mercoledì, novembre 18, 2009

Crisi e lavoro

Yamaha -Valentino aiutaci tu-, Alfa Romeo di Arese -Alta tensione a Milano: oggi la Fiat potrebbe decidere la fine dell’Alfa Roneo di Arese- e il gruppo Omega, con in testa i licenziati di Agile-Eutelia, -improvvisato sit-in sotto Palazzo Chigi per chiedere chiedere garanzia al governo- sono le tre notizie che di seguito aprono le notizie sul quotidiano L'Unità di oggi 18 novembre 2009.
Il lavoro è sempre al centro della crisi e questi tre casi sono emblematici dello stato generale che attraversa tutta l'occupazione italiana. Qui non ci sono solo aziende che hanno perso commesse o sono in crisi, ma c'è anche la volontà della aziende di speculare per questioni finanziarie, traslocando lavorazioni o cedendo rami della produzione.
Un'altra notizia avverte che sono diminuiti i morti e gli incidenti sul lavoro anche per l'aumento della disoccupazione. Ci sono sempre meno occupati.
E' certo che la crisi che viviamo non finirà certo con qualche punto percentuale positivo di PIL, ma si avrà quando inizierà un nuovo modo di creare occupazione con l'attenzione per quei beni durevoli e importanti che non sono misurabili con il PIL (il Prodotto Interno Lordo).
I cosiddetti consumi creati ad arte e di per sé artificiosi finiscono per impoverire anziché arricchire la società. Oggi si parla anche di privatizzazione dell'acqua aprendo alle società private le aziende che gestiscono gli acquedotti pubblici. Un altro segnale dell'incapacità del mondo politico di governare i beni pubblici. Sembra che in Italia si trovino oggi gli alfieri delle politiche di Margaret Thatcher, mentre nel mondo si cambia strategia. Il berlusconismo avanza invece di retrocedere. Cosa dovrà succedere affinchè gli elettori rinsaviscano?

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