martedì, novembre 14, 2023

La guerra, una costante dell'uomo

La guerra è una costante nella storia umana questo a confermare che l'uomo, se ce ne fosse bisogno, è una brutta bestia e come diceva Sigmund Freud non cambia. Ancora James Hilmann sosteneva che l'uomo nutre 'un terribile amore per la guerra'- un suo libro da leggere assolutamente. Così oltre che alla psicoanalisi a dare conferma dell'immutabilità dell'uomo c'è anche la biologia: perchè l'uomo cambi occorrerebbe che almeno alcune cose positive e sagge acquisite durante la vita lasciassero una traccia nel patrimonio genetico; invece no, l'uomo nasce sempre come essere primitivo. In uno scritto Sigmund Freud sosteneva poi che se ad ogni pensiero di uccidere qualcuno fatto dall'uomo morisse un cinese, la Cina sarebbe un enorme deserto. Allora hai voglia a dire e gridare 'Pace'. Essere pacifisti vuol dire che si è fatto un percorso di saggezza con la consapevolezza che le guerre non risolvono nulla, anzi...ma questi saranno sempre e solo una minoranza anche difronte alle lobby delle armi; di fronte ai forti interessi economici che queste guerre comportano. Esistono sempre molti modi per dividere l'umanità; anche quella di mettere in una casella Dio, disegnarlo come una persona che sceglie un suo popolo e delle usanze diventa fonte di guerre: un antico testamento che abbraccia tutti e di tutti fa vittime e carnefici. Che brutta cosa. Ma sarà possibile che la guerra e la violenza diventi un tabù? Un peccato originale come l'incesto e dia vita a una nuova civiltà? Certo che ancora Sigmund Freud ci spiegherà e ha già spiegato che il disagio di un vivere comune minerebbe la ricerca di felicità e libertà individuali...un bel dilemma. E la guerra continua.

giovedì, novembre 02, 2023

L'associazione Ecoistituto REGE (Reggio Emilia- Genova)

