Italia politica del NO
Finalmente una giornata calda di sole e di buone notizie. Dico la verità, non mi aspettavo una vittoria del NO così netta: 61,7 contro 38,3 alla prima ‘porcata’ di Calderoli -la seconda che ha fatto è stata la legge elettorale. Ricordo quando alla approvazione della cosiddetta ‘devolution’, il ministro della Repubblica italiana, Castelli saltava gridando: ‘Chi non salta, italiano è’. Ora esultano tutti, esulta la maggioranza di italiani che lo sono fino in fondo: forza Italia; Italia vera.Oggi 26 giugno 2006 l’Italia può ripartire verso una fase di riforme, che non siano la sfida di una parte politica sola per umiliare l’altra. Abbiamo bisogno di snellire le decisioni legislative; di ridurre gli sprechi di un Parlamento pieno di privilegi e che interviene su norme che devono essere decise dalle istituzioni regionali. Abbiamo bisogno, per fare questo, di unità. Abbiamo bisogno di una nazione unita dal sud al nord: una alleanza nazionale; una alleanza vera.
Che bello sapere che Milano, Mantova, Venezia, Bolzano, Trento, Torino, Aosta, Gorizia, Trieste, Genova…tutte le grandi città del nord Italia, hanno dato una risposta decisa per il NO alla separazione; al prevalere dell’egoismo che si richiude in una lega di interessi corporativi. Viva la cooperazione: viva la lega della solidarietà; una lega del nord vera.
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