Sono passati moltissimi anni da quando con il fascismo si era attenti alla crescita demografica. Mussolini premiava gli italiani con tanti figli e l'aumento della popolazione era considerata una ricchezza. Nell’agosto 1936, alcuni mesi dopo la proclamazione dell’impero, Mussolini sosteneva: 'hanno diritto all’impero i popoli fecondi, quelli che hanno l’orgoglio e la volontà di propagare la loro razza sulla faccia della terra, i popoli virili nel senso più stretto della parola'.
Erano gli anni che si guardava all'Africa come terra di conquista: Libia ed Etiopia rappresentarono il tentativo di fare dell'Italia una potenza mondiale. Fu invece un fallimento.
Oggi assistiamo ad una migrazione di massa dall'Africa verso l'Europa che spinta dalla miseria e ragioni di fuga da guerre, raggiunge dimensioni epocali. Ma ancora oggi c'è un bisogno per l'Europa di aumento demografico ed ecco che una delle soluzioni alla risoluzione del problema è quello di contare su questi nuovi arrivi.
Qualche settimana fa Eurostat, l’istituto di statistica dell’Unione europea, ha spiegato che nel 2016 la popolazione continentale è cresciuta solo grazie all’immigrazione. Il numero delle nascite è stato pari a quello delle morti (5,1 milioni), mentre il saldo migratorio netto è cresciuto di 1,5 milioni, portando il totale a 511,8 milioni. Lo scorso anno in 13 dei 28 paesi dell’Unione sono morte più persone di quante ne siano nate. Ma non tutti hanno visto calare la propria popolazione totale. Un ampio afflusso di migranti in Germania (perlopiù rifugiati siriani) e uno più ridotto in Finlandia e Polonia hanno fatto sì che il numero di abitanti di questi paesi sia comunque cresciuto.
In un articolo del 14 luglio 2017 su The Economist (Regno Unito) si legge che l'Europa ha sempre più bisogno di migranti. Germania e Italia ne hanno poi un bisogno disperato: senza nuovi arrivati, la loro popolazione declinerebbe rispettivamente del 18 e del 16 per cento. E anche se le migrazioni dovessero continuare, Eurostat prevede che la Germania potrà solo mantenere il proprio livello di abitanti attuale, ovvero 82,8 milioni; mentre l'Italia riuscirebbe a stento a mantenere gli attuali 60 milioni di abitanti.
Che dire? Il grande problema dell'immigrazione forse allora è solo questione di organizzazione; di sapere come fare e cosa fare con i migranti. Oggi esiste una organizzazione che fa acqua da tutte le parti. Ci mangiano le mafie, tutto è allo sbando o demandato ad associazione di volontariato senza nessuna coordinazione. Anche le prefetture che hanno il compito di uno smistamento matematico non sanno fare altro.
Poi esiste anche un moto della Natura, una forza equilibratrice della presenza animale sulla Terra (di cui l'uomo è parte essenziale) e della loro distribuzione. Darwin aveva visto nell'evoluzione della specie una selezione naturale per cui i punti principali sono: variabilità dei caratteri, eredità dei caratteri innati, adattamento all'ambiente, lotta per la sopravvivenza, selezione naturale ed isolamento geografico. Con questo allora si potrebbe leggere nell'arrivo di milioni e milioni di africani sul territorio europeo come una 'nuova speciazione'. Daltronde la storia umana è rappresentata da un continuo spostamento di persone da una parte all'altra del mondo...spesso con eserciti e armi. Oggi con masse armate solo di fame e quest'ultima è l'arma che fa affrontare i rischi più grandi. Pensiamoci.
Ed ecco che una severa economia dettata dalla Natura fa sorridere quella dell'Uomo che riporta non alla sopravvivenza, ma ad un Dio Quattrino...succedaneo a quello Trino.
venerdì, settembre 01, 2017
Abbiamo bisogno dei migranti, ma non sappiamo come.
Pubblicato oggi su Il SecoloXIX questo mio articolo con il titolo: Abbiamo bisogno dei migranti, ma non sappiamo come.
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