sabato, settembre 29, 2007

Pietà per loro

Ancora un segnale del decadimento della politica si è avuto con il dibattito in Regione Liguria per la richiesta di dimissioni del Presidente Burlando, perché ha guidato contromano e si è mascherato dietro un tesserino parlamentare scaduto.
La minoranza con Biasotti e Plinio hanno dato fondo a quanto c’è di peggio sul piano politico: gli attacchi personali. Proprio loro che sono sostenitori di un Berlusconi che quanto a comportamenti personali è un vero campione di cattivo gusto, maleducazione, arroganza, cinismo e ridicolaggine. Insomma un ducetto buono per velleitarismi populisti, che non hanno niente di politico: inteso come spirito di servizio per risolvere i problemi reali dei cittadini. Infatti abbiamo visto tutte le leggi ad personam fatte durante il governo di centrodestra, insieme alla legge elettorale che ci ha regalato alla fine legislatura: la porcata, per cui le persone sono queste; quelle che vediamo. Ora gli stessi, chiedono le dimissioni con la stessa logica. In fondo se dovessimo giudicarli tutti sul piano personale ce ne sarebbe per l’asino e per chi lo mena. Ma chi sono Biasotti e Plinio? Ognuno sa trarre le sue conclusioni. Certo è che per le lotte di potere non si escludono colpi bassi; d’altronde la ricerca del potere fine e se stesso da’ questi risultati.
Io credo molto nella legge karmica, dove ad ogni azione corrisponde una reazione; è una legge cosmica che ci insegna che tutto prima o poi si paga. Non ci resta da aspettare e vedremo che presto ci sarà un trapasso di posizioni, e noi con saggezza non dovremo fare altro che dimostrare pietà.
Qualcuno a vaffanculo li ha già mandati tutti.

martedì, settembre 25, 2007

un Vaffan...mirato

Ad essere critici l’abbiamo imparato; dico noi di sinistra. Così fatta l’analisi, dialettica storico materialista, diventa naturale il ‘vaffan…’.
Noi che il potere l’abbiamo identificato da sempre con lo sfruttamento dei ricchi sui poveri, con il fregare il prossimo e farsi gli interessi propri, ecco che alla lotta politica aggiungiamo uno spontaneo ‘vaffan…’.
Non c’entra l’antipolitica e per noi, dico di sinistra, che la politica la mastichiamo come un pane quotidiano, non c’è niente di più politico dell’antipolitica per fare sempre gli interessi dei pochi. La casta, degli attuali parlamentari, per diventare casta ha avuto bisogno dell’antipolitica: ha avuto bisogno di momenti che, oltre a farsi le leggi su misura, si sia accontentato tutti facendo ritenere chi governa degli ‘intoccabili’.
In democrazia, come pensiamo anche nella vita, prima o poi tutto si paga: tutti i nodi vengono al pettine. Così pettinando questi politici dalle folte criniere, finte e soprattutto metaforiche, scopriamo quello che essendo critici, dico noi di sinistra, abbiamo sempre saputo e ci ostiniamo a cambiare: homo homini lupus.
Quindi non Thomas Hobbes ma Jean Jacques Rousseau sarebbe la risposta per l’analisi materialistica storica. E per noi, dico noi di sinistra, diversamente saremmo sempre degli scimpanzè per cui le ragioni dell’altruismo, dell’essere cristiani, come di sinistra, potrebbe terminare con un ‘vaffan…’.
Sappiamo che non è così. Il nostro ‘vaffan…’ è sempre mirato.

sabato, settembre 22, 2007

Il Grillo parlante

Il Grillo parlante, più urlante che mai, ha iniziato l’anno politico con i V-Day dell'8 settembre 2007. Ora non si potrà far finta di niente: all’ordine del giorno c’è sotto accusa tutta la classe politica attuale. Il fatto mediatico più interesante è dovuto al fatto che il successo delle manifestazioni indette è stato fatto tramite il tam-tam di un blog; attraverso l’uso di Internet. Questo dovrebbe far meditare i politici che di questo strumento sono analfabeti. A loro piace esibirsi in televisione, su riviste e quotidiani, ma sulla Rete sono una frana. Grillo attraverso un blog è riuscito a mobilitare tante persone, più di molti partiti. Questo è un fatto nuovo per la nostra democrazia. Internet è una piazza senza barriere e chiunque si può costruire un blog senza spendere niente: ognuno può diventare editore di se stesso, facendo sentire la sua voce alla pari.
Altro fatto importante è che, a seguire Grillo, ci sono ragazzi tra i 18 e i 35 anni che sono assenti dalla nomenklatura dei partiti attuali; ragazzi che avrebbero voglia di far politica, ma sono disgustati da quella di oggi. Questo è un altro segnale del potere di Internet, poiché esso è popolato soprattutto da giovani. Un altro fatto nuovo: il disagio giovanile, pur espresso con a capo un sessantenne, è da tempo che non appariva nelle piazze. Il V-Day non finirà presto e dovrà trovare senz’altro uno sbocco.
Quello che scaturisce dal blog di Grillo non è antipolitica: se si legge attentamente si comprende che considerare i politici nostri dipendenti, da scegliere e controllare nei loro atti, funzioni e carriere (per cui dovrebbe valere il non essere pregiudicati e non fare più di due mandati legislativi) è politica seria. Io penso che, prima o poi, a queste richieste bisognerà dare una risposta, non dimenticando che, sempre prima o poi, tutto si paga.

venerdì, settembre 21, 2007

Pillole di Woody Allen

Le difficoltà sono come la carta igienica: uno ne tira un foglio e ne vengono fuori dieci.
L’ultima volta che sono entrato in una donna e’ stato quando ho visitato la Statua della Libertà.
Due settimane fa sono stato coinvolto in un buon esempio di contraccezione orale. Ho chiesto ad una ragazza di venire a letto con me e lei mi ha detto di no
Oggi sono più conosciuto: faccio cilecca con donne più belle.
Mia moglie e’ una persona veramente immatura. L’altro giorno, per esempio, mentre mi facevo il bagno e’ entrata e, senza motivo, mi ha affondato tutte le ochette!
L'umanità si trova oggi ad un bivio. Una via conduce alla disperazione, l'altra all'estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene!

giovedì, settembre 20, 2007

Da Goldfinger



Goldfinger…22 metri quadrati dove trovare di tutto; tutto quello che vi potrebbe servire per le varie evenienze: un compleanno? Ecco il biglietto d’auguri, la carta per fasciare un regalo e…anche il regalo, perché ci sono molti gadget e prodotti che possono essere regalati. Un sigaro avana autentico? Un gioco per ragazzi? Un profumo? Goldfinger ce l’ha.
I due gestori sono Roberta e Angelo; sorridenti e indaffarati sono pronti a soddisfare ogni tipo d’acquisto, cui vi accorgiate impellente: avete dimenticato lo spago per fasciare un pacco? La busta grande per inserire un libro? I bicchieri o i piatti di plastica per un pasto improvviso in ufficio? Una giocata al lotto sul numero ritardatario? Ecco che nel centro della città c’è questo piccolo negozio: la tabaccheria Goldfinger, in via Fieschi 66 r.
Ho scritto questo per la simpatia che ho dei due amici Roberta e Angelo. Chissà che non capiti anche a voi di passare da questo negozio. Se siete nel centro città e prendete come riferimento il grattacielo di Piazza Dante, Goldfinger, lo troverete subito: attraversate Via Fieschi e ci siete. Poi sicuramente quel giorno avrete dimenticato di comprare qualcosa e lì lo troverete. ‘Ah, i tovaglioli colorati per la cena di stasera con gli amici’…ecco, lì ci sono. Da Goldfinger!

