venerdì, luglio 04, 2014

Roberto 'Freak' Antoni

Nel febbraio di quest'anno moriva Roberto 'Freak' Antoni, un personaggio speciale nel panorama artistico degli anni '90. Col gruppo Gli Skiantos fu esponente di punta del genere Rock demenziale: un genere musicale ironico dissacrante.
Nel libro 'Non c'è gusto in Italia a essere intelligenti (seguirà dibattito)' -edito da Feltrinelli nel 1991- Vasco Mirandola lo descrive così: 'Mastrolindo della retorica- Attila del Savoir Faire- Messner dell'Underground... Freak Antoni è un personaggio che porta sulle sue deboli spalle di gelataio il peso della cultura degli ultimi anni, quelli che contano. Un artista cui tutti dobbiamo qualcosa, io per fortuna ho già dato. Se vi serve un’eccezione per confermare qualsiasi regola usate LUI! Questo Skianto d’uomo, di mente larga, predestinato per vocazione a risolvere il destino.
A sinistra di Vasco Rossi- A destra di Toto Cutugno- con la sua incorreggibile faccia da schiaffi-Il Robespierre del rock italiano-Il Big-Jim della sottocultura'
Nello stesso libro capitatomi per caso tra le mani mentre rovistavo nella mia libreria leggo anche dell'inutilità di questo libro: 'un libro che, ahimè, l'hai già comprato... Ti prego anche di perdonare l'autore- il più grande poeta del suo condominio- che come lui stesso ammette, ha realizzato il suo capolavoro assoluto, superandosi proditoriamente'.
Potrebbe il tutto essere anche vero. Resta il fatto che insieme a degli azzeccati aforismi qualche risata la strappa e allora...Grazie Roberto. Grazie 'Freak' Antoni. Oggi ti ricordo. Oggi pubblico qui alcune cose tratte dal tuo 'capolavoro'.
Inizio con gli aforismi: Il comico è soltanto il tragico visto di spalle. (Gerard Genette)- Le cose piacevoli della vita o sono illegali, o sono immorali o fanno ingrassare. (B. Shaw)-Il cuore è come una puttana: quando smette di battere è finita. (Natalino Balasso)- La fortuna non è tutto nella vita; c’è anche il culo. (Paco D’Alcatraz, Antologia della Malasorte)- Meno tavole rotonde e più tavole calde. (Marcello Marchesi) sempre di Marchesi: Chi trova un amico chiede un prestito.- I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai. (Eros Drusiani) sempre di Drusiani: I coglioni sono molto più di due.- In quello che qui leggi c’è del buono, del mediocre e del brutto anche non poco: questa è la natura dei libri. (Marco Valerio Marziale)- Perché star bene quando si può soffrire? (Roberto Freak Antoni).

Ora qualche passaggio che ho trovato divertente:

Togliti le mutande che voglio parlarti
a) Grazie dei fiori, anch'io ti farò un mazzo così!
b) I tuoi occhi sono stupendi, cara. Forse si notano tanto perché è l’unica cosa bella che hai.
c)Ti amo baby e le cose che voglio da te sono così piccoloborghesi che non oso (nemmeno) confessarle.
d) Fai bene ad andartene. Anch’io, se potessi, mi lascerei.
CONVENEVOLI: Grazie di essere venuto gli disse lei dopo un paio d’ore.
RIFLESSIONI D’AUTUNNO (toccandosi il pacco)* I ricordi mai aiutano a vivere, bensì mettono addosso una certa qual voglia di crepare davvero. (* da recitarsi con la mano appoggiata ai testicoli)

Seguo con qualche tua poesia; tu che consideravi poesia un menù oppure un lamento o un'imprecazione popolare.

VORREI PARLARTI/PARLIAMO
[(una poesia sulla difficoltà della comunicazione) leggi: co-mu-ni-ca-zio-ne]
Vorrei parlarti
senza fare dei discorsi
soltanto con un giro
di parole pop

Parliamo:
è il discorso
del demente
un’insalata di parole che rimane
inconcludente

Concludiamo:
se solo
la smettessi
di tacchinare giù e su
in quest’aura di polenta spenta

In altre parole:
ti desidero fisicamente,
Vanessa

IPERREALISMO
lirica calata nel sociale. (Spero l’apprezzerete)

Un ebreo negro comunista
come lui avrebbe anche potuto farcela
se solo non fosse nato nel Bronx

Ma come si fa? Non si può mica scegliere

Era un ebreo negro comunista,
omosessuale, tossicomane,
fors’anche un po’ terrone del Bronx

e gli puzzavano le ascelle (giovani ascelle di negro)
sicché in molti gli dicevano:
Fatti in là — ragazzo — che puzzi forte!

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