mercoledì, gennaio 27, 2010

Differenze

Nel grande albero della vita l'umanità è solo un piccolo ramoscello, situato tra molti altri nel mezzo del cespuglio delle scimmie africane. L'evoluzione umana può essere intesa come un'infantilizzazione: siamo scimmie che sono diventate sessualmente mature, mentre erano ancora morfologicamente giovani.
Con la selezione sessuale, unita all'adattamento con l'ambiente, avviene una grande differenza di tipi umani. Non dimentichiamo che l'uomo è presente in tutte le aree del globo. Pur esistendo una fondamentale unità della nostra specie, abbiamo molte differenze; e la maggior differenza di tipi si ritrovano all'interno di quelle che impropriamente chiamiamo razze.
Gli aspetti morfologici degli umani sono solo una caratteristica in più. C'è più variazione all'interno di una 'razza', che tra queste. Se si annientassero tutte le 'razze' eccetto una, ecco che ugualmente la variazione genetica umana sarebbe preservata. Continueremmo a differenziarci sempre con numerosissimi capricci estetici. Una pelle scura -ad esempio- può proteggere dal cancro alla pelle dove è più forte il sole, mentre una pelle chiara consente la ricezione di raggi benefici dove scarseggia la luce solare.
Per questo motivo le differenze morfologiche degli umani sono simili alle razze canine. Tutti i cani discendono chiaramente dai lupi, ma nel corso di poche centinaia di anni, con l'intervento di allevatori, si è raggiunta una varietà che supera quella dei principali gruppi umani.
Ma quello che più ci divide, e in un certo senso ci uniforma, è l'aspetto culturale che diventa una nuova natura. La cultura sembra il nuovo ingrediente che promuove una selezione naturale di tipo diverso.
All'interno di questo agente agisce la religione. Ecco che l'etichetta principale per distinguerci diventa la religione. Il paradosso è che le tre religioni principali, che condizionano la cosiddetta civiltà umana, chiamano tutte il loro unico Dio, Padre onnipotente; eppure sembra si facciano la guerra per sostenere ognuna una propria verità teologica.
Per quella si cercano adepti, si accettano conversioni, si lanciano proclami, ma in verità questi discrimini sembra nascano ancora una volta dal pregiudizio: dalla lingua diversa, dal colore della pelle, ecc...
Le religioni diventano a loro volta etichette di 'pericolo'. 'Pericolo terrorismo' come l'Islam. Pur essendo in verità a loro volta ognuna pericolosa a suo modo, per l'inculcare credenze fuori da ogni logica di buon senso. Cosa dobbiamo pensare? Forse è in atto una selezione che ci vedrà tutti perdenti.
I primi a perdere saranno certamente i cani rabbiosi.

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