I difensori del fascismo
I difensori del fascismo continuano. Il regima fascista è finito da oltre 60 anni in un bagno di sangue e dopo una immane tragedia, che ha segnato come mai nessuno il XX secolo; eppure c’è chi per motivazioni ideologiche e nostalgiche ritorna a scusare e difendere chi uccideva e spargeva terrore negando la libertà nel nome del fascismo mussoliniano.Qualcuno di questi individui, che difendono quelle scelte scellerate, veste la carica di ministro e di rappresentante delle istituzioni democratiche: sono personaggi cresciuti nel dopoguerra e che non hanno minimamente provato cosa era quel regime…questo è penoso. Non farebbero meglio a pregare in silenzio? Pregare per invocare una pietà che loro non hanno per i vivi oggi? Sono quelli che criminalizzano i clandestini e non vogliono estendere i diritti civili alle coppie di fatto. Ma si sa, il fascismo ha sempre un suo fascino viscerale: è come il tifo nel calcio che scambia per ideale l’indossare una maglietta colorata in maniera diversa. A loro piace il nero e la pena di morte sarebbe in fondo una consequenziale scelta per eliminare chi non ci sta. Ricordate il teschio sulla bandiera nera e il motto: Me ne frego? Quelli erano i ragazzi di Salò; erano quelli che oggi chiamiamo i fondamentalisti islamici: un Osama Bin Laden si trova sempre per fargli imbracciare il fucile. Io non mi sento di onorare i camerati…come non mi sento di onorare Hitler o Saddam Hussein.
Io spero che La Russa e Alemanno non abbiano mai ad incontrare le bande di Salò: avremmo fallito il compito di evolvere nella libertà verso la libertà.
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