domenica, ottobre 15, 2023

Quale tregua per la guerra fondamentalista tra Palestina e Israele?

Certo che è difficile trovare una soluzione. Qualunque essa sia. La più importante, dettata dall'ONU, è quella del riconoscimento di due Stati: quello della Palestina e quello di Israele...però nessuno dei due vuole riconoscere quello dell'altro. L'ONU ha poi più volte intimato a lasciare gli insediamenti abusivi fatti dagli israeliani in territorio palestinese. Intimazioni dell'ONU a cui non si è dato seguito. Solo gli insediamenti nella Striscia di Gaza sono stati evacuati nel 2005 con un piano unilaterale israeliano. L'operazione terminò lo sgombero ad agosto e il Il 12 settembre 2005 tutto il territorio della Striscia di Gaza passò in mano palestinese e gli abitanti ebbero accesso alle aree che erano state loro precedentemente vietate. Restò per la Striscia di Gaza il controllo delle frontiere terrestri (eccetto di quella con l'Egitto), marine e aeree. In sostanza Israele controlla ancora ogni persona, ogni bene e ogni goccia d'acqua che entra o esce dalla Striscia di Gaza. All'ONU presso il Coordinamento degli Affari Umanitari fino ad ora esiste un ufficio su "Territorio palestinese occupato", che comprende la stessa Striscia di Gaza e rimarca di anno in anno un aumento di insediamenti illegali di israeliani in Cisgiordania. La Striscia di Gaza per molti si è trasformata in un 'campo di concentramento'. L'odio così aumenta e non ci sarà fine finché perdura questa situazione. Israele giustifica questa durezza con la 'sicurezza' e i palestinesi invece rivendicano il territorio come il loro. Oggi il nuovo attacco a Gaza, scaturito dopo quello di Hamas a Israele, ricorda quello del 2008 con l'operazione Piombo fuso; anche allora fu la risposta ad attacchi missilistici delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas. Una storia senza fine. Anche allora le vittime civili furono moltissime; anche allora si dovette piangere su famiglie con minori distrutte. Si piange sui bambini da ambo le parti...questa è la guerra. La guerra non risolve mai i conflitti e fa aumentare i morti innocenti. Poi dovremo aggiungere anche l'aspetto religioso e qui tra Jahvè e Allah si rivendica l'appartenenza a un Dio solo apparentemente uguale. La situazione è molto complessa e giungere ad una soluzione risulta ad oggi impossibile. L'odio da ambo le parti fa commettere crimini contro l'umanità. Nel mentre i cittadini si schierano con l'una o l'altra parte...bisognerebbe che l'ONU abbandoni i veti dei diversi Stati e intervenga. L'ONU potrebbe intanto obbligare Israele ad abbandonare gli insediamenti abusivi e poi mandare un contingente che ponga fine alle strette sulla Striscia di Gaza. Le Forze ONU erano già intervenute in quei luoghi nel lontano 1967 durante la guerra Egitto Israele. Poi Israele rifiutò l'intervento di quelle forze su Gaza. Bisognerebbe che oggi intervenisse.

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