Abbiamo a Genova in raccordo con Reggio Emilia, una associazione 'Eco istituto REGE' di Promozione Sociale che si prefigge di impegnarsi per la tutela dell’Ambiente e della Salute. Questa associazione 'Eco istituto REGE', ha sede presso il Circolo ARCI Zenzero in via Torti 35- 16143 Genova. E-mail: ecoistitutorege@gmail.com – info@ecoistitutorege.it L'Ecoistituto REGE con iniziative e modalità che possono risultare fattibili ed opportune, predilige l’intervento nel campo della formazione ambientale a tutto campo, riservandosi anche di fornire consulenze gratuite a cittadini ed istituzioni. L'Ecoistituto REGE fin dalla sua nascita nel 2016 è stato intitolato -su proposta di Massimo Quaini- ai fratelli Italo e Floriano Calvino. L'intitolazione è stata molto appropriata. Italo Calvino, scrittore di fama internazionale, aveva nella sua letteratura fantasiosa l'aspetto metaforico più pregnante per cui i significati simbolici travalicavano le parole. Tra i suoi capolavori c'è:'Il barone rampante' che ci fornisce la visione diversa del mondo di Cosimo salito sugli alberi per non discenderne mai più. Un altro esempio si trova nelle 'Le città invisibili', dove sembra descrivere e prefigurare con impressionante anticipo la situazione attuale di tutte le città alle prese con il problema dei rifiuti e di uno smaltimento che tarda ad arrivare. Floriano Calvino era un geologo che fu un esempio di coraggio e di dirittura morale. In occasione delle inchieste della magistratura sul disastro del Vajont del 9 ottobre 1963, fu l’unico geologo italiano ad accettare l’invito del giudice istruttore di Belluno che cercava tecnici disposti a far parte del collegio dei periti d’ufficio. Floriano trasferitosi a Genova fu direttore di Geologia dell'ateneo genovese; fu anche militante attivo del Tribunale Russell e della Lega Internazionale per il diritto dei popoli, oltre che perito per la difesa dei familiari di numerose tragedie italiane. Molti suoi articoli uscirono sul quotidiano genovese Il Secolo XIX, al quale collaborò per vent’anni. A tale proposito il giorno 21 dicembre 2023 si terrà un evento presso il Circolo ARCI Zenzero per ricordare i fratelli Calvino.
Il tema Ambiente è diventato un'emergenza mondiale; un nuovo fronte di guerra dove per vincerla non occorrono armi, ma la consapevolezza comune di azioni atte a salvaguardare la difesa della Natura e insieme della nostra Salute. L'Eco Istituto REGE ha questo importante scopo e impegno per la tutela dell'Ambiente e della Salute. Per fare aumentare la consapevolezza l'Ecoistituto REGE si impegna con molteplici interventi quali le consulenze gratuite e le informazioni ambientali. Questa attività è supportata dalla conoscenza scientifica e professionale: a questo scopo l’Associazione si è dotata di un Comitato Scientifico di cui fanno parte esperti di diverse branche delle scienze, anche umanistiche. E' chiaro che per raggiungere gli obiettivi di difesa ambientale diventa indispensabile prima di tutto un profondo cambiamento di tipo culturale che si inserisca nella piena consapevolezza della teoria della complessità.
Per quanto riguarda Genova è sorto nel 2018 un coordinamento: Rinascimento Genova; sviluppato dopo il crollo del Ponte Morandi che rappresenta la tragica metafora della fine di un’epoca: quella della crescita infinita basata sul cemento, sul trasporto su gomma, sui combustibili fossili. Da queste scelte senza futuro si può uscire realizzando un nuovo Rinascimento di Genova che potrebbe diventare modello virtuoso per tutto il Paese. Il Manifesto del coordinamento Rinascimento Genova cui aderisce, insieme a numerose altre associazioni, l'Ecoistituto REGE, ha l'obiettivo è di realizzare una rete attiva di cittadini in grado di scambiare idee, informazioni, progetti, formata da tutti i soggetti presenti sul territorio che operano per la difesa dei beni comuni, a cominciare dalla salute e dal benessere della comunità. Quindi una massa critica pensante, in grado di incidere sul processo decisionale del governo locali, regionale, nazionale, indirizzandoli verso scelte che garantiscano, a tutti, sviluppo durevole e sostenibile, in equilibrio con le risorse del Paese e del Pianeta.
In questo periodo l'Ecoistituto REGE sta tenendo un Corso Donne Ambiente che grazie alle esperienze maturate all'interno del movimento femminista hanno sviluppato una crescente sensibilità vero i temi ambientali. Insieme si sono avvicinate a loro altre persone che in un'ottica di consapevolezza condividono tematiche di genere e ambiente.

mercoledì, ottobre 18, 2023

A proposito del disastro del Vajont

A proposito del disastro del Vajont di cui si commemorano quest'anno i 60 anni dal tristissimo evento successo il 9 ottobre 1963, bisogna ricordare di quel periodo il fratello di Italo Calvino, Floriano geologo e grande esperto nello studio delle dighe, e il grande contributo alle cronache e alla verità che diede la giornalista dell'Unità, Tina Merlin.
Floriano Calvino in occasione delle inchieste della magistratura sul disastro del Vajont del 9 ottobre 1963, fu l’unico geologo italiano ad accettare l’invito del giudice istruttore di Belluno che cercava tecnici disposti a far parte del collegio dei periti d’ufficio. Questa sua decisione non fu estranea alla decisione di Floriano Calvino di lasciare dopo pochi anni l’Università di Padova per trasferirsi presso l’ateneo di Genova quale direttore dell’Istituto di Geologia. Floriano fu anche consulente di importanti progetti e militante attivo del Tribunale Russell e della Lega Internazionale per il diritto dei popoli, oltre che perito per la difesa dei familiari di numerose tragedie italiane. Sul quotidiano genovese Il Secolo XIX, al quale collaborò per vent’anni, uscirono numerosissimi articoli. Nel 1974 venne proclamato Cittadino benemerito dall’Amministrazione comunale su proposta della Famija Sanremasca. Floriano Calvino morì a Genova il 19 gennaio 1988.

Tina Merlin per la sua ricerca di verità e per aver dato voce agli abitanti di Erto e Casso fu denunciata per la diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico e poi assolta. Tina Merlin subì l'ostracismo delle istituzioni anche come giornalista de l'Unità e le fu interdetto l'accesso al tribunale dove avvenne il processo. Il suo libro sulla strage: 'Sulla Pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso del Vajont', riuscì a pubblicarlo solo 20 anni dopo, nel 1983. Tina Merlin è stata come suo marito Aldo Sirena partigiana e scrittrice. Da leggere la sua autobiografia: La casa sulla Marteniga. E' morta a 65 anni di tumore nel 1991.
Nel 1992, poco dopo la sua scomparsa, è stata fondata l’associazione culturale che porta il suo nome ' Tina Merlin' sui temi dei diritti civili, della giustizia sociale e della condizione femminile. Nel 2004 è stata pubblicata una raccolta di articoli giornalistici dal titolo La rabbia e la speranza.

domenica, ottobre 15, 2023

Quale tregua per la guerra fondamentalista tra Palestina e Israele?

Certo che è difficile trovare una soluzione. Qualunque essa sia. La più importante, dettata dall'ONU, è quella del riconoscimento di due Stati: quello della Palestina e quello di Israele...però nessuno dei due vuole riconoscere quello dell'altro. L'ONU ha poi più volte intimato a lasciare gli insediamenti abusivi fatti dagli israeliani in territorio palestinese. Intimazioni dell'ONU a cui non si è dato seguito. Solo gli insediamenti nella Striscia di Gaza sono stati evacuati nel 2005 con un piano unilaterale israeliano. L'operazione terminò lo sgombero ad agosto e il Il 12 settembre 2005 tutto il territorio della Striscia di Gaza passò in mano palestinese e gli abitanti ebbero accesso alle aree che erano state loro precedentemente vietate. Restò per la Striscia di Gaza il controllo delle frontiere terrestri (eccetto di quella con l'Egitto), marine e aeree. In sostanza Israele controlla ancora ogni persona, ogni bene e ogni goccia d'acqua che entra o esce dalla Striscia di Gaza. All'ONU presso il Coordinamento degli Affari Umanitari fino ad ora esiste un ufficio su "Territorio palestinese occupato", che comprende la stessa Striscia di Gaza e rimarca di anno in anno un aumento di insediamenti illegali di israeliani in Cisgiordania. La Striscia di Gaza per molti si è trasformata in un 'campo di concentramento'. L'odio così aumenta e non ci sarà fine finché perdura questa situazione. Israele giustifica questa durezza con la 'sicurezza' e i palestinesi invece rivendicano il territorio come il loro. Oggi il nuovo attacco a Gaza, scaturito dopo quello di Hamas a Israele, ricorda quello del 2008 con l'operazione Piombo fuso; anche allora fu la risposta ad attacchi missilistici delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas. Una storia senza fine. Anche allora le vittime civili furono moltissime; anche allora si dovette piangere su famiglie con minori distrutte. Si piange sui bambini da ambo le parti...questa è la guerra. La guerra non risolve mai i conflitti e fa aumentare i morti innocenti. Poi dovremo aggiungere anche l'aspetto religioso e qui tra Jahvè e Allah si rivendica l'appartenenza a un Dio solo apparentemente uguale. La situazione è molto complessa e giungere ad una soluzione risulta ad oggi impossibile. L'odio da ambo le parti fa commettere crimini contro l'umanità. Nel mentre i cittadini si schierano con l'una o l'altra parte...bisognerebbe che l'ONU abbandoni i veti dei diversi Stati e intervenga. L'ONU potrebbe intanto obbligare Israele ad abbandonare gli insediamenti abusivi e poi mandare un contingente che ponga fine alle strette sulla Striscia di Gaza. Le Forze ONU erano già intervenute in quei luoghi nel lontano 1967 durante la guerra Egitto Israele. Poi Israele rifiutò l'intervento di quelle forze su Gaza. Bisognerebbe che oggi intervenisse.

