La Costituzione come antidoto al neoliberismo
a cura di Luigi Fasce del Comitato Democrazia Costituzionale
Martedì 26 novembre alle ore 21 si è svolto presso il Circolo Bianchini in piazza Romagnosi 3 a Genova-Marassi un approfondimento ragionato sulla nostra Costituzione quale antidoto al neoliberismo oggi imperante.
Dopo la visione del breve video di Luigi Fasce che dialoga con la nipote Leda, (https://youtu.be/ylyl2Qs3SPA) -dove vengono date le risposte alle interrogazioni dei giovani sulle questioni del passato- si è aperto un dibattito condotto da Sergio Dalmasso, che ha avuto al centro il libro di Luigi Fasce: 'Politiche Costituzionali per le Riforme' edito da Biblion.
I vari interventi sono stati incentrati sulla grave crisi politica ed economica che attanaglia l'Europa ed in primis l'Italia. Sergio Dalmasso rimarcando la mancanza di un soggetto politico che sappia convogliare le giuste misure univoche e di sinistra ora che non ci sono più riferimenti in Europa neanche nazionali, sarà difficile trovare soluzioni o elementi a cui appoggiarsi per invertire la rotta presa dal liberismo. Non è più questione di avere una Carta scritta, la vera questione deriva dai rapporti di forza sociali. La attuazione della Costituzione ha avuto andamenti ciclici...questo è il vero nodo da affrontare. Abbiamo forse riferimenti diversi...Calogero, Capitini...
Per Luigi Fasce abbiamo comunque un manifesto politico rappresentato dalla nostra Costituzione che indica come muoverci per ritrovare un equilibrio sociale e di politica economica. Dobbiamo attuare la Costituzione o meglio ritornare ai suoi dettami che sono chiari: una Economia mista pubblico e privato con il settore pubblico che riesca a fare da traino e da calmiere alle intemperanze del neoliberismo. Abbiamo trovato delle convergenze negli anni che hanno portato allo Statuto dei Lavoratori; alla Sanità Pubblica e alla grande trasformazione sociale degli anni passati. Concorda Luigi Fasce della mancanza di un soggetto politico che si faccia carico di aggregare le varie forze che si ispirano alla Costituzione come elemento utile a tagliare le unghie al liberismo. Speriamo. Dobbiamo sempre tentare. Dobbiamo sempre cercare di ristabilire una convivenza civile, democratica e soprattutto più giusta. I dettami costituzionali hanno un fondamento ideologico che in un certo senso riportano a Marx; riportano che a chi detiene i mezzi di produzione comanda.
Per Sergio Dalmasso manca la spinta sociale utile a tramutare in fatti i contenuti ideali. Un altro intervento richiama, proprio per quanto detto, alla sovranità limitata dell'Italia nel panorama mondiale...
Ci sono stati a questo punto dei riferimenti al passato e al peso del debito pubblico accumulato nel tempo, quale impedimento alle nuove politiche economiche da mettere in campo. Luigi Fasce ha ricordato il suo video che tratta proprio di questo e per rispondere rimanda al grafico inserito che denuncia una maggiore crescita di quel Debito Pubblico proprio quando il potere economico pubblico ha rinunciato alla sua funzione regolatrice delle politiche neoliberiste. Il richiamo al Debito Pubblico ha sostenuto Luigi Fasce si è impennato proprio quando lo Stato ha lasciato tutto in mano al privato.
I ragionamenti si sono direzionati su diversi temi mettendo in sostanza in luce quanto il neoliberismo abbia tolto al potere politico la forza di incidere sulle scelte di politica economica. In sostanza comandano i detentori del Capitale; comanda la Finanza e il Mercato.
Luigi Fasce ancora una volta ha ribadito che tutto questo si può fermare ritornando alla nostra Costituzione. Chi ha abbandonato i dettami costituzionali sono stati proprio quelli che professavano una politica di sinistra; sono stati i più ligi ad allinearsi al neoliberismo. Dobbiamo recuperare gli antichi valori ritornando ad affermare una economia ecocompatibile, solidale e a traino pubblico.
Una serata molto interessante.
Nessun commento:
Posta un commento