mercoledì, giugno 30, 2010

Oggi una poesia

Lentamente Muore
di Martha Medeiros
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una
splendida felicita’.

venerdì, giugno 18, 2010

Su l'articolo 41...

Articolo 41 della Costituzione italiana: 'L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali'.
Massimo Giannini l'ha già scritto ma è bene ricordare che l'articolo 41 della nostra Carta Costituzionale, che Berlusconi ha definito un 'ferrovecchio cattocomunista', ha garantito fino ad ora la libertà di impresa per chiunque. Non si è mai verificato, in oltre 60 anni di storia repubblicana, un contenzioso su questo articolo. Quindi non ci sarà niente da cambiare; così, al di là della propaganda cui i governi berlusconiani ci hanno invaso, si tratterà solo di integrare o meglio rendere più agevole l'intraprendere una attività economica.
L'articolo 41 della Costituzione verrà così integrato: 'La Repubblica promuove il valore della responsabilità personale in materia di attività economica non finanziaria. Gli interventi regolatori dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali che riguardano le attività economiche e sociali si informano al controllo ex post'.
In sostanza un abbassamento della burocrazia che sempre persiste. Le liberalizzazioni e l'abbattimento delle corporazioni sono tutta un'altra cosa e Berlusconi non è certo la persona che può farle: lui è il leader più sovietico che l'Italia abbia mai avuto; altro che nomenklatura e monopoli.

mercoledì, giugno 09, 2010

Berlusconi e la Costituzione

Dopo quasi 10 anni di governo dell'Italia, Berlusconi dice che non può governare, e quella stessa Costituzione che garantendo la democrazia e gli ha permesso di essere eletto, ora è considerata da lui un 'inferno'.
Si conoscevano già i suoi pensieri da caudillo e niente ci sarebbe di nuovo sui suoi propositi, ma il fatto di vedere questo ometto ogni giorno sbraitare contro i magistrati, i giornalisti, le regole della democrazia parlamentare, contro quella parte di televisione non asservita -che pagano tutti gli italiani, anche quelli che non lo votano e sono la maggioranza della popolazione italiana sebbene lui dica il contrario- fa venire il voltastomaco.
L'ossessione di Berlusconi è il consenso e il fare a dispetto delle regole. Le regole della democrazia non è solo potere della maggioranza, ma anche il rispetto delle minoranze e il governare non significa ricerca del consenso e del piacere personale, ma scelta del bene comune. Lui pensa che governare sia sinonimo di comandare, per questo pensa che con lo spirito dell'im-prenditore gli sia permesso di disporre di dipendenti pronti a esaudire i suoi desideri personali. Dopo oltre 15 anni di politica bisognerebbe che qualcuno gli spieghi qualcosa...magari anche internet.