un Vaffan...mirato
Ad essere critici l’abbiamo imparato; dico noi di sinistra. Così fatta l’analisi, dialettica storico materialista, diventa naturale il ‘vaffan…’.Noi che il potere l’abbiamo identificato da sempre con lo sfruttamento dei ricchi sui poveri, con il fregare il prossimo e farsi gli interessi propri, ecco che alla lotta politica aggiungiamo uno spontaneo ‘vaffan…’.
Non c’entra l’antipolitica e per noi, dico di sinistra, che la politica la mastichiamo come un pane quotidiano, non c’è niente di più politico dell’antipolitica per fare sempre gli interessi dei pochi. La casta, degli attuali parlamentari, per diventare casta ha avuto bisogno dell’antipolitica: ha avuto bisogno di momenti che, oltre a farsi le leggi su misura, si sia accontentato tutti facendo ritenere chi governa degli ‘intoccabili’.
In democrazia, come pensiamo anche nella vita, prima o poi tutto si paga: tutti i nodi vengono al pettine. Così pettinando questi politici dalle folte criniere, finte e soprattutto metaforiche, scopriamo quello che essendo critici, dico noi di sinistra, abbiamo sempre saputo e ci ostiniamo a cambiare: homo homini lupus.
Quindi non Thomas Hobbes ma Jean Jacques Rousseau sarebbe la risposta per l’analisi materialistica storica. E per noi, dico noi di sinistra, diversamente saremmo sempre degli scimpanzè per cui le ragioni dell’altruismo, dell’essere cristiani, come di sinistra, potrebbe terminare con un ‘vaffan…’.
Sappiamo che non è così. Il nostro ‘vaffan…’ è sempre mirato.
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