sabato, giugno 28, 2003

Editoriale record

Ho trovato su Internet, Luciano Seno che ha fatto del suo antiberlusconismo una crociata: si propone di costruire un editoriale di 400 metri per resistere al "Merda" (ma che dici, ma che scrivi? ma che demonizzi? ti immagini che sopracciglio altezzoso e schifato farebbe D'Alema?).
Questo è il suop editoriale di presentazione:
IGNOMINIA
è quando un Paese si trova ad essere governato da un Merda
portato al potere da un coacervo di lacché farabutti e coglioni
che hanno coordinato l’audience del Grande Fratello
con il valido aiuto di una classe politica più ignava che "buonista"
la quale di "sinistra" non ha quasi più neanche il nome.
A TUTTE LE PERSONE PER BENE: RESISTERE
fino alla liberazione da questo regime
istituzionalmente negatore di intelligenza, cultura e buon gusto
è un dovere, prima ancora che politico, estetico

Riflessione sulla democrazia

Nelle vecchie sezioni del PCI si apriva il dibattito; c'era il centralismo democratico e le decisioni pure discusse, raggiungevano poi una sintesi nell'esecutivo: si decideva il già deciso. Oggi è cambiato il modo di far politica ma ancora le decisioni si prendono da pochi capi chiusi in qualche stanza. Pensate che Berlusconi interpelli le sue sezioni territoriali per prendere le decisioni? Egli ha i suoi sondaggisti che gli rispondono subito: "si può fare". Fatto! Infatti, per lui è già stato fatto tutto.
Oggi ci sono i cosiddetti partiti liberali che sono diventati i partiti degli eletti; se poi gli eletti sono stati scelti uno per uno dal capo, si capisce cos'è un regime. Avete visto come sono votate le leggi in questi ultimi tempi? Compatti, senza problemi di coscienza o di dissenso, lo schieramento governativo vota all'unanimità. Guai a richiedere il voto segreto, scoppierebbe subito una bagarre: ci potrebbe essere qualcuno che sfugge al controllo.
Così andiamo verso una forma di democrazia che da rappresentativa e partecipata diviene formale e delegata. Per superare questa involuzione della democrazia, un politologo americano, James S. Fishkin, ha proposto "il sondaggio deliberativo" che basandosi sul successo già ottenuto dai sondaggi d'opinione, rappresenta un tentativo di superarne i limiti tradizionali e di migliorarne la qualità. Qua però entra in gioco il ruolo dei mezzi di comunicazione, in particolare Tv, la radio e i giornali che possono riflettere i risultati dei sondaggi per poi discuterne in modo che l'intera nazione potesse trasformarsi in un'enorme stanza in cui possa avvenire una discussione e quindi un processo deliberativo. Allo stato attuale visto la proprietà, la qualità e il tipo di informazione siamo molto distanti da ottenere risultati non viziati da un'ignoranza razionale- termine coniato dagli scienziati sociali per definire l'atteggiamento delle persone che vanno a votare o che si sottopongono semplicemente a un sondaggio d'opinione.
Ecco allora come l'informazione, nel suo ruolo di far conoscere e formare opinioni, è alla base di una vera democrazia che continui a considerarsi partecipata.
Superare l'ignoranza è l'obiettivo principale. Le antiche discussioni nelle sezioni comuniste, socialiste, democristiane o repubblicane, anche per la mancanza di uno strapotere raggiunto dalla TV attuale, offrivano almeno la possibilità di conoscere le decisioni. Oggi tra Grandi Fratelli, telegiornali schierati, adesioni fideistiche e ideologiche, l'ignoranza avanza. Senza questa situazione si avrebbe senz'altro un maggiore cambiamento di opinioni, una sentita responsabilità alle decisioni e quindi un esecutivo più attento alla democrazia. Con tutto questo pensate, ad esempio, che la guerra all'Iraq sarebbe stata ugualmente dichiarata?



