sabato, settembre 22, 2007

Il Grillo parlante

Il Grillo parlante, più urlante che mai, ha iniziato l’anno politico con i V-Day dell'8 settembre 2007. Ora non si potrà far finta di niente: all’ordine del giorno c’è sotto accusa tutta la classe politica attuale. Il fatto mediatico più interesante è dovuto al fatto che il successo delle manifestazioni indette è stato fatto tramite il tam-tam di un blog; attraverso l’uso di Internet. Questo dovrebbe far meditare i politici che di questo strumento sono analfabeti. A loro piace esibirsi in televisione, su riviste e quotidiani, ma sulla Rete sono una frana. Grillo attraverso un blog è riuscito a mobilitare tante persone, più di molti partiti. Questo è un fatto nuovo per la nostra democrazia. Internet è una piazza senza barriere e chiunque si può costruire un blog senza spendere niente: ognuno può diventare editore di se stesso, facendo sentire la sua voce alla pari.
Altro fatto importante è che, a seguire Grillo, ci sono ragazzi tra i 18 e i 35 anni che sono assenti dalla nomenklatura dei partiti attuali; ragazzi che avrebbero voglia di far politica, ma sono disgustati da quella di oggi. Questo è un altro segnale del potere di Internet, poiché esso è popolato soprattutto da giovani. Un altro fatto nuovo: il disagio giovanile, pur espresso con a capo un sessantenne, è da tempo che non appariva nelle piazze. Il V-Day non finirà presto e dovrà trovare senz’altro uno sbocco.
Quello che scaturisce dal blog di Grillo non è antipolitica: se si legge attentamente si comprende che considerare i politici nostri dipendenti, da scegliere e controllare nei loro atti, funzioni e carriere (per cui dovrebbe valere il non essere pregiudicati e non fare più di due mandati legislativi) è politica seria. Io penso che, prima o poi, a queste richieste bisognerà dare una risposta, non dimenticando che, sempre prima o poi, tutto si paga.

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