lunedì, ottobre 27, 2008

Il popolo del Circo Massimo

Quel popolo del Circo Massimo è un popolo che conosco bene. Quel popolo ha attraversato anni e anni di opposizione rimanendo con i sogni di pace, di libertà, pane e legalità: cose semplici a parole, ma di difficile mantenimento.
Per questo quel popolo di gente onesta è sempre pronto a scendere in piazza per riuscire a far sentire la sua voce, troppo spesso sbeffeggiata da un potere arrogante che parla dalle televisioni.
Quando succede che milioni di persone si muovono, affrontando sacrifici, spinte solo da ideali di democrazia e giustizia, non è mai una cosa vana per cui non se ne può far niente. Quel movimento genera una energia che si moltiplica per se stessa, generando forze di cambiamento. Quando la protesta è anche proposta, chi la sbeffeggia ha poco da stare tranquillo poiché quella forza pacata e serena riesce a far rimbalzare accuse e negatività. Quel popolo rinfrancato dall’essersi incontrato in così tanti in un luogo preciso, riparte con fiducia per la costruzione di una democrazia messa sempre in pericolo da suffragi universali o da sondaggi virtuali. Una democrazia ora messa in pericolo anche dalla crisi economica.
Il cambiamento potrebbe avere un percorso anche breve per il precipitare di una crisi finanziaria per cui le promesse di un im-prenditore di far tutti più ricchi, soprattutto non pagando le tasse, affonderà nella cruda realtà. Quel popolo sono sicuro è pronto a trasformare le difficoltà in risorse per trasformazioni profonde del nostro modo di vivere, pensando in armonia con l’ambiente e la giustizia sociale.

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