giovedì, settembre 06, 2007

Fermarsi

Come va? Come stai? Domande rituali che si usa rivolgere quando ci si incontra. Proviamo però a rivolgercele a noi. Prendiamoci un momento per pensarci: come sto? Come mi sento? Domande non banali. Spesso non lo sappiamo. Stiamo correndo o stiamo facendo qualcosa che ci fa dimenticare il che cosa e persino il chi siamo e come stiamo.
Corriamo sempre, e correre diventa il nostro modo di vivere. Persi in mille preoccupazioni, rimpianti, paure, sogni a occhi aperti, ci dimentichiamo di guardare e apprezzare le cose che ci circondano, le persone che amiamo, finché non scopriamo che è troppo tardi.
Quello che stiamo vivendo, se ci pensiamo, non è la nostra vita vera: quella appartiene al passato, a quando eravamo giovani, oppure è rimandata a quando avremo più denaro, una posizione migliore, una casa più grande, la laurea, una fidanzata, o un figlio…nel frattempo viviamo come in un'eterna parentesi, immersi in una in una bolla di sofferenza opaca di cui neppure ci rendiamo conto, convinti che le condizioni attuali non ci consentano alcuna vera felicità.
Anche quando abbiamo del tempo libero, non sappiamo come entrare in contatto con ciò che sta succedendo dentro e fuori di noi. Così accendiamo il televisore, prendiamo in mano il telefono, sfogliamo una rivista, apriamo Internet, qualsiasi cosa pur di sfuggire a noi stessi. Combattiamo tutto il tempo, anche durante il sonno. Dentro di noi c'è la guerra, ed è facile che questo faccia scoppiare una guerra con gli altri.
Cambiare questo stato di cose è possibile, se lo vogliamo. La prima cosa che dobbiamo imparare è l'arte di fermarsi: fermare i pensieri, le abitudini, le emozioni forti che ci condizionano. La paura, la disperazione, la rabbia e il desiderio possono essere fermati adottando uno stile di vita più lento, più consapevole. La consapevolezza ci mette in grado di riconoscere la forza dell'abitudine ogni volta che si manifesta. La presenza mentale è l'energia che ci permette di riconoscere la forza delle nostre abitudini e impedisce loro di dominarci e di farci soffrire. Poi basterà entrare in contatto con il momento presente, con la vita che si svolge proprio adesso, piena di bellezze e meraviglie: un neonato, un fiore, una nuvola, una stradina sassosa, il sole che sorge nel cielo…e possiamo essere felici. Sì, se solo siamo consapevoli di ciò che sta davanti a noi, troveremo la gioia. Allora: buona giornata.

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