Due giorni fa mentre commentava i risultati delle elezioni statunitensi e insieme spernacchiava i cosiddetti 'rosiconi' della sinistra, che criticavano la vittoria di Donald Trump, Vittorio Feltri elogiandolo diceva che per giudicarlo bisognerà aspettare i fatti...ma le parole in politica sono come pietre e non serve attendere il suo effettivo insediamento alla presidenza degli USA per farci un'opinione su questo tipo di personaggio che in Italia abbiamo conosciuto attraverso un antesignano quale Silvio Berlusconi. C'è qualcuno che qui ricordi qualcosa di importante e positivo fatto per l'Italia dal tycoon nostrano?
Tornando alle parole dette in campagna elettorale da Trump dobbiamo preoccuparci e le manifestazioni che si svolgono in queste ore negli USA dimostrano la rabbia e la preoccupazione dei cittadini di quel grande paese.
Trump durante la campagna elettorale ha detto che alzerà muri; toglierà la riforma sanitaria; l'effetto serra è una bugia dei progressisti; pugno duro contro gli immigrati soprattutto i musulmani e i messicani definiti tutti portatori di droga, criminali e stupratori; vede le donne come oggetti; il suo atteggiamento verso il potere: 'Se non riesci a diventare ricco facendo accordi con i politici c’è qualcosa in te che non va'...
C'è altro da ricordare? Ad ogni buon conto bisognerà certamente aspettare che alle parole seguano i fatti. Solo allora si capirà fino in fondo quali scelte hanno fatto gli statunitensi nell'affrontare la crisi profonda che attraversa il mondo e di cui loro sono i principali responsabili. Non se ne dimentichino. Alla domanda di Bush che si chiedeva: 'perchè ci odiano tanto?', una risposta se la dovranno dare.
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