martedì, settembre 11, 2007

Guerre infinite

11 settembre 2001 attacco alle Twin Towers a New York. 7 ottobre 2001 inizio guerra all’Afghanistan; 20 marzo 2003 inizio guerra in Iraq…
Nessuna delle due guerre è terminata. Seppure il divario delle forze in campo era ed è enorme ed anche se si è proclamata ufficialmente la vittoria, da parte delle truppe coalizzate, la guerra continua e non si vede la fine. In pratica le due nazioni colpite ed invase dagli Usa e alleati, non esistono più; sebbene abbiano attuato le elezioni democratiche e abbiano un governo, sono territori incontrollati e soggetti ad una guerra civile infinita. Più passa il tempo e sempre più i soldati vengono considerati invasori, occupanti, invece che liberatori. Di queste due guerre se ne è perso il senso ed insieme la misura.
La guerriglia continua, che ha sostituito il vero e proprio conflitto armato, non accenna a terminare causando con gli attentati sempre più morti civili e militari.
Il meccanismo di dichiarare guerra, è ormai accertato, non fa altro che seminare odio, morte, risentimenti, spirito di vendetta. Tutte le negatività del mondo.
Eppure c’è chi continua a vedere nella guerra il modo per risolvere i conflitti.
La storia poi insegna che chi dichiara la guerra poi ne soffre più di tutti le conseguenze: una sorta di legge karmica, di causa ed effetto, che non lascia scampo. Tutto prima o poi si paga.
Per quanto riguarda poi la misura, sul campo economico, tutte le risorse spese in armamenti, in distruzione di vite, di beni, di ambienti, non saranno mai ripagati: qui la legge dell’entropia, che porta al disordine, si ritorce nelle crisi finanziarie dei cosiddetti paesi ricchi. Cosa stanno combinando gli U.S.A? Vivono sugli sperperi ed il primo di tutti è nel mantenere un esercito a guardia del mondo, per il loro potere. Quanta gente si potrebbe sfamare, aiutare economicamente e culturalmente con i soldi spesi in guerra? Saper vedere queste contraddizioni non aiuta il potere vero: quello del bene, aiuta quello degli stolti: i Bush, gli Osama Bin Laden, ecc…e noi paghiamo anche per loro, o meglio per tutti quelli che li sostengono. Da ambo le parti.

giovedì, settembre 06, 2007

Fermarsi

Come va? Come stai? Domande rituali che si usa rivolgere quando ci si incontra. Proviamo però a rivolgercele a noi. Prendiamoci un momento per pensarci: come sto? Come mi sento? Domande non banali. Spesso non lo sappiamo. Stiamo correndo o stiamo facendo qualcosa che ci fa dimenticare il che cosa e persino il chi siamo e come stiamo.
Corriamo sempre, e correre diventa il nostro modo di vivere. Persi in mille preoccupazioni, rimpianti, paure, sogni a occhi aperti, ci dimentichiamo di guardare e apprezzare le cose che ci circondano, le persone che amiamo, finché non scopriamo che è troppo tardi.
Quello che stiamo vivendo, se ci pensiamo, non è la nostra vita vera: quella appartiene al passato, a quando eravamo giovani, oppure è rimandata a quando avremo più denaro, una posizione migliore, una casa più grande, la laurea, una fidanzata, o un figlio…nel frattempo viviamo come in un'eterna parentesi, immersi in una in una bolla di sofferenza opaca di cui neppure ci rendiamo conto, convinti che le condizioni attuali non ci consentano alcuna vera felicità.
Anche quando abbiamo del tempo libero, non sappiamo come entrare in contatto con ciò che sta succedendo dentro e fuori di noi. Così accendiamo il televisore, prendiamo in mano il telefono, sfogliamo una rivista, apriamo Internet, qualsiasi cosa pur di sfuggire a noi stessi. Combattiamo tutto il tempo, anche durante il sonno. Dentro di noi c'è la guerra, ed è facile che questo faccia scoppiare una guerra con gli altri.
Cambiare questo stato di cose è possibile, se lo vogliamo. La prima cosa che dobbiamo imparare è l'arte di fermarsi: fermare i pensieri, le abitudini, le emozioni forti che ci condizionano. La paura, la disperazione, la rabbia e il desiderio possono essere fermati adottando uno stile di vita più lento, più consapevole. La consapevolezza ci mette in grado di riconoscere la forza dell'abitudine ogni volta che si manifesta. La presenza mentale è l'energia che ci permette di riconoscere la forza delle nostre abitudini e impedisce loro di dominarci e di farci soffrire. Poi basterà entrare in contatto con il momento presente, con la vita che si svolge proprio adesso, piena di bellezze e meraviglie: un neonato, un fiore, una nuvola, una stradina sassosa, il sole che sorge nel cielo…e possiamo essere felici. Sì, se solo siamo consapevoli di ciò che sta davanti a noi, troveremo la gioia. Allora: buona giornata.