domenica, maggio 28, 2023

Imparare dalla Storia
La guerra russo-ucraina è un triste ritorno al nazionalismo. Sembra poi che non ci siano eroi più grandi di quelli che fornisca la guerra combattuta nel nome della propria patria. Così l'orrore continua. Poi è vero che non si impara niente dalla Storia: guardiamo al Vietnam, la guerra più lunga e sanguinosa del XX secolo, l'indipendenza e la libertà conquistate con dure battaglie. Gli USA, la più grande potenza militare del mondo ne uscì sconfitta. A quel tempo c'era per gli USA non una rivendicazione nazionale ma quello di mettere un argine al mondo comunista; per contro dall'altra parte c'era un sentimento nazionale di patria, di indipendenza, che era l'arma in più: quella che motivava le azioni più disperate ed eroiche dei vietnamiti. Il comunismo era soltanto l'organizzatore della battaglia, non la prima motivazione di quella guerra. Ora in Ucraina vige lo stesso sentimento, contro un imperialismo russo che vorrebbe far suo parti del territorio ucraino. Inutile chiedere allora la pace se non c'è il ritiro dei russi. La resistenza a quella invasione durerà anni e la Russia non reggerà all'enorme dispendio di morti ed energia per ottenere e governare quei territori. Ma forse non è del tutto vero che non si impari niente dalla Storia; l'Europa confederandosi ha capito con l'ultima guerra mondiale che vivere in pace e cercare l'unità è il sistema migliore per progredire: riconoscere che ognuno per vivere ha bisogno dell'altro. Rinsavirà Putin?

domenica, maggio 21, 2023

L'identità dei partiti al vaglio della Costituzione Il lavoro di Luigi Fasce, raccolto in questo libro, è una attenta disamina degli statuti e le finalità di tutti gli attuali partiti italiani alla luce della Costituzione. Questo libro, come dice il sottotitolo 'vademecum per elettrici ed elettori disorientati', rappresenta quindi un valido strumento per il formarsi una propria opinione sulle finalità dei partiti e della loro natura. Libro utile e direi didattico che ha, ricorda Paolo Maddalena -Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale -nella sua prefazione, come presupposto, l’attuazione dell’art. 49 Costituzione, cioè l’esercizio del metodo democratico all’interno dei vari partiti. 'Di qui, l’idea geniale di esaminare gli statuti di tutti i partiti, per stabilire quali di essi considerino essenziale l’attuazione della Costituzione, la quale è da ritenere legge fondamentale dello Stato'. Nell'introduzione Valdo Spini, che è uno dei fautori della battaglia in Parlamento per l’attuazione dell’art. 49 della Costituzione, fa l’augurio che dovremo fare nostro affinché questa pubblicazione venga largamente letta e meditata e che si rafforzi nell’opinione pubblica quella corrente di pensiero che abbia tutta intera la consapevolezza dell’importanza di questo obiettivo; ovvero 'la necessità di una legge di ampio respiro che attuasse l’art. 49 della Costituzione, insieme ad una riforma della legge elettorale che restituisse alle cittadine e ai cittadini italiani un rapporto diretto con il loro parlamentare. Sarebbe una piccola, in realtà grande, rivoluzione democratica. Ribadisco allora quello che ho scritto nella presentazione del libro: 'Una lettura dunque utile e necessaria per chi vuole approfondire la natura dei singoli partiti anche in un'ottica direi ideologica. Neoliberismo e valori costituzionale sono per l'autore Luigi Fasce le frontiere contrapposte di un agire politico; sono il discrimine su cui volgere l'orientamento. Un vademecum da osservare'. Presto sarà fornito un calendario di presentazioni del libro di Luigi Fasce: L'identità dei partiti al vaglio della Costituzione

