I tormentoni linguistici
I tormentoni linguistici, da molto tempo, accompagnano i nostri discorsi. Sono mode, manie che non si capisce bene come nascano, ma usate in maniera smodata. Alcune di questi intercalari fortunatamente passano di moda e cadono in disuso. Io ne ricordo alcuni: 'a livello di', 'nel momento in cui', 'di base'. Oggi invece va di moda: 'voglio dire', 'un attimino', 'piuttosto che', 'quant'altro', 'assolutamente si' o solo 'assolutamente'...quasi tutte le persone sembrano assuefatte nell'infarcire i loro discorsi con queste brevi locuzioni.L'uso frequente dell’avverbio: 'assolutamente' è molto significativo. Avete sentito come e quanto viene usato? Ultimamente si sente spesso dire ‘assolutamente si’, ‘assolutamente no’ o ancora ‘assolutamente’ e basta. Così, da solo, che non vuol dire nulla. Questo avverbio diventa l’elemento di camuffamento delle nostre debolezze…abbiamo sempre meno certezze, eppure vogliamo far sapere che assolutamente noi siamo quello che dichiariamo –magari dopo un ‘voglio dire’- ma ahimè, senza alcuna consapevolezza.
Ci sono poi persone che riescono ad inserire nelle frasi quei modi di dire in quantità esagerata, dimenticando tutte le varie possibilità che la nostra lingua italiana offre.
Eppure la ricchezza del linguaggio è quello che ci contraddistingue dagli altri animali. Pensate che il linguaggio umano, così vario e complesso, è capace di creare la nostra realtà. Purtroppo in questo momento storico ci troviamo nel 'piuttosto che' e nel 'quant’altro', frasi che vorrebbero far intendere quanto sappiamo di sapere, e che in realtà è davvero altro.