Scritto che avevo pronto per la pubblicazione in questo blog; visto quello che è successo a Parigi nella notte tra il venerdì 13 novembre e il sabato 14, mi ha fatto aggiungere qualche riflessione per l'attualità del discorso.
E' inutile dire che l'uomo nella sua vita fa tantissime cose stupide; è un segnale della sua limitatezza e insieme della sua pericolosità. E' anche un segnale della diversità dagli altri animali.
Al primo posto delle cose idiote che fa l'uomo senz'altro c'è la guerra. Questa esercita un particolare fascino e l'istinto distruttivo fa vedere anche una bellezza nella devastazione, nelle macerie, nello scoppio di una bomba...con la guerra perseguiamo una distruzione di un nostro simile senza alcun senso: la mors tua vita mea è in realtà morte di tutti.
Ma tutto nasce da una idea. Già, nell'assecondare e promuovere gli interessi nati da una idea che si è sistemata nel proprio cervello, gli umani tralasciano la salute personale, la possibilità di avere figli, compiono enormi sacrifici, soffrono pene pesanti; non dimenticando altresì di dare anche la vita. Ad esempio sull'idea di Giustizia, di Libertà, Democrazia, Verità si è disposti anche a morire. Tutte queste cose ci distinguono dagli altri animali.
Soprattutto in questi giorni vediamo diffondersi la morte attraverso il terrorismo religioso: una nuova forma di diffusione del terrore in nome di una ideologia religiosa sanguinaria.
Le idee su Dio e sulla religione sono quelle che più hanno permeato i comportamenti umani: insieme hanno aperto la ricerca della trascendenza e di qualcosa di superiore alla propria Natura; questo però ha fatto nascere anche le cose peggiori e cretine fatte dall'uomo.
Sigmund Freud ne L'avvenire di un'illusione dice chiaramente che il concetto di Dio, ideato alto e puro, al contrario non è certo la possente personalità di una dottrina religiosa, ma una ombratile parvenza. Allora cosa è servito?
La religione e le sue credenze hanno avuto alti e bassi nella storia umana. In questo periodo pare che le religioni siano diventate un elemento di identità forte. Oggi molti popoli tengono a rivendicare il loro credo religioso come comune appartenenza culturale. In momenti di globalizzazione, di uniformità dei mercati e delle mode, la religione diventa per molti uomini e donne l'elemento di distinzione. L'integralismo religioso specie quello islamico sfocia poi in guerre, terrorismo e fanatismo. Cose stupidissime e insieme pericolosissime.
L'esistenza di idee così forti e radicate nell'uomo hanno una spiegazione scientifica: come abbiamo potuto avere a partire dall'Homo Sapiens, quel punto di vista così straordinario sulle nostre vite? Su vite da spegnere o donare
nel nome di un Dio astratto?
Le credenze hanno una origine nella storia evolutiva dell'uomo quando ha iniziato a porsi le domande: 'Perché il Sole sorge e tramonta? Perché si nasce e si muore? Perché ci si ammala?'. Questo bisogno innato di trovare sempre una spiegazione ai fenomeni che ci circondano rende molto semplice, quasi automatico, il passaggio verso l’accettazione di credenze ingiustificate e sovrannaturali.
In fondo, credere è facile. Con la conseguente evoluzione del cervello e lo sviluppo dei concetti di causa ed effetto, la nostra mente è stata 'geneticamente programmata', diventando una vera e propria 'generatrice di credenze', un meccanismo utile ed essenziale per la sopravvivenza della specie. Le credenze fanno così parte della nostra identità.
Infine, se le credenze ci hanno aiutato a superare molti passaggi dell'evoluzione, oggi con l'assunzione della Cultura a nuova Natura corriamo il rischio che le credenze distruggano la nostra vita.
Ad esempio chi ha credenze mistiche fondamentaliste -e li troviamo in tutte le religioni- crede che la vita futura sia più importante di quella presente, per cui a differenza di chi pensa la vita sia tutto ciò che abbiamo e che dovremo godercela aiutando gli altri a godersela, è pronto a far saltare in aria il mondo.
Ma penso che alla fine la ragione prevarrà; la ragione della Natura, quella che ci vuole animali tra gli animali e soggetti ad una legge evolutiva, prevarrà e non ci saranno i vincitori della Cultura di Morte.
Certo che non va dimenticato che tutte le religioni non sono uguali e che i fondamentalisti religiosi professano ogni religione, per cui si perseguono ideali di verità in modo fanatico portando attaccamenti e sottomissioni (da notare che Islam significa proprio questo, sottomissione) a degli stessi risultati.
Nel frattempo ci vorrebbe meno Religione e più Scienza. Il laicismo non si insegna mai abbastanza.
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