giovedì, febbraio 15, 2007

Le nuove BR

Sul ritorno delle Brigate Rosse si è scritto nuovamente molto; però quello che mi ha colpito e che andrebbe analizzato più profondamente è l’aspetto psicologico e personale che, da grande conoscitore del fenomeno brigatista, ha sviluppato Giorgio Bocca nell’articolo del 14 febbraio scorso su La Repubblica.
Egli scrive: ‘Negli anni in cui ho interrogato, ascoltato centinaia di terroristi per scrivere la loro storia, la ragione della loro scelta di campo, la ragione vera che veniva fuori dalle loro testimonianze era personale e psichica: non potevano sopportare la parte che altri, i loro genitori, i loro amici, il loro partito avevano fatta per conto loro. Non potevano sopportare che la loro vita fosse già decisa, già tracciata da altri. Spesso, per non dire quasi sempre, il movente vero, decisivo, della scelta terroristica era l’affermazione della propria personalità, di fargliela vedere a chi pensava di poterli comandare, a chi pensava di essere il loro padrone’.
Io penso che molti di questi br, per me ‘balordi rossi’, rientrino, più che in un discorso politico, in casi di psicosi: legati ad un processo di identificazione distorto.
E’ chiarissimo che la politica, quella del senso più nobile di far convivere i cittadini in pace e benessere, non c’entra nulla con il terrorismo in generale e con quello specificatamente italiano denominato BR. Io ricordo ancora una immagine di Renato Curcio- il fondatore delle BR storiche- che dichiarava, alla fine di quella triste esperienza, che quello che cercava in fondo era la mamma. Lo ricordo in una foto sul Corriere della Sera abbracciato alla mamma. Quanta strada per poterla ritrovare…soprattutto ritrovarsi lui: rivoluzionario manicheo del più classico pensiero cattolico, da una parte il Paradiso e dall’altra l’Inferno. Come dire: Merda o Berretta rossa. Ancora quelli; quelli che ci vogliono mettere la berretta rossa in testa. Il processo di vera liberazione, passa sempre attraverso un percorso personale e spirituale profondo. Dovremmo essere noi aiutarli a liberarsi loro. Intanto facciamo bene a liberarci di questi, che pensano di diventare i nuovi padroni.
*Pubblicato oggi 16 febbraio su Italians (rubrica del Corsera online)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bush and the Republicans were not protecting us on 9-11, and we aren't a lot safer now. We may be more afraid due to george bush, but are we safer? Being fearful does not necessarily make one safer. Fear can cause people to hide and cower. What do you think? What is he doing to us, and what is he doing to the world?
Our country is in debt until forever, we don't have jobs, and we live in fear. We have invaded a country and been responsible for thousands of deaths.
We have lost friends and influenced no one. No wonder most of the world thinks we suck. Thanks to what george bush has done to our country during the past three years, we do!