giovedì, novembre 29, 2007

Combinassiun

Hanno ucciso un uomo, è stato un calabrese...combinassiun.
Hanno rubato in un negozio, è stato un napoletano…combinassiun.
Hanno rapinato una banca, è stato un romano…combinassiun.
Hanno sequestrato una ragazza, è stato un sardo…combinassiun.
Hanno violentato una donna, è stato un marocchino…combinassiun.
Hanno costretto a prostituirsi delle bambine, è stato un albanese…combinassiun.
Hanno taccheggiato un supermercato, è stato un rumeno…combinassiun.
Hanno fatto saltare le Twis Tower, sono stati dei terroristi sauditi…combinassiun
Hanno bombardato Baghdad, sono stati degli americani…combinassiun.
Hanno fregato la CEE mettendo letame nei salumi, sono stati degli italiani…combinassium.
Hanno assassinato un magistrato, è stato un mafioso siciliano…combinassiun.
Hanno massacrato i genitori, è stato il figlio…combinassiun.
Hanno ucciso dei figli, è stato il padre…combinassiun.
Hanno ucciso dei bambini, è stata la madre…combinassiun.
Non è intelligente fare di tutta l’erba un fascio…combinassiun.
Fare un fascio…combinassiun.
Fare…combinassiun.
Dire…combinassiun.
Combinassiun.

venerdì, novembre 23, 2007

Uomini e animali

Geoffrey Hodson, ritenuto tra i più grandi chiaroveggenti esistiti nel secolo scorso, considerava il grado di evoluzione umana in rapporto a come ci si comportava con il regno animale in generale: ‘E’ attraverso l’espressione di umanità, intesa come benevolenza, compassione, gentilezza con tutte le creature senzienti, che si percepisce l’ elevazione spirituale dell’uomo’.
Questa verità inserita nella legge cosmica e immutabile di causa ed effetto, fa si che gli sfruttamenti, le torture, il maltrattamento, l’uccisione degli animali da parte dell’uomo, apporti a loro volta all’uomo gli orrori della guerra…ma non solo. Oggi possiamo dire che il consumo alimentare della carne contribuisce con diverse cause, quali il dolore procurato agli animali, l’introduzione nel corpo di sostanze altamente tossiche, putrescenti e per i danni ambientali da essi derivati, ad aggiungere elementi negativi all’umanità.
Alcuni anni fa Jeremy Rifkin, con il libro ‘Ecocidio’, lanciò un appello all'umanità affinché si superasse nel ventunesimo secolo la cultura della bistecca: ‘La specie umana, se vuole salvare se stessa e il pianeta che la ospita, è destinata ad andare oltre la carne’. Il libro uscito sull’onda della ‘mucca pazza’, non trovò però una adeguata attenzione.
Lo smantellamento del complesso bovino globale e l'eliminazione della carne dalla dieta umana, dovrebbe essere un obiettivo fondamentale dei prossimi decenni: così concludeva la riflessione di Jeremy Rifkin.
L'alimentazione carnivora ha provocato ogni sorta di scempio: danni irreparabili all'ambiente, distruzione di ecosistemi millenari, estinzione di animali, sfruttamento dei lavoratori, eccessi moralmente e socialmente scandalosi che significano privazione per altri uomini ed altri esseri viventi.
Per Jeremy Rifkin non si cita mai che la più alta emissione di CO2 (anidride carbonica) nell’aria è dovuta, non già al traffico automobilistico ma, alla catena alimentare della produzione di carne. Il continuo incremento della popolazione bovina sta sconquassando l’ecosistema terrestre, distruggendo l’habitat naturale dei continenti; l’allevamento di bovini è la principale causa della distruzione delle sempre più ridotte aree di foresta pluviale rimaste sulla terra. Le mandrie bovine sono responsabili di gran parte della progressiva desertificazione dell’Africa subsahariana e delle catene montuose occidentali degli Stati Uniti e dell’Australia. Negli Stati Uniti, la maggior fonte di inquinamento organico delle falde acquifere è il materiale organico che esce dalle stalle. I bovini sono anche responsabili di buona parte del riscaldamento globale del pianeta: emettono metano, un potente gas-serra che impedisce al calore di disperdersi fuori dall’atmosfera terrestre.
Ancora una volta cambiando noi stessi e il nostro approccio alla vita, in questo caso una diversa alimentazione, riscopriremo l’umanità, potremo salvarci ed evolvere. Quindi un invito: se non smettete di mangiare carne, almeno riducetene la quantità.
Pubblicato oggi 25 novembre su Italians

mercoledì, novembre 21, 2007

conflitto di interesse continuo

Gli ultimi fatti scaturiti dall’indagine sul fallimento della Hdc (Holding della comunicazione) di Luigi Crespi –sondaggista e inventore del ‘contratto con gli italiani’ mostrato in TV nel 2001 da Silvio Berlusconi- dimostrano quanto sia necessaria e non più prorogabile una legge sul conflitto di interessi.
La nuova legge era stata promessa a Enzo Biagi nel giorno del suo funerale, ora con le intercettazioni dei ‘bravi dirigenti’ di Rai e Mediaset, per concordare le notizie nell’interesse del capo Berlusconi, cosa si aspetta?
Guardate i personaggi coinvolti nell’inciucio Rai-Mediaset: Debora Bergamini segretaria personale di Silvio Berlusconi diventata nel 2002 Direttore Marketing della Rai; Fabrizio Del Noce giornalista Rai, già parlamentare di Forza Italia diventato Direttore programmazione Rai Uno; Clemente Mimum direttore del TG1, già vicedirettore del TG5; il direttore generale della Rai, di allora, Flavio Cattaneo.
Una ragnatela che fa del duopolio Rai-Mediaset, già questo una anomalia della democrazia, una cosa sola al servizio del potente Berlusconi. Cosa aggiungere?
I passaggi per stabilire come informare sulle elezioni regionali del 2005, andate male per il Polo di destra, sono emblematici: sono uno spaccato di che cosa si trama alle spalle dei cittadini, anche in regime di democrazia. Quale libertà c’è se le fonti di informazione sono detenute da un solo padrone? E se poi questo è anche il capo del governo? Incredibile, ma in Italia è successo e per quanto ne sappiamo continua e continuerà a succedere.
Pubblicato oggi 22/11/2007 su Italians e L'Unità

domenica, novembre 18, 2007

Politica e partecipazione democratica

Avete visto come si fa presto a fondare un nuovo partito? Per il PD, il Partito Democratico, c’è stato un percorso travagliato, pieno di dibattiti, confronti, candidati, partecipazione, votazioni…invece Berlusconi una domenica pomeriggio va in piazza e fonda così, d’amblè, un nuovo partito: partito del popolo delle libertà.
Questa è la libertà: si annuncia che si scioglie un partito che confluirà nel nuovo e gli altri seguiranno. E’ o non è il partito del popolo? E allora? Che bisogno c’è di scegliere il capo, i dirigenti e altro? C’è Berlusconi, il campione di libertà, e tutto il resto segue. Infatti da domani, nei gazebo dove hanno firmato in 7 milioni contro Prodi per nuove votazioni, si raccoglieranno le adesioni.
Avete visto come si fa presto a decidere? Che bisogno c’è della politica, della democrazia, dei manifesti ideali e della riflessione? Per fare un nuovo partito basta la parola.
Eppure in Italia noi avremmo bisogno di una nuova Destra politica che, al pari di quella degli altri stati democratici, si misuri civilmente sui problemi economici e sociali non facendo una ininterrotta campagna elettorale pensando di riportare al governo il suo capo, che è responsabile di 5 anni di sfascio. Non dimentichiamo che anche introducendo una legge elettorale truffa, questa Destra ha perso le elezioni e questo dovrebbe aprire lo spazio per un ricambio della gestione politica di questa coalizione. L’Italia è sempre in una continua campagna elettorale, si vorrebbe votare ogni giorno pensando che così si risolvono i problemi. Non è così.
Abbiamo visto che tutte le leggi fatte dalla precedente maggioranza parlamentare, insieme alla porcata elettorale: Costituzione, Scuola, Giustizia, Comunicazione, ecc. senza l’apporto costruttivo dell’opposizione sono destinate a non durare.
Tutte le elezioni servono in sostanza a scaricare la responsabilità su qualcosa d’altro, che non sia la stessa classe politica che in fondo con le regole attuali si autoelegge. Si auotricandida, così come con la nascita del nuovo partito del popolo della libertà…

martedì, novembre 13, 2007

Serata per Melone, ragnorosposerpente

Stasera c’è stata la presentazione presso la Sala Lignea della Biblioteca Berio del libro di Rosa Maria Massari: Melone, ragnorosposerpente. E’ la seconda volta che mi trovo a parlare di questo libro e non ho voluto ripetere le stesse cose, perché rileggendolo mi ha suscitato altri pensieri e altre emozioni.
Rosa Maria Massari con Melone, ragnorosposerpente parla o meglio grida all’amore e all’uomo. Grida anche alla terra, all’humus vitale che impasta i sentimenti e le azioni. Io ho percepito in Rosa Maria Massari un legame profondo con la terra, con le sue langhe. Nel piccolo libro c’è un ininterrotto racconto d’amore: un ispirato monologo di una donna che si rivolge all’uomo Melone, all’uomo rospo poi ragno e ancora serpente. Un amore che trasforma e riesce a liberare chi lo prova, rafforzandolo nell’affrontare altri amori con una nuova consapevolezza.
E’ stata un’altra bella serata che si accompagna con il rammarico della scarsa partecipazione all’evento. Un peccato, poiché la presentazione era uno spettacolo di musica e letture tratte dal libro da parte di due bravi artisti: il musicista Piero Ponzo e l’attrice Francesca Fechino; la loro interpretazione è stata ancora più bella della volta scorsa e grazie al luogo si è potuta gustare meglio. Un peccato davvero. Pazienza. Il pubblico era scarso: 10-12 persone, ma da queste penso sia stato avvertito un privilegio, quello di assistere ad una lunga, tenera, dolce poesia d'amore.
Sì, lo scritto, senza soluzioni di continuità, oltrepassa l’amore come una spada: c’è l’amore che si sogna, quello che illude, quello astratto e quello sanguigno della carne; desideri e realtà, paure e egoismi…insomma tutto quello che cerca di rispondere all’appello fatto da un famoso poeta inglese del ‘900, Wystan Hugh Auden, con la sua raccolta poetica: ‘La verità vi prego sull’amore’.

Questo libro è stato selezionato per la decima edizione (2007-08) dei Primi romanzi italiani Città di Cuneo. Una specie di Grinzane Cavour, dove i romanzi d'esordio in lingua italiana vengono letti da un comitato di lettori che si ritrova a Cuneo e dai lettori della Biblioteca Civica di Cuneo. L'edizione in corso si conclude con la premiazione durante la manifestazione scrittorincittà, nel mese di novembre.

lunedì, novembre 05, 2007

Festival della Scienza di Genova 2007

Domani si conclude il Festival della Scienza di Genova 2007; per me è iniziato con una sorta di febbre: la voglia di partecipare a molti appuntamenti: una serie incredibile di avvenimenti: conferenze, mostre, spettacoli, exhibit, laboratori, mostre, incontri. Contati sono 544 per 13 giorni, fatti i conti vengono fuori circa 42 eventi al giorno. Un numero da febbre da cavallo. Da perdere la testa, in un festival che dovrebbe aiutarci a trovarla, quella testa che ci fa curiosi. E la curiosità è il tema conduttore del festival di quest’anno: il quinto.
Scegliere tra i numerosi appuntamenti è stato difficile; un vero e proprio lavoro di ricerca. La scimmia che tiene l’asterisco rosso, che fa da logo al festival, mi ha rappresentato bene.
Gli appuntamenti sono stati tutti interessanti: naturalmente qualche conferenza ‘pallosa’ mi è capitata ma quello purtroppo è dovuto oltre che per l’argomento anche per la non buona capacità divulgativa dello scienziato. In Italia manca una cultura di divulgazione scientifica e penso che è un vuoto che debba essere colmato.
Il Festival insegna che aumenta la voglia di un sapere che ci rende sempre di più ignoranti…ecco il paradosso della verità: essere consapevoli dei nostri limiti e insieme della grandezza dell’universo cui tendiamo. Un piccolo passo verso l’insù, verso una evoluzione di sapienza e insieme di umiltà.
Dietro gratificanti fatiche, di corse, code e spremitura di meningi, è bello vedere che in questo festival le star non sono quelle dello schermo o della televisione; qui gli acclamati protagonisti sono scienziati, studiosi. Riempie di gioia osservare chiedere autografi a Giorello, Odifreddi, Daverio, Boncinelli…così come ai numerosi premi Nobel arrivati.
Questi sono i link ad alcuni articoli, pubblicati sul quotidiano di cultura online: Mentelocale.it a cui collaboro
Simon Ings al Festival
Serendipità
L'informazione al tempo dei bloggers