Oggetti persi
E’ bastato lanciare, ai lettori di Repubblica online, il messaggio di segnalare gli oggetti introvabili, che in poco tempo sono arrivate più di mille risposte. La rubrica interattiva ‘Oggetti che non si fanno più’è così diventata un resoconto nostalgico di prodotti che mancano, ricordano l’infanzia ed un passato che sembra molto distante, invece per la maggior parte è solo di venti anni fa.
Per la maggior parte gli oggetti segnalati riguardano prodotti di consumo, tipo il ghiacciolo califfo color turchino, quello ‘topless’ alla menta, ripieno di panna e ricoperto di cioccolato. I ghiaccioli segnalati sono un bel numero: ci sono quelli al tamarindo, gli Split alla frutta banana e cocco; i gelati come la Coppa Smeralda o il Camillino dell’Algida. Altri oggetti ricordati sono il Commodore 64, il Sinclair ZX81 e l’Amiga: gli antesignani dei computer odierni. Non si dimenticano, e forse si desidererebbero ancora bere, le bibite del passato: la spuma nera, l’idrolitina, il Chianti Ruffino, ‘capsula blù’, in fiasco da 2 lt, il Rossoantico, il Cambusa One l’amaricante, il Nano ghiacciato (uno spumante in piccole bottiglie), la gassosa –che in verità fanno ancora- e anche tutte quelle bevande con il ‘vuoto’ a rendere. Per le auto, oltre a quelle di color beige, si preferisce ancora la vecchia Fiat ‘500’ alla nuova; altri rivorrebbero la Renault4 o semplicemente auto con i paraurti, per il predellino forse si chiederebbe troppo. In materia di moto si ricorda il Dingo della Guzzi, il Ciao, Il Califfone, che se si fermava sapevi dove mettere le mani…
Per i sentimentali manca il panino in mezzo alla strada di pomeriggio, mentre si giocava a pallone. La Olivetti Studio 44, bella e robusta per scriverci densi romanzi d'avventura: che a differenza della Lettera 22, buona giusto per un curriculum vitae o una letterina di presentazione, andava veloce come un treno, senza finire sul pavimento ad ogni ritorno a capo. L'Eskimo degli anni 70, quello verde che avevano tutti: e' sparito. I reggiseni con lo sgancio facile. Le tessere del partito comunista italiano. E poi la coccoina, quella colla profumatissima nel barattolo di latta col pennellino al centro...Tonino Carino da Ascoli, l'Ercolino sempre in piedi della Galbani e la rivista Cuore di Michele Serra.
C’è una sfilata per i musicanti -tutti scomparsi, come il mangiadischi-: Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, John Lennon, Brian Jones, Syd Barret, Otis Redding, Buddy Holly, Demetrio Stratos, Miles Davis, Kurt Cobain…
A quelli più romantici, in fondo manca solo la mattina di Natale, il congiuntivo, la lingua italiana e il mondo prima di Berlusconi. Ve lo ricordate?
Un capitolo a parte merita lo shampoo, si segnala il DOP all'uovo, che sembrava zabaglione; io rammento lo shampoo alle ortiche o al catrame per capelli grassi, che risolvevano il problema alla radice: non crescevano più. Né grassi né magri. I capelli rimanevano stecchiti. Lo shampoo Rilux della Palmolive, invece faceva luccicare i capelli, ma chissà cosa c'era dentro. Altre teste. Altri tempi…e allora? Niente rimpianti per favore! Ma il mondo è davvero cambiato.
1 commento:
è vero, caro giorgio, la nostalgia può essere pericolosa. ma come fare a non rimpiangere i vent'anni? a me piacerebbe ritrovare la mia vecchia vespa (una gtr 125 del '73), ma mica perché fosse poi così bella. perché nel 1973 avevo diciotto anni, facevo quarta liceo, e andavo a vedere i concerti di guccini con gli amici. tutti con l'eskimo. per fortuna, in mezzo a tutti quelli che hanno segnalato il loro oggetto del desiderio, non c'è stato nessuno che ha detto: 'si stava meglio quando si stava peggio'!
ciauuu. mauri
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