martedì, agosto 28, 2007

Fucili e comportamenti

Bossi: ‘Finora gli è andata bene. Noi padani pagavamo e non abbiamo mai tirato fuori il fucile, ma c'è sempre una prima volta’. Per la stupidità, no. Poi vorrei sapere a chi gli è andata bene. A chi? A quelli che sono in Parlamento o è stato ministro come lui? A chi governa, attraverso il suo partito, molte città e comuni d’Italia?
Avrei giurato che il lunedì, dopo essere stato a cena con il suo compagno di merende Berlusconi, tutto rientrava ed infatti anche se il boss non ha deplorato Bossi per la sua uscita, c’è stata immancabile la solita retromarcia con: ‘volevo dire un’altra cosa…’. Ci mancherebbe. Tutto continua con le sceneggiate e le astrusità delle Padanie, dei dio Po, dello stato delinquenziale…che poi tutto si rivela come solo una questione di dane’, di soldi.
Poi lo stato è sempre più ‘Cosa Loro’. Il capo, Berlusconi, lo sa. Bossi non lo aveva aiutato forse a fare le leggi ad personam con il padano Castelli? Forza Bossi, domani tutto passa…e per il fucile se ne riparlerà un’altra volta. In democrazia capita spesso che a governare siano i mediocri, qualche volta gli sciocchi, ma poi non dura. Ma lasciamo perdere le questioni ‘dure’ i leghisti, si sa, in quello sono competenti.
Oggi Bossi è passato a dire che la protesta si ridimensionerà ad uno sciopero delle giocate del Lotto. Sic! Che rivoluzionari! I padani non giocheranno al Lotto per qualche giorno. I fucili possono attendere…chissà se avesse detto questa cosa Caruso. In fondo…ma proprio in fondo, i soggetti politici sono questi: da Berlusconi a Bossi passando per Previti, Dell’Utri, Calderoni, Giovanardi, Bottiglione, Casini tutti difensori della grande famiglia: la loro.

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