mercoledì, agosto 23, 2023


L'epigenetica e la cultura dei comportamenti

La cultura scientifica aiuterebbe molto a formare umanisticamente i cittadini; aiuterebbe la cultura in generale. La scienza evolve sempre di più e insieme ci aiuta a comprendere la nostra evoluzione: l'unità concettuale dei viventi; un patrimonio comune scritto su una riga con numeri di caratteri fissi. Purtroppo però questo sapere scientifico sembra boicottato dalla politica e dalla società. Bisognerebbe cambiare e andrebbe rivalutata la cultura scientifica. Una cosa però rende perplessi: migliora la nostra conoscenza tecnica e scientifica, ma non il nostro miglioramento interiore; il nostro progressivo avanzamento. Pare che i nostri comportamenti individuali e collettivi siano quasi fermi se non addirittura stiano indietreggiando. Insomma i nostri progressi morali e spirituali non vanno avanti. Già, i comportamenti restano di natura individuale e non sono trasmissibili e così grazie anche alla libertà che godiamo, ognuno si forma le proprie convinzioni e comportamenti civili. In fondo la storia insegna che non insegna niente.
Qualche progresso è indubbio che ci sia stato che però sembra che si possa perdere facilmente. Le guerre, le barbarie, i regimi tirannici, le stragi ci dicono quanto siano fragili le conquiste civili e morali. Qui si potrebbe aggiungere anche un aspetto che coinvolge i social network con i cosiddetti 'odiatori': un atteggiamento sociale più profondo che fa riflettere. Sigmund Freud pensava che l'uomo restava in fondo una brutta bestia; anche se poi il suo spirito illuminista faceva mettere l'Io là dove c'era l'Es: metteva la consapevolezza, la ragione, dove c'era l'inconscio e l'irragionevolezza. Allora si potrebbe spiegare il tutto con l'epigenetica; con la differenza dei comportamenti dovuti ad una 'impronta' che determina l'informazione di un gene convertita in una macromolecola il tutto riportato alla proteina. Insomma tutta una questione di proteine. Così essere di destra o di sinistra è dovuto ad una 'biologia delle credenze' -titolo di un libro di Bruce Lipton che teorizza come il nostro modo di pensare influenzi il DNA e la struttura cellulare. Una teoria che forse spiegherebbe molte cose: di come il nostro modo di pensare determinerebbe il nostro comportamento anche in forma genica. Questo allora giustificherebbe il mio razzismo uguale e contrario a quello che forma i presupposti a quella 'banalità del male'; a un razzismo e a discriminazioni che si scoprono perenni. Questo allora sì, il mio, un 'mondo al contrario'. Un mondo che ci fa diversi e uguali nella difficile convivenza.

Questa mia sintetica riflessione testimonia una teoria dell'epigenetica per cui tra soggetti di destra e quelli di sinistra esisterebbe anche una differenza genica.

sabato, agosto 05, 2023

Politica economica di destra

Chi ha votato destra è ben servito: si sapeva che la destra ha sempre fatto una lotta di classe al rovescio, non poveri contro ricchi, ma al contrario. Ora cosa c'è da lamentarsi? La ricetta della destra è sempre la stessa: fate stare bene i ricchi che poi provvederanno a far star bene tutti. Poi si sa da tempo che non è così. Quello che sostiene la destra è falso. Aumentano nel mondo le diseguaglianze e oggi abbiamo il tetto massimo di differenza tra lo stipendio di un CEO (Amministratore delegato di una azienda) e di un impiegato: oltre 600 volte. Ma stiamo anche attenti alle medie annunciate sulla crescita economica; ricordano tanto la storiella del pollo di Trilussa per cui se uno mangiava due polli ed erano in due ad avere fame per la statistica avevano mangiato un pollo a testa... Per la Oxfam International -confederazione internazionale di organizzazioni non profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale, attraverso aiuti umanitari e progetti di sviluppo- quest'anno 2023 si preannuncia come il migliore per i miliardari: l'1% più ricco del mondo si è impossessato di quasi i due terzi della ricchezza creata dal 2020 ad oggi. Una quota quasi raddoppiata dell'importo ottenuto dal 99% più povero della popolazione mondiale. La metà inferiore della popolazione adulta del mondo possiede quindi l’1 per cento della ricchezza globale. La ricchezza accumulata al vertice non arriverà mai verso il basso, con buona pace per l'Italia dei berluschini e dei Fratelli d'Italia; che degli italiani poveri fratelli non sono. Ci sarebbero le tasse per attutire la differenza economica, ma anche questo per la destra è ritenuta lotta di classe. Lotta di classe tradizionale.

