venerdì, giugno 18, 2010

Su l'articolo 41...

Articolo 41 della Costituzione italiana: 'L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali'.
Massimo Giannini l'ha già scritto ma è bene ricordare che l'articolo 41 della nostra Carta Costituzionale, che Berlusconi ha definito un 'ferrovecchio cattocomunista', ha garantito fino ad ora la libertà di impresa per chiunque. Non si è mai verificato, in oltre 60 anni di storia repubblicana, un contenzioso su questo articolo. Quindi non ci sarà niente da cambiare; così, al di là della propaganda cui i governi berlusconiani ci hanno invaso, si tratterà solo di integrare o meglio rendere più agevole l'intraprendere una attività economica.
L'articolo 41 della Costituzione verrà così integrato: 'La Repubblica promuove il valore della responsabilità personale in materia di attività economica non finanziaria. Gli interventi regolatori dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali che riguardano le attività economiche e sociali si informano al controllo ex post'.
In sostanza un abbassamento della burocrazia che sempre persiste. Le liberalizzazioni e l'abbattimento delle corporazioni sono tutta un'altra cosa e Berlusconi non è certo la persona che può farle: lui è il leader più sovietico che l'Italia abbia mai avuto; altro che nomenklatura e monopoli.

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