venerdì, febbraio 06, 2009

Eluana

Eluana...Eluana, quante parole su Eluana. Eluana è diventata una bandiera per parti avverse e la sua foto di bella ragazza sorridente -continuamente sbattuta in prima pagina da tutti i quotidiani- non aiuta a comprendere la pietà di un gesto profondamente cristiano, quale quello di staccare la 'spina'; in questo caso i tubicini dell'alimentazione forzata.
Eluana Englaro senza il clamore delle istituzioni, della chiesa, dei bigotti, dei giornali e televisioni, forse significherebbe pace, silenzio, intimo rispetto per chi le vuole e le ha voluto bene davvero. Oggi l'intervento del Governo, che blocca una sentenza giudiziaria, lo si potrebbe leggere come un atto totalitario; qualcosa degno delle dittature fasciste e comuniste: a decidere della nostra vita dalla culla alla bara è un consiglio dei ministri.
Ma io credo che una legge di causa-effetto, che chiamiamo anche di 'contrappasso', riesca a far rinsavire, o meglio comprendere il rispetto a chi si accanisce contro lo staccare l'alimentazione forzata a Eluana. Credo che quelle persone dovranno conoscere la pena, il dolore e la pietà di chi ama una figlia in quelle condizioni. Chi emette sentenze e si scaglia contro un atto d'amore estremo, non ha sicuramente vissuto quei sentimenti. Diversamente ci sarebbe da costoro il silenzio e la pietà.

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