La realtà cubana racconta più di ogni ideologia che cosa era il regime di Castro. Un altro esempio di socialismo reale che ha perduto la scommessa di realizzare un 'mondo nuovo' basato su giustizia sociale, benessere e libertà. Niente di tutto ciò si può dire sia stato realizzato in quell'isola.
Il regime aveva paura della libertà del suo popolo; il benessere era in sostanza una povertà diffusa e la decantata sanità e scuola gratuita per tutti in fondo erano pagate dalla violenza verso i dissidenti.
Il regime di Cuba, il castrismo, era rimasto l'unico baluardo contro il liberismo...un unico sistema che rivendicava il socialismo; in verità esiste ancora un paese, la Corea del Nord che si proclama comunista e si rifà alla dittatura del proletariato, ma quella è una storia diversa e se regge lo si deve alla volontà della Cina e altri paesi limitrofi, per i loro interessi di politica mondiale (una sorta di cuscinetto). Della Cina di oggi possiamo dire che pur conservando i simboli di falce e martello non ha più niente della società comunista: è un quasi continente dove esiste una pianificazione economica ma che sostanzialmente produce con mezzi capitalistici di sfruttamento totale della popolazione. Un regime con a capo una oligarchia di funzionari di partito unico che controlla l'economia dirigendone i flussi.
E' chiaro che Cuba dipende per le materie prime e altri beni dall'estero determinando così una povertà endemica della popolazione, ma la paura degli USA si sta allentando aprendo così le porte a scambi bilaterali che non so quanto riescano a snaturare o modificare il regime di Castro. Quel Castro che da oggi non c'è più. Ecco allora che una scommessa si apre: quanto cambierà l'ideologia social-castrista? Essere rivoluzionari vuol dire credere profondamente nell'uomo -così disse Castro- ma con la negazione di molte libertà faceva capire che in fondo l'homo homini lupus (riferimento all'istinto innato dell'uomo di sopraffare il proprio simile, come il lupo che, per sopravvivere, sbrana il più debole) non cambia.
Però mai uccidere i sogni e le idee di uguaglianza, fraternità e libertà.