mercoledì, agosto 23, 2023


L'epigenetica e la cultura dei comportamenti

La cultura scientifica aiuterebbe molto a formare umanisticamente i cittadini; aiuterebbe la cultura in generale. La scienza evolve sempre di più e insieme ci aiuta a comprendere la nostra evoluzione: l'unità concettuale dei viventi; un patrimonio comune scritto su una riga con numeri di caratteri fissi. Purtroppo però questo sapere scientifico sembra boicottato dalla politica e dalla società. Bisognerebbe cambiare e andrebbe rivalutata la cultura scientifica. Una cosa però rende perplessi: migliora la nostra conoscenza tecnica e scientifica, ma non il nostro miglioramento interiore; il nostro progressivo avanzamento. Pare che i nostri comportamenti individuali e collettivi siano quasi fermi se non addirittura stiano indietreggiando. Insomma i nostri progressi morali e spirituali non vanno avanti. Già, i comportamenti restano di natura individuale e non sono trasmissibili e così grazie anche alla libertà che godiamo, ognuno si forma le proprie convinzioni e comportamenti civili. In fondo la storia insegna che non insegna niente.
Qualche progresso è indubbio che ci sia stato che però sembra che si possa perdere facilmente. Le guerre, le barbarie, i regimi tirannici, le stragi ci dicono quanto siano fragili le conquiste civili e morali. Qui si potrebbe aggiungere anche un aspetto che coinvolge i social network con i cosiddetti 'odiatori': un atteggiamento sociale più profondo che fa riflettere. Sigmund Freud pensava che l'uomo restava in fondo una brutta bestia; anche se poi il suo spirito illuminista faceva mettere l'Io là dove c'era l'Es: metteva la consapevolezza, la ragione, dove c'era l'inconscio e l'irragionevolezza. Allora si potrebbe spiegare il tutto con l'epigenetica; con la differenza dei comportamenti dovuti ad una 'impronta' che determina l'informazione di un gene convertita in una macromolecola il tutto riportato alla proteina. Insomma tutta una questione di proteine. Così essere di destra o di sinistra è dovuto ad una 'biologia delle credenze' -titolo di un libro di Bruce Lipton che teorizza come il nostro modo di pensare influenzi il DNA e la struttura cellulare. Una teoria che forse spiegherebbe molte cose: di come il nostro modo di pensare determinerebbe il nostro comportamento anche in forma genica. Questo allora giustificherebbe il mio razzismo uguale e contrario a quello che forma i presupposti a quella 'banalità del male'; a un razzismo e a discriminazioni che si scoprono perenni. Questo allora sì, il mio, un 'mondo al contrario'. Un mondo che ci fa diversi e uguali nella difficile convivenza.

Questa mia sintetica riflessione testimonia una teoria dell'epigenetica per cui tra soggetti di destra e quelli di sinistra esisterebbe anche una differenza genica.

