domenica, marzo 06, 2005

Altre razze

Io che non credo alle razze mi devo ricredere. Vedo persone che sempre più considero di un’altra razza. Esempio Berlusconi per me è di un’altra razza; non della famosa ‘razza padrona’, di cui si parlava negli anni’70 per indicare i capitalisti italiani tipo Cefis o Pesenti, ma proprio di un’altra razza, tipo ogm-organismi geneticamente modificati- con differenze geniche e antropologiche evidenti. Guardate: mentre tutti invecchiano, lui ringiovanisce; mentre gli altri perdono i capelli, o gli diventano bianchi, a lui ricrescono e sono sempre colorati; mentre tutti con l’età indossano gli occhiali per leggere, lui no, lui legge senza.
Potrebbe essere un immortale? Uno di una nuova specie? Si potrà pensare di clonarlo? Di effettuare delle inseminazioni staminali speciali?
Intanto io che non credo alle razze mi devo ricredere. Vedo delle persone che per me sono alieni: sanno navigare in questa società malata senza avvertire puzza, anzi ci sguazzano all’apparenza felici: chiamano la guerra mantenimento della pace; preparano leggi per cui leggere non serve, basta guardare i loro ‘capi’; istruirsi non vale, basta non pagare niente. Poi continuano imperterriti una stessa storia che chiamano cambiamento…ma io invece un cambiamento l’avverto: avverto di invecchiare e quello che imparo lo scrivo nel mio corpo con il carattere, tanto che lo stesso diviene una metafora, allorché tutto si sposta nell’anima, e la mia decomposizione genera pensieri che seppur inadatti sopravvivono: ecco dov’è il sublime.
Ma allora? Allora son forse io una nuova razza; io che invece di mettere capelli in testa aggiungo nuove idee e contemplo nuove libertà. Forse allora non sopravivverà il più furbo o il più adatto, solo i più fantasiosi e gli interroganti. Chissà?

Nessun commento: