martedì, agosto 07, 2012

|Tutti dietro all'andamento della Borsa

Ma è possibile che il nostro futuro economico debba dipendere da un branco di scommettitori? Di giocatori e speculatori di valute? Mi sono spesso chiesto come mai la politica non riesca a frenare queste scommesse che giocano sulle oscillazioni dei prezzi? E' il libero mercato si dice. Guai a toccarlo: è diventato il nostro Dio e allora? Ecco che comanda il denaro diventato merce, per fare altro denaro. Fare soldi con i soldi e non più producendo beni, servizi, materie o cose utili. No, la merce che si muove tra la domanda e l'offerta risulta solo il denaro. Oggi si compra un'azione, una valuta o un titolo di Stato, per rivenderlo subito domani. Ecco allora la schizofrenia delle Borse: oggi giù, domani sù; e noi a guardare l'andamento con il fiato sospeso o almeno facendoci mettere in ansia dal martellamento di notizie d'apertura quotidiane i ogni giornale e telegiornale: ieri bruciati 4miliardi di euro in poche ore...oggi le borse volano e lo spread diminuisce...venerdì nero: Milano -4% Madrid -6%...Tiene Berlino. E noi? A fare i conti con la pensione e lo stipendio, viviamo un'altra realtà. Mi sono informato e sono venuto a sapere che quel branco di speculatori, non hanno nomi e cognomi, non hanno facce e culi...i giocatori che scommettono sull'andamento delle valute e delle azioni sono dei computer. Tutto avviene tramite operazioni realizzate in pochi millesimi di secondo da computer, senza nessun intervento umano. Montagne di denaro vengono mosse alla costante ed esasperata ricerca di profitti a brevissimo termine, senza nessun legame con il mondo reale. Capito come funziona assurdamente la cosa, il rimedio esisterebbe e sarebbe una severa regolamentazione del mercato finanziario; mettere sotto controllo chi ha prodotto tutti gli squilibri economici del mondo in questi ultimi anni. A farlo dovrebbe essere la politica ma questa non ci riesce o non vuole. Ci sarebbe bisogno di recuperare un'etica degli affari e dell'economia ma la politica stessa non ne ha e allora? Bisognerbbe iniziare dal basso, da noi stessi e chiedere quando andiamo in banca di non usare il nostro denaro per speculazioni finanziarie. Un piccolo inizio.

1 commento:

JANAS ha detto...

bellissimo articolo, spero che davvero che questa "nuova" povertà riesca a smuovere le coscienze di ognuno, a riportarci a un modo di vivere non più condizionato dal mercato, che ha creato falsi bisogni, ma dai nostri bisogni reali;
spero sia davvero uno stimolo a cercare di capire da noi e per noi, quali siano le cose veramente importanti, risvegliandoci dal torpore.