed infra, flussi di segnali bip e bit. Sono il caos dei nostri pensieri, sono le parole che si affastellano perdendo significato. In mezzo, a tutto questo, viviamo indifesi e il nostro potere è un’illusione. Disarmati possiamo conquistare solo l’amore. Solo con questo ci conosceremo e con questo scopriremo che respiriamo la stessa aria; questa aria piena di cose sconosciute. Comprenderemo la pietà.

Nessun commento: