lunedì, novembre 05, 2007

Festival della Scienza di Genova 2007

Domani si conclude il Festival della Scienza di Genova 2007; per me è iniziato con una sorta di febbre: la voglia di partecipare a molti appuntamenti: una serie incredibile di avvenimenti: conferenze, mostre, spettacoli, exhibit, laboratori, mostre, incontri. Contati sono 544 per 13 giorni, fatti i conti vengono fuori circa 42 eventi al giorno. Un numero da febbre da cavallo. Da perdere la testa, in un festival che dovrebbe aiutarci a trovarla, quella testa che ci fa curiosi. E la curiosità è il tema conduttore del festival di quest’anno: il quinto.
Scegliere tra i numerosi appuntamenti è stato difficile; un vero e proprio lavoro di ricerca. La scimmia che tiene l’asterisco rosso, che fa da logo al festival, mi ha rappresentato bene.
Gli appuntamenti sono stati tutti interessanti: naturalmente qualche conferenza ‘pallosa’ mi è capitata ma quello purtroppo è dovuto oltre che per l’argomento anche per la non buona capacità divulgativa dello scienziato. In Italia manca una cultura di divulgazione scientifica e penso che è un vuoto che debba essere colmato.
Il Festival insegna che aumenta la voglia di un sapere che ci rende sempre di più ignoranti…ecco il paradosso della verità: essere consapevoli dei nostri limiti e insieme della grandezza dell’universo cui tendiamo. Un piccolo passo verso l’insù, verso una evoluzione di sapienza e insieme di umiltà.
Dietro gratificanti fatiche, di corse, code e spremitura di meningi, è bello vedere che in questo festival le star non sono quelle dello schermo o della televisione; qui gli acclamati protagonisti sono scienziati, studiosi. Riempie di gioia osservare chiedere autografi a Giorello, Odifreddi, Daverio, Boncinelli…così come ai numerosi premi Nobel arrivati.
Questi sono i link ad alcuni articoli, pubblicati sul quotidiano di cultura online: Mentelocale.it a cui collaboro
Simon Ings al Festival
Serendipità
L'informazione al tempo dei bloggers

Nessun commento: