Piero Dorfles, giornalista è diventato popolare come autore-conduttore della trasmissione 'Per un pugno di libri'. Questo programma, dove si parla di libri con studenti dei licei italiani, va in onda da 14 anni e bisogna ringraziare Dorfles per riuscire a fare cultura in televisione con la letteratura. Ora per la Garzanti editore è uscito il suo libro: 'I cento libri che rendono più ricca la nostra vita '(pagg. 312- euro 14,90).
I titoli raccolti in 'I cento libri che rendono più ricca la nostra vita' sono un arbitrario elenco dell'autore, che dovrebbero arricchire la nostra vita. Senz'altro ci sarebbero libri da togliere e da aggiungere per il nostro particolare gusto e piacere, certamente però in quanto arricchimento questi sono i classici; quelli che raccontano storie fuori dal tempo e dell'età; libri definiti Classici che secondo Italo Calvino non hanno mai finito quel che hanno da dire.
La lettura del libro di Piero Dorfles, 'I cento libri che rendono più ricca la nostra vita', ci da modo di comprendere come quello che racconta la letteratura è la chiave per conoscere l'uomo, il suo mondo che non riuscirà mai a fuggire dall'ineluttabilità di un eterno ritorno; da una ciclicità che è insita nella Natura.
Potremo affermare che la letteratura è finita, che è già stato scritto tutto...ma la narrazione procede sempre nel raccontare una storia infinita che trova nell'estrema sintesi come nella copula sessuale: un andirivieni che diventa, anche alla luce dell'inutilità, il fine di ogni cosa. Quell'andata e ritorno, è una condanna e insieme il rimanere ancorati alla forza della Natura, alla sua ciclicità, al suo alternare al flusso del tempo le stagioni e l'intero universo.
Questi sono i pensieri che mi hanno trasmesso le trame e i significati palesi e nascosti dei libri elencati e descritti da Dorfles: una chiave per capire la narrazione unica che sottende la natura umana. La vita merita sempre di essere vissuta e raccontata. Ci sarà poi sempre qualcuno che raccoglierà la storia e come un testimone poi sarà in grado di riconsegnarla a chi è pronto a rifare tutto.
Quando si comprende che la vita è bella ed è sempre degna di essere vissuta ecco che nasce quel valore del rispetto della vita; tua e di quella degli altri. Senza di ciò cade ogni altro valore. Vince la frustrazione, vince il nichilismo per cui tutto è nulla. Tutto diventa volontà di potenza dove ci è permesso di uccidere, di trasgredire per il solo scopo di sentirsi superiori.
Victor Hugo nel presentare il suo I Miserabili disse: 'Questo libro è un dramma nel quale l'infinito è il primo personaggio. L'uomo è il secondo'. Questa frase la si potrebbe estendere a tutti i libri citati da Piero Dorfles.
I 100 libri sono divisi in 10 categorie: L’utopia negata- Vivere la storia- L’avventura e ( è ) la fuga -Percorsi sociali -I romanzi-mondo- La frammentazione dell’io- Al di là del principio di ragione- Le radici oscure del desiderio- La solitudine della vita contemporanea- Formazione e riti di passaggio.
Nel leggere la summa dei 100 libri è stato per me un godimento. Dei libri elencati devo dire che ne ho letti molti; gli ho letti tra i 15 e i 18 anni e sicuramente questi libri non solo mi hanno arricchito, ma sono stati anche formativi. Ricordo la febbre che provavo nell'immedesimarmi nei vari protagonisti delle storie raccontate.
Di molti altri libri che non ho letto ne vanto la possessione ed in una sorta di raccolta di figurine posso giocare a dire: celo...celo...celo mi manca.
Facile così dedurre che alla base di questi libri c'è una condivisione che crea una consapevolezza comune che ci permette di vivere in armonia con gli altri e di arricchirci scambiando sentimenti, emozioni e saperi.
Un libro fatto di libri che sicuramente avvicinerà alla lettura molti e sappiamo quanto ce ne sia bisogno.
Ecco in breve una panoramica sugli autori che risultano 81: 3 libri a testa Conrad, Mann, Kafka e Shakespeare; con 2 libri Balzac, Dickens, Dostoevskij, Primo Levi, London, Melville, Moravia, Orwell, Stevenson, Tolstoj, Verne e Goethe. Gli altri stranieri: Maupassant, Conan Doyle, Joyce, Proust, Hugo, Dick, Gončarov, Pasternak, Musil, Camus, Canetti, Beckett, Kipling, Swift, Hesse, Barrie, Huxley, Molnàr, Hemingway, Twain, Golding, Salinger, Dumas, Bulgakov, Turgenev, Capote, Lawrence, Maugham, Nabokov, Borges, Scott Frizgerald, Stoker, Wilde, Carroll, Flaubert, Čechov, Stendhal, Burgess, Grimm, Hammett, Philip Roth, Joseph Roth, Bradbury e Gàrcia Màrquez. Per gli italiani ci sono, per 18 libri, 16 autori: Primo Levi, Moravia, Bassani, Buzzati, Calvino, Collodi, De Amicis, Fenoglio, Gadda, Carlo Levi, Morante, Pirandello, Svevo, Sciascia, Tomasi di Lampedusa, Vittorini. Le autrici sono 7: Jane Austen, Emily Brontë, Agatha Christie, Anna Frank, Mitchell, Morante e Shelley.