giovedì, giugno 26, 2003

Se lo conosci lo Previti


"Sono un uomo solcato da rughe mediterranee, le quali testimoniano un’esistenza connotata non dai capricci, semmai dalla grinta e dal carattere necessari per vincere le sfide. Del resto, sono calabrese e la primitiva Italia, mia bella ma asperrima terra d’origine, le persone non le vizia, le forgia e le tempra"...Questo se lo dice Previti nel sito web che ho appena visitato. Devo dire che io, semplice cittadino, ho di lui un'immagine opposta a quella che egli si descrive. Non sarà quel "bambino viziato" come l'ha dipinto il P.M. Ilda Boccassini, ma per me rimane quello che ha scritto il compianto Indro Montanelli: "Gli manca il monocolo e poi è come un generale austriaco della prima guerra mondiale". Altro che calabrese. Poi da lettore di certa stampa che Previti sicuramente bollerà per "comunista", l'ho messo in un quadretto che ha la sintesi di una battuta fatta da quelli considerati suoi amici: "Se lo conosci lo Previti". Ma poi non è stato ministro della Difesa? Lui avvocato si sa certo difendere; però nel sito non c'è neanche la minima spiegazione di tutti quei passaggi di miliardi da conti a conti. Tutti quei conti cifrati, ricchi di sostanza e di pseudonimi, dovrebbero essere stati solo "affari", momenti di gloria, investimenti per garantirsi il futuro…E' vero, pensiamo sempre al futuro e mai al presente e poi ecco che cosa capita. Per me, lui ormai settantenne, al futuro ci ha pensato troppo. D'accordo per quel turbillon di miliardi si è definito un grande evasore; ma tutti quei quattrini che girano e girano come un valzer possono avere una spiegazione? Ma davvero le sue imputazioni sono solo il frutto di una congiura nata da una testimonianza di Stefania Ariosto? Ricordo in un'audizione al processo, precedente quello SME, disse che quei soldi erano affari suoi e non riteneva di renderne conto a nessuno: grazie, bella tempra davvero per chi è voluto diventare un personaggio pubblico candidandosi al Parlamento. Senz'altro per le grandi aspirazioni, ambizioni, voglie di potere si trova ora a pagare conti salati. Per questo penso che per una legge karmica la prossima vita la passerà come Madre Teresa di Calcutta. Intanto, una condanna l'ha già avuta ed è allo stato attuale è per me solo un pregiudicato. Un parlamentare pregiudicato.

martedì, giugno 24, 2003

Emigrazioni


Da sempre niente di più che la fame fa camminare il mondo.
Oggi ancora, sono gli emigranti in cerca di pane.
Nessuna ricchezza sposta le anime, sposta le cose: quella sposta merci, sposta i sogni; con quella ci si può pure fermare.
Poi gli appetiti ci possono spingere oltre; allora sono le brame, gli egoismi e un cattivo senso dell'immortalità a farci allontanare nel tempo, mantenendoci però fermi in un punto solo della Terra per far gridare: è mia.
Oggi eppure, emigrano ancora gli eserciti sull'onda delle guerre: entrano in case altrui con un fucile in mano, dopo aver fatto scaricare bombe dai cieli.
Questi soldati vengono a portare il loro ordine, quel senso che si chiama democrazia.
Restate chiusi a casa, paiono dire i capi degli eserciti in arme, veniamo noi da voi.
Si costruiranno nuovi recinti. E tu da che parte stai? Dove c'è la sofferenza ci sono i nostri fratelli…così ci avevano insegnato da ragazzetti. Dai non fare lo stupido: di qua è meglio. Quella terra può essere nostra.
Allora tenetela tutta quella terra, essa servirà a ricoprire la bara.

lunedì, giugno 23, 2003

RISATA CON TOTTI


Totti a lezione presso il CEPU è alle prese con i gerundi. Dopo avergli
chiesto il gerundio del verbo avere il professore gli chiede il gerundio
del verbo amare. Totti soddisfatto: - "Amando" professo'!!!
Il professore: - Bravo Francesco, ora fammi un esempio inserendo il gerundio del verbo amare nel contesto di una frase.
Totti ci pensa, poi fa: - A professo'... fatte conto che esco co' una bbona, io ce provo, si nun ce stà... AMANDO affanculo!!!

sabato, giugno 21, 2003

Iniziato il 9 Festival della Poesia


La poesia è gratis. Al nono Festival Internazionale della Poesia a Genova, la poesia e per felice compendio la musica, sono gratis. Gratis e per tutti. La poesia si ascolta e diventa di tutti; non esiste più l'autore. Arnoldo Foà nella prima giornata del festival, l'ha confermato raccontandoci che dopo aver letto delle poesie di P. Neruda in teatro e di fronte al poeta stesso, quest'ultimo gli disse: "Molto belle, ma chi è l'autore?".
La poesia è come un accidente, nessuno si sa poeta eppure quel che si dice talento è in forza ad ognuno. Quello che avviene leggendo una poesia per caso, e in questo momento anche ascoltandola, è straordinariamente fantastico: si apre un mondo, una visione d'assieme che chiarisce tutta una storia; chiarisce i nostri sentimenti e la realtà.
Ah la poesia, ultima risorsa forse per non sentirci avviliti; ultimo sguardo per vederci tutti uomini. Così vorremmo che qualcuno ci racconti sempre un sogno, ci canti una frase, descriva un sentimento, allora lo riconosceremmo e insieme lui, noi.
Andate allora a prendervi la vostra poesia. Andate al nono Festival Internazionale della Poesia di Genova, a Palazzo Ducale. Andate a bagnarvi di musica, pagherete poi. Pagherete con la bellezza. La vostra.


giovedì, giugno 19, 2003

questo è il tenutario

questo è il tenutario della casachiusa:
Silvietto il Charro

Casachiusa in rete e sempre attuale


Oggi ho messo in rete la casachiusa delle libertà...Una pagina di satira di Staino dell'Unità del 13 Gennaio 2002 che è sempre attuale...Clicca qui

mercoledì, giugno 18, 2003

LEGGI ATTESE


E' passato già un po' di tempo da quando uno stanco Papa aveva ricevuto applausi entusiastici in Parlamento; aveva chiesto un atto di comprensione, di clemenza, di carità per i detenuti, per il popolo dei carcerati. Sono passati molti mesi dalle promesse di indulto, di piccole amnistie, di perdoni condizionati: tutti atti promessi, in un giorno di festa, ad un Pontefice pellegrino. Tutto dimenticato. Il Parlamento ha invece votato in fretta e furia una legge "blocca processi"; un Lodo per uno, che è un dolo per tutti. L'importante è sospendere il giudizio di una corte di tribunale per i potenti; non è importante volgere uno sguardo a chi vive in galera, per chi sopravvive nella disperazione, per chi sta perdendo la dignità umana perché non gli è concessa la speranza. Per chi muore ogni giorno un po', ascoltando i nuovi applausi degli eletti a far servigi nel nome del popolo, non c'è niente. Chi se lo ricorda? Chi pensa a quegli uomini rinchiusi per farli migliorare?
La legge dell'indulto o indultino è ancora lì che aspetta.

venerdì, giugno 13, 2003

ad immaginare...

Dopo avere ascoltato Imagine di Lennon, ho provato più semplicemente ad
immaginare un mondo senza eccessi: senza comunisti e Berlusconi; senza Bush
e Bin Laden. Ho provato ad immaginare che non ci fossero stati governati da
religioni e che dividessero gli uomini. Ho provato ad immaginare una
giustizia uguale per tutti: per chi ci governa e per chi no…
Certamente le mie immaginazioni, seppur più modeste della canzone, sono
ancora sogni. La realtà l'abbiamo davanti ed è tutta un eccesso: guerre,
ricchezze spropositate detenute da poche persone in faccia ai morti di fame.
Sprechi, inquinamento, smog da difendere con consumi sempre più alti; stragi
nelle strade ad ogni fine settimana quasi a rimarcare quanto poco valga la
nostra vita per la rincorsa di un posto al sole. Corruttori al pari di
pedofili, che Cristo condannò ad inabissarsi nel profondo del mare, gaudenti
e liberi di insultare. Leggi suggerite da potenti a hoc con servitori pronti
ad esaudirle…
Ma l'immaginazione serve, per disegnare un mondo nuovo. Il mondo serve
averlo prima in testa; serve credere che tutto cambia ad ogni ora, ad ogni
minuto e secondo. Già adesso il mondo è cambiato; in questo momento tra noi
contemporanei è scattato un pensiero: non siamo mai soli ad immaginare. La
pace regna nella coscienza di ognuno con l'onestà, l'amore e l'uguaglianza.
Ora mi pare di aver raggiunto dei fratelli e questo mondo se non ancora
unito è unico. Aspetta solo noi; tutto ci passa dentro. Non sentite che
qualcosa c'è già di diverso?

martedì, giugno 10, 2003

Che bravi militari...

I Palazzi del potere corrotto e criminale sono stati abbattuti, la libertà si diceva sarebbe arrivata e con la democrazia la prosperità. Questo è quanto promettevano gli americani che dimenticavano le armi di distruzione di massa da trovare e distruggere per portare l'uguaglianza tra i cittadini iracheni, prima regola della legalità e la democrazia; ma notizie in quel senso sembra che non arrivino. Ma che bravi gli americani, non c'è che dire; ora sono pronti per questa missione anche i soldati italiani, ma che bravi i militari con la loro mitraglietta e l'elmetto chissà cosa aggiusteranno in Iraq. Gli americani devono finire ancora di sistemare l'Afganistan che si sono trovati occupati in l'Iraq; magari intanto pensano che qualche altro stato canaglia possa avere le armi chimiche scoreggianti, meno pericolose di quella di Bophal. Ma cosa succederà veramente? Sconfitti i maggiori acquirenti di armi, esauriti i bombardamenti e i lanci missilistici come faranno ora a smerciare gli arsenali di morte? Come faranno a controllare la situazione mondiale? Non c'è da farsi illusioni, tenete sempre esposta la bandiera della pace…La democrazia e la libertà hanno bisogno della pace: in quei paesi non si vede ancora.

lunedì, giugno 09, 2003

Due anni di danni...


E così dopo due anni, che sono stati di danni, alla prima verifica elettorale vera, il centrodestra perde. Perde il Friuli, perde Udine, perde Pescara, Ragusa…
Il centrodestra sta pagando per la sua politica di scontro, di divisione, di continua tensione sociale non risolvendo nemmeno uno dei problemi che aveva elencato e non realizzando nel concreto niente di: città sicure, meno tasse, più pensioni, più occupazione, più libertà, più democrazia…
Il centrodestra paga perché esiste solo Berlusconi; Berlusconi e i suoi problemi personali. Si, si sente ogni tanto bofonchiare Bossi ma per il resto non c'è altro. Il grande politico Fini dov'è? Sembra un soldatino agli ordini di Forza Italia e Buttiglione? Ma è mai esisitito?
Resistere, resistere, resistere alla fine paga e quello che aveva previsto Montanelli si avvera: Berlusconi? È stato uno sbaglio non lasciarlo governare nel 1994, a quest'ora non ci ricordavamo più di lui.

domenica, giugno 08, 2003

Tutti migliori

Meglio di Berlusconi? Penso lo siamo in molti, almeno esclusi i suoi seguaci, credo lo siano tutti. C'è qualcuno che ha pensato di mandare a tutte le famiglie italiane, l'album delle proprie fotografie? C'è qualcuno che si è fatto delle leggi su misura per sottrarsi ai giudici? Penso che siamo migliori proprio perché non aspiriamo a quello che cerca lui. Avete forse un'Italia in mente per il vostro uso e consumo? Pensate e dite di andare in tribunale per divertirvi? Lo dite solo perché poi sapete di non andarci? Solo per questo siete da rispettare più di lui. Lui è stato capace di fare tanti e tanti soldi? E' stato capace di arrivare a comandare l'Italia? E' padrone di cose che nemmeno in cento vostre vite pensate di possedere? Tenetevi lontano è una malattia contagiosa: rende infelici, paranoici e soli. Poi non fate caso se hai sempre i capelli (quelli rimasti) marroni, non porta occhiali e ride a 32 denti; non lo vedete alla mattina appena si sveglia dopo uno dei suoi soliti brutti sogni: è una schifezza. Una cosa sola si può sperare che capisca a breve, poiché gli anni incalzano e lui non ne ha più tanti, che non ci merita. Questa cosa che non ci merita però, per non rovinarci la vita, non la dobbiamo pensare tanto; basterebbe che se per caso ci passasse accanto ci girassimo dall'altra parte. Ma state tranquilli per certi, diceva Grillo, la condanna maggiore è fargli prendere un bus affollato. Per questo siamo tutti migliori.

mercoledì, giugno 04, 2003

Ipotesi


Ipotesi di Jena sul Manifesto di oggi.
Se un'alta carica istituzionale, mettiamo il presidente del consiglio,
dovesse per pura ipotesi fantapolitica commettere un omicidio senza essere
colto in flagranza di reato ma solo visto da qualche testimone, normali
cittadini di passaggio in quel posto e a quell'ora, il presidente in
questione non verrebbe né arrestato né processato fino a che non fosse
cessato il suo incarico. Tutto questo secondo il lodo che sarà approvato
domani dal senato della repubblica. Che fine farebbero i testimoni, questo
il lodo non lo dice. (jena)…
Io aggiungo se il presidente del consiglio risultasse un pedofilo, un corruttore di giudici, un assassino che facciamo? Aspettiamo che finisca di ridere? Che rimbambisca gli italiani per sodomizzarli? Che liberi l'Italia dagli onesti? Il lodo berlusconi ce lo dice…

martedì, giugno 03, 2003

cure e scioperi

Hostess e steward hanno anticipato Berlusconi, non fanno sciopero si mettono tutti in malattia. Per protestare contro i tagli al personale annunciato da Alitalia i dipendenti della compagnia aerea nazionale hanno presentato tutti insieme il certificato medico. Oggi Berlusconi a Evian dove è in corso il G8 dice che per l'economia italiana bisogna lavorare e non scioperare; tutti pronti con il certificato medico: diagnosi? Depressione, vomito continuo ad ogni annuncio di Berlusconi, stati d'ansia incontrollati…Cura? Riposo, ferie, viaggi, terme, massaggi rilassanti e divieto assoluto di TV e giornali.

lunedì, giugno 02, 2003

LETTERE


Il cervello mi ribolle. Le parole fuoriescono spontanee;
le lascio scorrere, come un fiume hanno un loro letto,
e se dopo ci sarà anche un solo lettore, sarò io a farne lettere…

Così scrivo, così racconto con le parole, i fatti della vita: lettere messe insieme come una spirale di DNA.
Si, le parole sono mitocondri che ci alimentano,
ci fanno riconoscere la madre: la lingua.
Con questa lingua riusciamo a sentire il divino, costruiamo la realtà con la poesia.
Così la poesia ci salva l'anima e la vita.
Si, le parole che emozionano, che parlano, sono la nostra salvezza.
Ma questo dialogo continuo che è lo scrivere, non pensiate che lo sì fa per essere pubblicato e poi letto da chissà chi; si fa per parlarci dentro, per spiegare a se stessi, cosa vediamo.

Ora abbiamo il "blog" un blob di parole, un magma di impressioni; che potente tatzebao è questo muro internettiano.
Ora sfoghiamo la passione dello scrivere, diamo voce a vite nascoste e se la comunicazione è vita chi vivrà di più?

domenica, giugno 01, 2003

Parole e parole


Certe immagini si vedono ora concave ora convesse, a seconda dell'angolatura dello sguardo. E modificando la percezione cambia il senso/significato delle cose, la sostanza. La comunicazione ha raggiunto strumenti così sottili di penetrazione persuasiva che non occorre fare discorsi elaborati, basta chiamare una stessa cosa con nomi diversi. Qualche esempio...segue articolo di A. Tallei