martedì, luglio 04, 2023


Susanna Parigi

Sono passati molti anni da quando con un viaggio a Milano con Claudia Priano e Bruno Morchio ebbi l'occasione di conoscere Susanna Parigi: una cantante, musicista, autrice e poetessa bravissima. Questa cantante era citata nel romanzo d'esordio di Claudia Priano: Cose che capitano. Il concerto di Susanna Parigi a cui assistemmo era anche la registrazione di un video che poi divenne 'In Differenze'; un album CD che aveva anche una notevole valenza sociale. Qui c'è il link a Youtube al video del 2004 cui assistemmo (173) Susanna Parigi - Estratto Live dal concerto "In differenze" – YouTube Ricordo che dopo lo spettacolo ci accolse nel camerino del teatro per uno scambio di saluti. Per lei scrisse dei monologhi appositi Umberto Galimberti...ebbene una artista così rimane ancora sconosciuta al grande pubblico. Non c'è da meravigliarsi poiché l'intelligenza in Italia non è premiata. Se poi non diventi un prodotto televisivo ancor di meno accedi al successo popolare. Ma forse Susanna Parigi non ha bisogno di questo. Infatti nel suo sito susannaparigi.it spiega bene il percorso con un manifesto Apnea Artistica, sulle condizioni drammatiche degli artisti che cercano di fare musica in Italia. L'ultimo lavoro di Susanna Parigi è “Caro m’è 'l Sonno”, uscito il 4 novembre 2022. Il titolo questo album è tratto da una quartina di Michelangelo (Rime 247). Questo album contiene una canzone: 'Io sono il meno', molto emblematica della situazione odierna. Per questo la cantante afferma: 'Il segno meno distrugge, non crea. È una sottrazione di tutto quello che può costruire senso. Uccide la varietà, l’ascolto, la creatività, il silenzio, la comunità, il pianeta, la bellezza. Perché la bellezza a noi serve per la sopravvivenza. La distruzione della creatività, della varietà, della differenza, dell’ascolto, della condivisione, dei momenti di silenzio e contemplazione, la distruzione della natura, l’allontanamento graduale dalla lettura, porta alla demotivazione, all’apatia, a un’intima mancanza di senso. Ecco cos’è il grande “meno”, la grande “sottrazione”. Questo porta sempre più giovani a problemi psichici, vittime di una comunicazione senza comunità. Naturalmente esiste un’altra faccia del segno meno, di cui non parlo in questo brano, ed è la diminuzione dell’eccesso. Questo è quello che dovremo mettere in atto per forza, altrimenti le generazioni future non potranno più abitare questo pianeta.'. Qui si può vedere il video: (173) Susanna Parigi - IO SONO IL MENO - YouTube Un altro video che voglio segnalare è questo e sempre tratto dallo spettacolo In Differenze: (173) Susanna Parigi - LA FATICA E LA PAZIENZA Live – YouTube. Qui viene riportato un ricordo dl papà di Susanna Parigi molto commovente. Un'altra testimonianza della bravura artistica di Susanna. Attualmente dopo aver insegnato nei Conservatori di Trento, Parma e Monopoli, attualmente insegna canto Pop/Rock su cattedra al Conservatorio G.Verdi di Milano.

venerdì, giugno 30, 2023

Un'idea per la sopraelevata, la strada Aldo Moro di Genova.

Nel dibattito di cosa fare della strada sopraelevata, che scorre da ponente a levante e viceversa, attraversando tutta la città;in previsione del 2029 quando entrerà in funzione il tunnel sottomarino che percorrerà lo stesso itinerario centrale, vorrei fare una proposta. A New York esiste una passeggiata, la High Line, di 2,3 kilometri ricavata da una sopraelevata dismessa; era una linea ferroviaria denominata West Side Line. Oggi la High Line è considerata una delle passeggiate più belle di New York. Si potrebbe fare anche con la nostra sopraelevata nel tratto che va da San Benigno a Cavour: l'affaccio sul Porto Antico e sulla palazzata fronte mare del centro storico è spettacolare. Dotando il cammino sulla vecchia strada Aldo Moro di aiuole e panchine diverrebbe una passeggiata molto ambita. Pensateci. Anche la vecchia linea ferroviaria di Manhattan era destinata a essere abbattuta ma una associazione di residenti della zona, la Friends of High Line, propose la riqualificazione in parco urbano e dopo i lavori nel 2014 la strada è stata aperta al pubblico. Un grande successo. Potrebbe ripetersi anche a Genova.

