lunedì, febbraio 09, 2009

Pensieri sulla solitudine

Ogni persona sperimenta nella sua vita la solitudine, si potrebbe affermare che è la condizione intima di tutti: nasciamo e moriamo soli; così si dice, ed è una verità. Se dovessimo poi chiedere ad ognuno di descriverci la propria solitudine si scoprirebbe che non ne esiste una sola, ma moltissime.
Ognuno ha un proprio modo di vivere e di immaginare la propria solitudine; la spiegazione non è semplice: sarà perché non troviamo facilmente quello che cerchiamo? A pensare che intorno a noi abbiamo tantissime cose che riempirebbero qualunque universo. Allora? Forse è bene così, perché è solo con la solitudine che possiamo intraprendere il viaggio che porta al centro di noi stessi; porta all’integrità e all’autonomia. La solitudine è così, la condizione primaria per la ricerca interiore. Poi stiamone certi che imparando a vedere gli aspetti positivi della solitudine, si scoprirà quanto è facile stare con gli altri in modo sereno e vero instaurando relazioni che ci arricchiscono. Io i miei momenti di solitudine li vivo abbastanza bene. Spesso ricerco la solitudine nella stessa maniera con cui cerco la compagnia, gli amici, sento che le due fasi sono necessarie; è un andamento naturale come il respiro. Prima solo e poi unito agli altri per condividere quello che è maturato in solitudine; poi ancora nuovamente solo a riflettermi in me stesso, per riuscire poi a non perdermi negli altri…e ancora via. Via come le onde del mare in eterni riflussi.
Una volta mi venne chiesto di descrivere la mia solitudine e la immaginai con me in attesa, in piena notte, ad una fermata dell’autobus in attesa che arrivi quel bus che mi riporti a casa. C’era l’angoscia dell’attesa, della solitudine eppure mi sosteneva il pensiero che da qualche parte c’era un luogo e un’altra persona, un’altra solitudine, che mi aspettava. Con quella solitudine ho scoperto la potenza dell’amore: quel sentimento che riesce a farci vivere lontani, riesce a tenerci legati e vivi anche solo con il pensiero. Che strano, è la solitudine che rende grande l’amore.

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