sabato, agosto 05, 2023

Politica economica di destra

Chi ha votato destra è ben servito: si sapeva che la destra ha sempre fatto una lotta di classe al rovescio, non poveri contro ricchi, ma al contrario. Ora cosa c'è da lamentarsi? La ricetta della destra è sempre la stessa: fate stare bene i ricchi che poi provvederanno a far star bene tutti. Poi si sa da tempo che non è così. Quello che sostiene la destra è falso. Aumentano nel mondo le diseguaglianze e oggi abbiamo il tetto massimo di differenza tra lo stipendio di un CEO (Amministratore delegato di una azienda) e di un impiegato: oltre 600 volte. Ma stiamo anche attenti alle medie annunciate sulla crescita economica; ricordano tanto la storiella del pollo di Trilussa per cui se uno mangiava due polli ed erano in due ad avere fame per la statistica avevano mangiato un pollo a testa... Per la Oxfam International -confederazione internazionale di organizzazioni non profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale, attraverso aiuti umanitari e progetti di sviluppo- quest'anno 2023 si preannuncia come il migliore per i miliardari: l'1% più ricco del mondo si è impossessato di quasi i due terzi della ricchezza creata dal 2020 ad oggi. Una quota quasi raddoppiata dell'importo ottenuto dal 99% più povero della popolazione mondiale. La metà inferiore della popolazione adulta del mondo possiede quindi l’1 per cento della ricchezza globale. La ricchezza accumulata al vertice non arriverà mai verso il basso, con buona pace per l'Italia dei berluschini e dei Fratelli d'Italia; che degli italiani poveri fratelli non sono. Ci sarebbero le tasse per attutire la differenza economica, ma anche questo per la destra è ritenuta lotta di classe. Lotta di classe tradizionale.

martedì, luglio 04, 2023


Susanna Parigi

Sono passati molti anni da quando con un viaggio a Milano con Claudia Priano e Bruno Morchio ebbi l'occasione di conoscere Susanna Parigi: una cantante, musicista, autrice e poetessa bravissima. Questa cantante era citata nel romanzo d'esordio di Claudia Priano: Cose che capitano. Il concerto di Susanna Parigi a cui assistemmo era anche la registrazione di un video che poi divenne 'In Differenze'; un album CD che aveva anche una notevole valenza sociale. Qui c'è il link a Youtube al video del 2004 cui assistemmo (173) Susanna Parigi - Estratto Live dal concerto "In differenze" – YouTube Ricordo che dopo lo spettacolo ci accolse nel camerino del teatro per uno scambio di saluti. Per lei scrisse dei monologhi appositi Umberto Galimberti...ebbene una artista così rimane ancora sconosciuta al grande pubblico. Non c'è da meravigliarsi poiché l'intelligenza in Italia non è premiata. Se poi non diventi un prodotto televisivo ancor di meno accedi al successo popolare. Ma forse Susanna Parigi non ha bisogno di questo. Infatti nel suo sito susannaparigi.it spiega bene il percorso con un manifesto Apnea Artistica, sulle condizioni drammatiche degli artisti che cercano di fare musica in Italia. L'ultimo lavoro di Susanna Parigi è “Caro m’è 'l Sonno”, uscito il 4 novembre 2022. Il titolo questo album è tratto da una quartina di Michelangelo (Rime 247). Questo album contiene una canzone: 'Io sono il meno', molto emblematica della situazione odierna. Per questo la cantante afferma: 'Il segno meno distrugge, non crea. È una sottrazione di tutto quello che può costruire senso. Uccide la varietà, l’ascolto, la creatività, il silenzio, la comunità, il pianeta, la bellezza. Perché la bellezza a noi serve per la sopravvivenza. La distruzione della creatività, della varietà, della differenza, dell’ascolto, della condivisione, dei momenti di silenzio e contemplazione, la distruzione della natura, l’allontanamento graduale dalla lettura, porta alla demotivazione, all’apatia, a un’intima mancanza di senso. Ecco cos’è il grande “meno”, la grande “sottrazione”. Questo porta sempre più giovani a problemi psichici, vittime di una comunicazione senza comunità. Naturalmente esiste un’altra faccia del segno meno, di cui non parlo in questo brano, ed è la diminuzione dell’eccesso. Questo è quello che dovremo mettere in atto per forza, altrimenti le generazioni future non potranno più abitare questo pianeta.'. Qui si può vedere il video: (173) Susanna Parigi - IO SONO IL MENO - YouTube Un altro video che voglio segnalare è questo e sempre tratto dallo spettacolo In Differenze: (173) Susanna Parigi - LA FATICA E LA PAZIENZA Live – YouTube. Qui viene riportato un ricordo dl papà di Susanna Parigi molto commovente. Un'altra testimonianza della bravura artistica di Susanna. Attualmente dopo aver insegnato nei Conservatori di Trento, Parma e Monopoli, attualmente insegna canto Pop/Rock su cattedra al Conservatorio G.Verdi di Milano.

venerdì, giugno 30, 2023

Un'idea per la sopraelevata, la strada Aldo Moro di Genova.

