martedì, luglio 26, 2011

personaggi negativi: Mario Borghezio

Non so da quanti anni la Lega Nord manda al Parlamento Europeo un uomo come Mario Borghezio, un pregiudicato, che in merito alla strage di Oslo compiuta da un fanatico criminale come Anders Breivik afferma: 'Molte sue idee sono buone, alcune ottime. È stato strumentalizzato. È per colpa dell'invasione degli immigrati se poi sono sfociate nella violenza'.
Non capisce che le violenze stanno proprio alla base di quelle idee? Non capisce che il nazismo conteneva le stesse idee? L'odio per il 'diverso', l'esclusione, la separazione, il considerare le proprie idee superiori e uniche in modo da pensare che l'occidente sia una civiltà superiore e tutti gli altri uomini sottospecie, sono gli argomenti che portano – se non lo sono già loro stesse- violenza e omicidio.

venerdì, luglio 15, 2011

Il lusso è un diritto?

Ho visto in questi giorni una pubblicità che diceva: 'il lusso è un diritto'. Era riferito ad un'automobile e chissà cosa volesse sostenere quello slogan che, tra parentesi, è stato fatto da una società pubblicitaria tra le più prestigiose d'Italia, la Armando Testa.
Bisogna ricordare che il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero. E' la manifestazione dell'importanza che viene data all'esteriorità e rivela la mancanza di interesse per tutto ciò che è elevazione culturale. E' il trionfo dell'apparenza sulla sostanza.
Allora chi comprerà quell'automobile su quali basi si muoverà?
Mi sa che questa volta la Armando Testa abbia preso un granchio...così si dice per chi pesca una cosa sbagliata.

martedì, luglio 12, 2011

La crisi economica...

E' una vita che si parla di crisi economica ed è una vita che io vivo di crisi.
Io ricordo che a vent'anni si parlava di congiuntura, era una fase che preludeva a cambiamenti sociali ed economici che per noi voleva solo dire insicurezza economica: crisi e ancora crisi; poi si arrivò all'inflazione. Arrivò poi il riflusso; quello fu non solo economico ma anche sociale e di conseguenza ci si trovò nella recessione. Con il tempo si parlò di stagnazione, che diventò stagflazione. Sempre per la crisi.
La colpa era sempre degli ultimi della scala sociale: gli operai, i pensionati e i sindacati...'bisogna tagliare il costo del lavoro e lo stato sociale...poi tutto ripartirà'. Così si affermava. Più soldi ai padroni affinchè possano rilanciare l'economia e le imprese. Invece ancora e sempre la crisi. In Italia, come in altri Paesi, si era addirittura messo un 'padrone' al governo: la crisi con quello...puff! Sarebbe sparita.
Oggi con il continuo succedersi di crisi arriviamo alla catastrofe finanziaria mondiale. Siamo alla bancarotta. 'Siamo alla frutta', dicevano quelli che fino a quel momento si erano mangiati tutto. Per ripartire bisogna rilanciare i consumi, far tornare a spendere la gente: questa è la ricetta antica. Quella che dovrebbe far crescere il PIL e che invece fa girare le palle a chi vorrebbe pure spendere e comprare tutto, ma i soldi non li ha.
In ultima analisi c'era e c'è sempre una crisi che incombe e di conseguenza l'economia langue. Vuoi per le finanze, vuoi per il lavoro si continua a soffrire.
Ma pensiamoci bene: chi è che sostiene che l'economia è una scienza? E per di più esatta? Ecco lo sbaglio è quello: l'economia non è una scienza e, seppur ha a che fare con i numeri, non è per niente esatta. L'inganno di sostenere l'economia come una scienza universale è quello che frega tutti.
L'economia è una invenzione umana e come tutte le creazioni mentali dell'uomo è destinata a cambiare e anche a sparire. Sarà che dopo tantissimo tempo stiamo preparando il funerale all'economia? La crisi allora si rivelerà come una definizione all'interno del linguaggio, delle metodologie e della teoria della scienza economica. Sparita quella, chissà che non sparisca anche la crisi.

sabato, luglio 09, 2011

Il cambiamento

Mi sono chiesto spesso come mai molte persone cambino in modo così repentino e soprattutto scegliendo l'opposto di ciò che affermavano con foga fino a qualche tempo prima.
Nella pratica quotidiana cosa succede se un 'baciapile' un bigotto poi me lo ritrovo un ardente ateo e mangiapreti? Oppure che dire all'opposto di marxisti convinti praticanti dell'ortodossia materialistica, scoprirli poi docenti di pratiche spirituali e religiosissimi seminaristi delle chiese più svariate?
Penso subito al percorso dell'Eroe; ovvero il classico percorso personale verso la responsabilità della propria vita che comprende le tre grandi tappe: l’Eden, la Caduta e il Ritorno. Insomma pare che queste persone, in cui vedo i cambiamenti, forse in fondo 'ritornano' a ciò che erano in origine.
Rimango tuttavia perplesso; c'è una componente che rimane in quel cambiamento invariata ed è l'estremismo, il fideistico abbraccio alle visioni del mondo che poi cambiano. Come mai? Ecco non sarà questo modo di vivere acriticamente la loro vita e le loro decisioni che li porta a trasformarsi in potenziali soldati giapponesi pronti sempre alla guerra?
Faccio questa considerazione per spiegarmi i cambi di casacca che spesso avvengono in campo politico: cos'è una maturazione? Certo che in politica può giocare l'opportunismo, l'interesse personale di emergere ricercare consensi e potere fuori da ogni logica di pensiero...ma poi?
Ecco io spero solo che i percorsi personali di certi individui poi non influiscano più di tanto nelle scelte collettive, per cui si salva un governo disastroso o si vota una legge criminale solo per ripetere il viaggio dell'Eroe...
Ma non saremo a nostra volta noi tutti un essere unitario che deve imparare a crescere?