giovedì, dicembre 27, 2007

Ricordando Gualtiero Schiaffino

Una brutta notizia funesta questo Natale 2007: la morte di Gualtiero Schiaffino, firma storica della satira politica italiana. Gualtiero Schiaffino era un uomo eclettico, un imprenditore culturale dai mille interessi: editore, politico, scrittore, giornalista, disegnatore fumettista, curatore di mostre di grafica, illustrazione, festival dell’umorismo e letteratura per ragazzi; organizzatore di tornei di Ciclo-Tappo (di cui era l’ideatore con la Federazione Italiana Gioco Ciclo-Tappo nata nel 1993). Ex assessore alla Cultura per la Provincia di Genova, Gualtiero Schiaffino era da sempre impegnato nella promozione del libro e della lettura: il premio Andersen, che porta lo stesso nome della rivista di letteratura per ragazzi, è stato creato da lui nel 1982.
Insieme ai vignettisti e cartoonist genovesi, quali Rino D'Anna, Agostino e Franco Origone, Alberto Boccardo e Sergio Fedriani, Gualtiero Schiaffino ha rappresentato la ‘punta’ dell’illustrazione umoristica ligure.
Che dire di più di lui? Per me un amico, un uomo brillante dallo spirito ironico e piacevole. Con Schiaffino tutto ruotava attorno al sorriso e alla sottile sapienza di godere al meglio la vita. Mi mancherà.
Nel dicembre 2004 avevo raccontato della fantasia satirica di Gualtiero Schiaffino sulla politica della nascita dei partiti: una profezia? Ancora mentelocale.it nel marzo del 2005 un articolo aveva descritto gli aspetti creativi di Gualtiero Schiaffino. Rileggendoli rivedo l’amico Gualtiero e la sua verve, la sua vitalità, le sue battute geniali…
Chi non si è imbattuto nei suoi nonsense? Nelle sue freddure, barzellette, vignette e scherzi? Chi non ricorda il suo manuale satirico pubblicato da Zanichelli con successo? Il libro si chiamava ‘Verba Volant - Manuale di brillante conversazione per ben figurare in società, indispensabile al fine dicitore’: un volume di 400 pagine che aiutava a rendere leggeri, a far volare appunto, concetti importanti e pesanti della pubblica amministrazione. Pubblicato nel 1982 da Zanichelli, ora fuori commercio, rimane un libro attualissimo.
Non ho altro da aggiungere. In questo Natale sono un po’ triste per Skiaf –così firmava le sue vignette satiriche sulle importanti riviste del genere. Oggi ho preso uno Skiaf, non uno dei suoi soliti, quelli che allargavano bocca e cervello; oggi ho preso uno Skiaf che stringe il cuore e fa più poveri.

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