giovedì, giugno 17, 2004

Impressioni sul voto

A mio parere nessuno può dirsi contento dei risultati elettorali; però se interpretati come una svolta del consenso berlusconiano allora c’è d’avere fiducia per un reale cambiamento della politica.
Queste elezioni hanno dimostrato che esiste uno zoccolo duro del 20% che non sarà facile scalzare; però bisogna ricordare che il berlusconismo esisteva nella società ancora prima di Berlusconi: era iniziato con “l’edonismo reaganiano” -ve lo ricordate? – poi con il craxismo si era affermato in Italia. Yuppy divenuti politici e quindi politici come falsi manager; affaristi come ideologi, partiti come bande armate di mazzette…Berlusconi aveva raccolto una eredità tutta sua e che l’insipienza della sinistra non era riuscita a trasformare.
Ora ci vorrà forse tempo ma un’inversione politica, che riflette anche un cambiamento di costume, è in atto; la crisi economica non permette apparenze: i ricchi torneranno ad essere i ricchi e una griffe non fa primavera.
Mentre scrivo una radio paradossalmente sta trasmettendo Renato Zero che canta: “I migliori anni della nostra vita…tienimi forte che nessuna notte è mai infinita…i migliori anni della nostra vita…”. A pensarli forse potevano anche esserli, quelli dell’edonismo e del berlusconismo, ma solo per un dato anagrafico, ora meno male che si stanno esaurendo. Rimanendo con Renato Zero sarà che “si sta facendo notte”?. Notte naturalmente buona.

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