sabato, maggio 06, 2023

Spigolature sorte in merito all'incoronazione di Re Carlo III
Oggi fa un po' senso vedere un Re Tampax; ricordo quando l'allora principe Carlo disse all'allora amante Camilla che lui avrebbe voluto essere il suo Tampax...ma il Re Carlo III non è poi per niente sminuito e all'insegna di uno spettacolo unico fatto ad uso e consumo del popolo tutto rientra nel 'The show must go on' -Lo spettacolo deve andare avanti. Così con l'incoronazione di Re Carlo III abbiamo assistito ad uno spettacolo che neppure i migliori sceneggiatori holliwoodiani avrebbero avuto la capacità di mettere su. Poi fa ancora senso che si citi in questo sfarzo il nome di Gesù Cristo...fatto in suo nome: lui era sicuramente un anarchico e anche se disse che bisognava 'dare a Cesare quel che è di Cesare', non era di Cesare il potere che gli compete, ma una effimera illusione. Il potere era in fondo quello che gli destinavano gli uomini consenzienti. Quando Cossiga rese visita ad Elisabetta II Regina d'Inghilterra fecero un percorso in una carrozza trainata da cavalli. Allorché i cavalli emisero peti e cagarono la Regina disse al presidente italiano Cossiga: 'Sorry'- 'Mi scusi' e il nostro presidente rispose: 'Di niente. Credevo fossero i cavalli!'. Una storiella divertente.

martedì, aprile 25, 2023

Grazie ai fascisti al governo mai si era parlato così tanto del 25 aprile; eppure sono passati 78 anni. Il fascismo dovrebbe essere un valore universale e specialmente per i politici ci dovrebbe essere la consapevolezza del loro ruolo garantito da una Costituzione nata proprio dalla Resistenza, che vedeva accomunate la anime politiche più diverse. Purtroppo l'Italia ha la memoria corta e non ricorda che il regime di Salò, cui i partigiani combatterono contro, era un governo fantoccio voluto dai nazisti -da Hitler in persona- per assicurarsi l'occupazione e il controllo militare dell'Italia. Le milizie fasciste della Repubblica di Salò aiutarono spesso i tedeschi nei rastrellamenti e furono responsabili di numerosi crimini di guerra. Ora i nuovi fascisti si riempono la bocca di Patria, di italianità, di guerra civile...ma se ci furono dei patrioti, degli italiani veri e dei difensori della libertà quelli furono i partigiani; gli aderenti alla Resistenza. I fascisti furono i difensori del nazismo e anzi di quel partito di Hitler ne furono gli ispiratori. senonché i creatori morali. Spero che questo sia l'ultimo anno dove si avversi la data della festa nazionale che celebra la ritrovata indipendenza dell'Italia: il 25 aprile 1945.

giovedì, aprile 20, 2023

In materia di espressioni quali la 'difesa o sostituzione etnica' vorrei rimarcare ciò che diceva il filosofo Ludwig Feuerbach: 'noi siamo quello che mangiamo'. E già, ho sempre pensato che noi siamo genovesi perchè mangiamo il 'pesto' e per questo lo diventino tutti quelli che come noi lo mangiano. In effetti non c'è niente di più di quello che rappresenta la nostra cucina per identificare la cultura ed è per questo che possiamo dire che noi siamo un prodotto multiculturale...come la pizza. Quest'ultima pur essendo riconosciuta napoletana per eccellenza ha un'anima multiculturale. Guardiamo i suoi ingredienti: la pasta è di origine egiziana; il pomodoro è sudamericano; la mozzarella è italiana; l'olio è greco; il basilico è indiano... Con tutto ciò siamo ancora alla ricerca -come sostiene Edgar Morin- di una nuova metamorfosi per la costruzione di una civiltà della Terra che porti alla convivenza e alla pace. Insomma è decisivo concepire noi esseri umani con un solo destino. Noi esseri umani abbiamo in noi stessi i geni che condividiamo con altri animali, piante, funghi, batteri; che abbiamo in noi stessi le macromolecole organiche che si sono costituite negli eoni ancestrali e caotici della vita sul nostro pianeta; che abbiamo in noi stessi gli atomi e le molecole il cui gioco di interazione ha costituito la lunga e accidentata via verso la vita. La possibilità inedita di suicidio dell’umanità prodotta dalla minaccia nucleare e dalla minaccia ecologica che gravano sulla biosfera ha generato la comunità di destino di tutti i popoli dell’umanità intera con la Terra. Cosa ci sarebbe altro da dire? Altro che valenza etnica.

