Il titolo mi aveva subito incuriosito le parole breve e storia legate all'infinito potevano sembrare un ossimoro; qualcosa di contraddittorio e allora mi sono avventurato il questa lettura che è risultata subito molto interessante. Paolo Zellini ci porta subito nella vertigine della metamorfosi del termine infinito; questo lo fa partendo dal pensiero greco: dall'àpeiron, il senza limite di Anassimandro alle attuali suggestioni dell'infinito aperto. Il tutto con speciali speculazioni mitiche, teologiche, letterarie e filosofiche che da sempre hanno accompagnato la nozione di infinito.
Ho scoperto poi che anche Italo Calvino in 'Lezioni americane' scriveva: 'Tra i libri italiani degli ultimi anni quello che ho più letto, riletto e meditato è la 'Breve storia dell’infinito' di Paolo Zellini (Milano, Adelphi 1980) che s’apre con la famosa invettiva di Borges contro l’infinito: 'concetto che corrompe e altera tutti gli altri', e prosegue passando in rassegna tutte le argomentazioni sul tema, col risultato di dissolvere e rovesciare l’estensione dell’infinito nella densità dell’infinitesimo.
Le parole ricordate prima di J.L. Borges aprono questo libro, e Paolo Zellini ha provato a ripercorrere, con eleganza, penetrazione e perspicuità, le vicende di questa categoria temibile, dalle origini greche sino alla ormai cronica crisi dei fondamenti del pensiero scientifico.
Il libro nasce dopo che Elémire Zolla diede a Paolo Zellini alcuni articoli da leggere sull'interpretazione di infinito nella filosofia di Tommaso D'Aquino. Da questo nasce una idea propulsiva che porterà Paolo Zellini a fare un viaggio verso le fondamenta della matematica.
Allora cos'è questo infinito? All'inizio Aristotele attribuisce all'infinito il valore di principio, di inizio di tutte le cose; cose che hanno un limite ovvero un inizio e una fine, ma l'infinito no: l'infinito non può avere principio come non può avere fine. Per l'esistenza dell'infinito Aristotele elenca alcune prove: una è il tempo; questo è manifestatamente infinito poiché l'uomo con la matematica ha iniziato a misurarne una parte, lo ha diviso in grandezze ma queste come la stessa numerazione non hanno fine. Ai numeri si possono sempre aggiungere altri numeri...l'infinito non è qualcosa a cui rapportarsi.
Dalla Matematica alla Geometria e da qui all'Astronomia, facciamo grazie a Zellini, con i molti personaggi della Storia della Scienza e della Filosofia un bellissimo viaggio nello Spazio. Insomma, un continuum dell'infinità finita di una idea.
A chi piace la speculazione filosofica e la ricerca matematica troverà in questo libro molteplici punti di riflessione. Tanti voli pindarici per poi trovare l'umiltà buddista di rinuncia alle domande e la complessità dell'esistenza spiegata dalla sorprendente flessibilità della scienza matematica.
Paolo Zellini (1946) è un matematico autore di numerosi lavori scientifici sull'analisi numerica (suo ambito di ricerca), oltre che di opere di riflessione sulla matematica e sulla natura, tra cui, oltre a questa Breve storia dell'infinito, La ribellione del numero.
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