Nel dibattito di cosa fare della strada sopraelevata, che scorre da ponente a levante e viceversa, attraversando tutta la città;in previsione del 2029 quando entrerà in funzione il tunnel sottomarino che percorrerà lo stesso itinerario centrale, vorrei fare una proposta. A New York esiste una passeggiata, la High Line, di 2,3 kilometri ricavata da una sopraelevata dismessa; era una linea ferroviaria denominata West Side Line. Oggi la High Line è considerata una delle passeggiate più belle di New York. Si potrebbe fare anche con la nostra sopraelevata nel tratto che va da San Benigno a Cavour: l'affaccio sul Porto Antico e sulla palazzata fronte mare del centro storico è spettacolare. Dotando il cammino sulla vecchia strada Aldo Moro di aiuole e panchine diverrebbe una passeggiata molto ambita. Pensateci. Anche la vecchia linea ferroviaria di Manhattan era destinata a essere abbattuta ma una associazione di residenti della zona, la Friends of High Line, propose la riqualificazione in parco urbano e dopo i lavori nel 2014 la strada è stata aperta al pubblico. Un grande successo. Potrebbe ripetersi anche a Genova.

lunedì, giugno 12, 2023

Berlusconi e la sua fine politica e vitale

E così ho passato quasi trent'anni della mia vita-come penso tanti come me- per non morire berlusconiano...penso alla fine ci sia riuscito; anche se il berlusconismo ha intriso molto la nostra società. E' bastato lui, grande anticomunista, a sdoganare la destra; quella destra che era delimitata fino allora dall'arco costituzionale. Così con Berlusconi e la sua clava brandita dalle sue televisioni e il suo giornale ha picchiato duro contro le opposizioni anche incurante dei suoi conflitti di interesse. Berlusconi è stato così un monopolista e insieme un campione del neoliberismo: il capitalismo più bieco; ma per quello non c'era battaglia, oltretutto sconfitto il comunismo in Europa il neoliberismo vinceva su tutto. In Italia chi era contro Berlusconi automaticamente veniva definito comunista, anche se a lui sarebbe piaciuto avere come avversario il solo Bertinotti: la partita sarebbe sempre stata vinta alla grande. Con Berlusconi non solo si sdoganò la destra più reazionaria ma anche buona parte dell'incultura politica; con lui iniziava un degrado che portò Dell'Utri; Previti; Scilipoti; Razzi e molti altri a completare il degrado dell'agone politico. Quel periodo viene ricordato come la 'seconda Repubblica': un periodo davvero triste in cui l'unico gaudente era Berlusconi con le sue 'olgettine', 'rubacuori' ed 'escort'. Si può ben dire che fosse più bravo come 'Tombeur de femmes' e imprenditore che capo del governo. Tempo passato in cui tra un prete (Baget Bozzo) che perdeva le brache al suo cospetto e un (Emilio Fede), gran commis di sala in salsa Rete4, veniva scandito il cronometro del suo potere fatto soprattutto da fans riverenti. Molti sono stati sedotti da Berlusconi. Così ora con la sua fine termina un'era: non morirò berlusconiano e meno male che neppure le mie nipotine assisteranno a quel periodo che sembrava infinito. Oggi abbiamo come priorità l'ambiente e il neoliberismo che è il suo principale nemico...ma questa è una battaglia per il futuro. Senza Berlusconi troveremo forse un po' di saggezza senza riportare al sesso il suo senso profondo.

domenica, maggio 28, 2023

Imparare dalla Storia
La guerra russo-ucraina è un triste ritorno al nazionalismo. Sembra poi che non ci siano eroi più grandi di quelli che fornisca la guerra combattuta nel nome della propria patria. Così l'orrore continua. Poi è vero che non si impara niente dalla Storia: guardiamo al Vietnam, la guerra più lunga e sanguinosa del XX secolo, l'indipendenza e la libertà conquistate con dure battaglie. Gli USA, la più grande potenza militare del mondo ne uscì sconfitta. A quel tempo c'era per gli USA non una rivendicazione nazionale ma quello di mettere un argine al mondo comunista; per contro dall'altra parte c'era un sentimento nazionale di patria, di indipendenza, che era l'arma in più: quella che motivava le azioni più disperate ed eroiche dei vietnamiti. Il comunismo era soltanto l'organizzatore della battaglia, non la prima motivazione di quella guerra. Ora in Ucraina vige lo stesso sentimento, contro un imperialismo russo che vorrebbe far suo parti del territorio ucraino. Inutile chiedere allora la pace se non c'è il ritiro dei russi. La resistenza a quella invasione durerà anni e la Russia non reggerà all'enorme dispendio di morti ed energia per ottenere e governare quei territori. Ma forse non è del tutto vero che non si impari niente dalla Storia; l'Europa confederandosi ha capito con l'ultima guerra mondiale che vivere in pace e cercare l'unità è il sistema migliore per progredire: riconoscere che ognuno per vivere ha bisogno dell'altro. Rinsavirà Putin?

domenica, maggio 21, 2023

L'identità dei partiti al vaglio della Costituzione Il lavoro di Luigi Fasce, raccolto in questo libro, è una attenta disamina degli statuti e le finalità di tutti gli attuali partiti italiani alla luce della Costituzione. Questo libro, come dice il sottotitolo 'vademecum per elettrici ed elettori disorientati', rappresenta quindi un valido strumento per il formarsi una propria opinione sulle finalità dei partiti e della loro natura. Libro utile e direi didattico che ha, ricorda Paolo Maddalena -Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale -nella sua prefazione, come presupposto, l’attuazione dell’art. 49 Costituzione, cioè l’esercizio del metodo democratico all’interno dei vari partiti. 'Di qui, l’idea geniale di esaminare gli statuti di tutti i partiti, per stabilire quali di essi considerino essenziale l’attuazione della Costituzione, la quale è da ritenere legge fondamentale dello Stato'. Nell'introduzione Valdo Spini, che è uno dei fautori della battaglia in Parlamento per l’attuazione dell’art. 49 della Costituzione, fa l’augurio che dovremo fare nostro affinché questa pubblicazione venga largamente letta e meditata e che si rafforzi nell’opinione pubblica quella corrente di pensiero che abbia tutta intera la consapevolezza dell’importanza di questo obiettivo; ovvero 'la necessità di una legge di ampio respiro che attuasse l’art. 49 della Costituzione, insieme ad una riforma della legge elettorale che restituisse alle cittadine e ai cittadini italiani un rapporto diretto con il loro parlamentare. Sarebbe una piccola, in realtà grande, rivoluzione democratica. Ribadisco allora quello che ho scritto nella presentazione del libro: 'Una lettura dunque utile e necessaria per chi vuole approfondire la natura dei singoli partiti anche in un'ottica direi ideologica. Neoliberismo e valori costituzionale sono per l'autore Luigi Fasce le frontiere contrapposte di un agire politico; sono il discrimine su cui volgere l'orientamento. Un vademecum da osservare'. Presto sarà fornito un calendario di presentazioni del libro di Luigi Fasce: L'identità dei partiti al vaglio della Costituzione

sabato, maggio 06, 2023

Spigolature sorte in merito all'incoronazione di Re Carlo III
Oggi fa un po' senso vedere un Re Tampax; ricordo quando l'allora principe Carlo disse all'allora amante Camilla che lui avrebbe voluto essere il suo Tampax...ma il Re Carlo III non è poi per niente sminuito e all'insegna di uno spettacolo unico fatto ad uso e consumo del popolo tutto rientra nel 'The show must go on' -Lo spettacolo deve andare avanti. Così con l'incoronazione di Re Carlo III abbiamo assistito ad uno spettacolo che neppure i migliori sceneggiatori holliwoodiani avrebbero avuto la capacità di mettere su. Poi fa ancora senso che si citi in questo sfarzo il nome di Gesù Cristo...fatto in suo nome: lui era sicuramente un anarchico e anche se disse che bisognava 'dare a Cesare quel che è di Cesare', non era di Cesare il potere che gli compete, ma una effimera illusione. Il potere era in fondo quello che gli destinavano gli uomini consenzienti. Quando Cossiga rese visita ad Elisabetta II Regina d'Inghilterra fecero un percorso in una carrozza trainata da cavalli. Allorché i cavalli emisero peti e cagarono la Regina disse al presidente italiano Cossiga: 'Sorry'- 'Mi scusi' e il nostro presidente rispose: 'Di niente. Credevo fossero i cavalli!'. Una storiella divertente.

martedì, aprile 25, 2023

Grazie ai fascisti al governo mai si era parlato così tanto del 25 aprile; eppure sono passati 78 anni. Il fascismo dovrebbe essere un valore universale e specialmente per i politici ci dovrebbe essere la consapevolezza del loro ruolo garantito da una Costituzione nata proprio dalla Resistenza, che vedeva accomunate la anime politiche più diverse. Purtroppo l'Italia ha la memoria corta e non ricorda che il regime di Salò, cui i partigiani combatterono contro, era un governo fantoccio voluto dai nazisti -da Hitler in persona- per assicurarsi l'occupazione e il controllo militare dell'Italia. Le milizie fasciste della Repubblica di Salò aiutarono spesso i tedeschi nei rastrellamenti e furono responsabili di numerosi crimini di guerra. Ora i nuovi fascisti si riempono la bocca di Patria, di italianità, di guerra civile...ma se ci furono dei patrioti, degli italiani veri e dei difensori della libertà quelli furono i partigiani; gli aderenti alla Resistenza. I fascisti furono i difensori del nazismo e anzi di quel partito di Hitler ne furono gli ispiratori. senonché i creatori morali. Spero che questo sia l'ultimo anno dove si avversi la data della festa nazionale che celebra la ritrovata indipendenza dell'Italia: il 25 aprile 1945.

giovedì, aprile 20, 2023

In materia di espressioni quali la 'difesa o sostituzione etnica' vorrei rimarcare ciò che diceva il filosofo Ludwig Feuerbach: 'noi siamo quello che mangiamo'. E già, ho sempre pensato che noi siamo genovesi perchè mangiamo il 'pesto' e per questo lo diventino tutti quelli che come noi lo mangiano. In effetti non c'è niente di più di quello che rappresenta la nostra cucina per identificare la cultura ed è per questo che possiamo dire che noi siamo un prodotto multiculturale...come la pizza. Quest'ultima pur essendo riconosciuta napoletana per eccellenza ha un'anima multiculturale. Guardiamo i suoi ingredienti: la pasta è di origine egiziana; il pomodoro è sudamericano; la mozzarella è italiana; l'olio è greco; il basilico è indiano... Con tutto ciò siamo ancora alla ricerca -come sostiene Edgar Morin- di una nuova metamorfosi per la costruzione di una civiltà della Terra che porti alla convivenza e alla pace. Insomma è decisivo concepire noi esseri umani con un solo destino. Noi esseri umani abbiamo in noi stessi i geni che condividiamo con altri animali, piante, funghi, batteri; che abbiamo in noi stessi le macromolecole organiche che si sono costituite negli eoni ancestrali e caotici della vita sul nostro pianeta; che abbiamo in noi stessi gli atomi e le molecole il cui gioco di interazione ha costituito la lunga e accidentata via verso la vita. La possibilità inedita di suicidio dell’umanità prodotta dalla minaccia nucleare e dalla minaccia ecologica che gravano sulla biosfera ha generato la comunità di destino di tutti i popoli dell’umanità intera con la Terra. Cosa ci sarebbe altro da dire? Altro che valenza etnica.