venerdì, ottobre 21, 2022

Liberate Alessia

Seguo da un po' di tempo Angela e Paolo tramite il loro canale youtube: 'Beyond the trip'. Recentemente sono stati in Iran e l'hanno lasciato in tempo alle prime avvisaglie di oppressione da parte del regime teocratico del governo. In Iran erano riusciti a fare amicizia con Alessia Piperno (la ragazza viaggiatrice imprigionata in Iran) e avevano postato dei video bellissimi su quel paese in cui erano entrati con un entusiasmo unico; loro che sono in viaggio nel mondo da oltre 4 anni per un tempo indeterminato e sempre con la modalità di non spendere più di 10 euro a testa, avevano con l'Iran raggiunto un sogno. Infatti le immagini che inviavano facevano vedere un Iran che pochi conoscono e soprattutto con l'incontro di una popolazione tra le più generose del mondo. Moschee bellissime, città con mercatini coloratissimi e curiosità culturali tra le più diverse, luoghi affascinanti con paesaggi incredibili e poi ancora soprattutto persone sempre pronte ad aiutarti e a offrirti qualcosa, mi hanno fatto apprezzare un Iran di cui in occidente si sa ben poco. Angela e Paolo avevano ben previsto l'inizio delle manifestazioni contro l'oppressione governativa anche con il distacco che si avvertiva tra la popolazione e il governo dell'Iran; in alcune zone poi era sempre chiaro che l'adesione alla religione sciita musulmana non era molto seguita...è un po' come in Italia con il cattolicesimo (raccontava Angela): sono pochi quelli che frequentano e osservano i dettami religiosi. Ancora di più Angela e Paolo conoscevano i sentimenti della popolazione giovane che non si spiegava più a certi divieti imposti dal regime. Ora Angela e Paolo sono giunti in India, altro paese che hanno nel cuore. In ogni loro video successivo all'uscita dall'Iran sostengono Alessia a resistere e sperare nella sua libertà. Anch'io nel mio piccolo che ammiro questi giovani che usano il viaggio per crescere e conoscere culture diverse, dico forza Alessia. Forza, tutti speriamo che presto sarai liberata.

martedì, ottobre 18, 2022

Antifascismo valore universale

Qualcuno sostiene che con l'avvento nelle istituzioni e nel governo di personaggi che si ispirano o si sono ispirati a idee politiche fasciste decada politicamente l'antifascismo che in politica ha sino ad oggi caratterizzato l'Italia. Per me non è così. Il fascismo non è solo un movimento politico, un'idea di formazione dello Stato, il fascismo è soprattutto uno stato dell'anima, un modo di essere che sorge quando in ognuno prende il sopravvento l'egoismo, la crudeltà, il senso della tribù e si ritiene la propria cultura ed etnia qualcosa di superiore agli altri. Filosoficamente fu Benedetto Croce che per primo avvertì che il fascismo per la sua peculiarità era soprattutto una malattia morale; un malessere che è uno smarrimento di coscienza, una depressione civile e una ubriacatura, prodotta dalla guerra. Per questo l'antifascismo è un valore universale e non dovrebbe mai venire meno. Anche in psicologia, ed espressamente nell'Analisi Transazionale di Eric Berne, si cita un 'piccolo fascista' che è dentro ognuno di noi e rappresenta la forza della conservazione, quella che ci tiene legati al sangue, alla tribù, ed è l'ostacolo più forte all'evoluzione umana. Il fascismo, che etimologicamente significa legare, unire, ripete l'istanza sovrana di concentrare l’autorità militare e l’autorità religiosa per realizzare un dominio totale. Un po' come avviene nei regimi confessionali tipo Iran e Afghanistan. Il fascismo come il nazismo albergando in ognuno di noi troverà sempre qualche leader politico capace di estrarlo da noi facendogli svolgere il suo ruolo per ripetere la storia degli orrori passati. L'antifascismo serve quindi a tenerci desti facendo attenzione a chi si professa guida infallibile, leader insostituibile, duce...tutto naturalmente dopo aver dato uno sguardo attento dentro di noi. Poi succede anche che chi si professa politicamente antifascista cada in azioni e comportamenti fascisti poiché prevale quello spirito tribale, quel fanatismo di gruppo o di branco che oscura le coscienze.