lunedì, giugno 12, 2023

Berlusconi e la sua fine politica e vitale

E così ho passato quasi trent'anni della mia vita-come penso tanti come me- per non morire berlusconiano...penso alla fine ci sia riuscito; anche se il berlusconismo ha intriso molto la nostra società. E' bastato lui, grande anticomunista, a sdoganare la destra; quella destra che era delimitata fino allora dall'arco costituzionale. Così con Berlusconi e la sua clava brandita dalle sue televisioni e il suo giornale ha picchiato duro contro le opposizioni anche incurante dei suoi conflitti di interesse. Berlusconi è stato così un monopolista e insieme un campione del neoliberismo: il capitalismo più bieco; ma per quello non c'era battaglia, oltretutto sconfitto il comunismo in Europa il neoliberismo vinceva su tutto. In Italia chi era contro Berlusconi automaticamente veniva definito comunista, anche se a lui sarebbe piaciuto avere come avversario il solo Bertinotti: la partita sarebbe sempre stata vinta alla grande. Con Berlusconi non solo si sdoganò la destra più reazionaria ma anche buona parte dell'incultura politica; con lui iniziava un degrado che portò Dell'Utri; Previti; Scilipoti; Razzi e molti altri a completare il degrado dell'agone politico. Quel periodo viene ricordato come la 'seconda Repubblica': un periodo davvero triste in cui l'unico gaudente era Berlusconi con le sue 'olgettine', 'rubacuori' ed 'escort'. Si può ben dire che fosse più bravo come 'Tombeur de femmes' e imprenditore che capo del governo. Tempo passato in cui tra un prete (Baget Bozzo) che perdeva le brache al suo cospetto e un (Emilio Fede), gran commis di sala in salsa Rete4, veniva scandito il cronometro del suo potere fatto soprattutto da fans riverenti. Molti sono stati sedotti da Berlusconi. Così ora con la sua fine termina un'era: non morirò berlusconiano e meno male che neppure le mie nipotine assisteranno a quel periodo che sembrava infinito. Oggi abbiamo come priorità l'ambiente e il neoliberismo che è il suo principale nemico...ma questa è una battaglia per il futuro. Senza Berlusconi troveremo forse un po' di saggezza senza riportare al sesso il suo senso profondo.

domenica, maggio 28, 2023

Imparare dalla Storia
La guerra russo-ucraina è un triste ritorno al nazionalismo. Sembra poi che non ci siano eroi più grandi di quelli che fornisca la guerra combattuta nel nome della propria patria. Così l'orrore continua. Poi è vero che non si impara niente dalla Storia: guardiamo al Vietnam, la guerra più lunga e sanguinosa del XX secolo, l'indipendenza e la libertà conquistate con dure battaglie. Gli USA, la più grande potenza militare del mondo ne uscì sconfitta. A quel tempo c'era per gli USA non una rivendicazione nazionale ma quello di mettere un argine al mondo comunista; per contro dall'altra parte c'era un sentimento nazionale di patria, di indipendenza, che era l'arma in più: quella che motivava le azioni più disperate ed eroiche dei vietnamiti. Il comunismo era soltanto l'organizzatore della battaglia, non la prima motivazione di quella guerra. Ora in Ucraina vige lo stesso sentimento, contro un imperialismo russo che vorrebbe far suo parti del territorio ucraino. Inutile chiedere allora la pace se non c'è il ritiro dei russi. La resistenza a quella invasione durerà anni e la Russia non reggerà all'enorme dispendio di morti ed energia per ottenere e governare quei territori. Ma forse non è del tutto vero che non si impari niente dalla Storia; l'Europa confederandosi ha capito con l'ultima guerra mondiale che vivere in pace e cercare l'unità è il sistema migliore per progredire: riconoscere che ognuno per vivere ha bisogno dell'altro. Rinsavirà Putin?

domenica, maggio 21, 2023

L'identità dei partiti al vaglio della Costituzione Il lavoro di Luigi Fasce, raccolto in questo libro, è una attenta disamina degli statuti e le finalità di tutti gli attuali partiti italiani alla luce della Costituzione. Questo libro, come dice il sottotitolo 'vademecum per elettrici ed elettori disorientati', rappresenta quindi un valido strumento per il formarsi una propria opinione sulle finalità dei partiti e della loro natura. Libro utile e direi didattico che ha, ricorda Paolo Maddalena -Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale -nella sua prefazione, come presupposto, l’attuazione dell’art. 49 Costituzione, cioè l’esercizio del metodo democratico all’interno dei vari partiti. 'Di qui, l’idea geniale di esaminare gli statuti di tutti i partiti, per stabilire quali di essi considerino essenziale l’attuazione della Costituzione, la quale è da ritenere legge fondamentale dello Stato'. Nell'introduzione Valdo Spini, che è uno dei fautori della battaglia in Parlamento per l’attuazione dell’art. 49 della Costituzione, fa l’augurio che dovremo fare nostro affinché questa pubblicazione venga largamente letta e meditata e che si rafforzi nell’opinione pubblica quella corrente di pensiero che abbia tutta intera la consapevolezza dell’importanza di questo obiettivo; ovvero 'la necessità di una legge di ampio respiro che attuasse l’art. 49 della Costituzione, insieme ad una riforma della legge elettorale che restituisse alle cittadine e ai cittadini italiani un rapporto diretto con il loro parlamentare. Sarebbe una piccola, in realtà grande, rivoluzione democratica. Ribadisco allora quello che ho scritto nella presentazione del libro: 'Una lettura dunque utile e necessaria per chi vuole approfondire la natura dei singoli partiti anche in un'ottica direi ideologica. Neoliberismo e valori costituzionale sono per l'autore Luigi Fasce le frontiere contrapposte di un agire politico; sono il discrimine su cui volgere l'orientamento. Un vademecum da osservare'. Presto sarà fornito un calendario di presentazioni del libro di Luigi Fasce: L'identità dei partiti al vaglio della Costituzione