Non avrei più voluto parlare dell’ottantenne Berlusconi ormai al suo declino fisico e politico, ma vederlo ringalluzzito per una sentenza che lo assolve dopo una che lo ha condannato definitivamente e altre in sospeso fa riflettere sull’uscita di scena di questo guitto della politica; di questo boss, che intende le relazioni istituzionali e il senso dello Stato come una cosa personale. Questa sua assoluzione processuale dall'aver commesso reato per l’intervento sulla questura milanese per interessarsi di una certa 'Ruby rubacuori'- mentre era a Parigi per questioni istituzionali- non lo assolve sul piano politico: in quanto uomo pubblico non avrebbe dovuto intervenire in una questione privata dopo essere stato chiamato da una prostituta brasiliana -certa Concencao- che lo informava che la sua ‘amichetta’ Ruby era stata portata in questura a Milano. Se uno decide di fare politica o come lui sostiene di 'scendere in campo’, deve sapere che non avendolo consigliato il medico si deve assumere la responsabilità di non tenere comportamenti non dignitosi della funzione istituzionale che lo aspetta. Poteva continuare in pace a fare il puttaniere come voleva, ma non nella veste di Presidente del Consiglio…e qui la morale non c’entra; c’entra il decoro di persona specchiata che è sotto gli occhi del mondo. E’ chiaro che di questo personaggio in futuro l’Italia potrà fare a meno, almeno dopo oltre venti anni sulla scena politica e quindi responsabile di tutto quel marciume che ha investito quella classe dirigente in buona parte scelta da lui. In buona parte. L’altra parte dello schifo è del centrosinistra Pd coni suoi associati.
In Italia sembra che nessuno si accorga di nulla. La stessa Lega Nord che ha governato con Berlusconi per oltre 11 anni non ha realizzato nulla sul piano del federalismo auspicato, e le riforme che doveva fare o ha fatto sembrano non esistere se si continua a parlare dicendo che ora è il tempo di fare le riforme…le riforme istituzionali! Ma spero che non le facciano questi farabutti.
Ora si continua così a invocare coalizioni politiche, nuove unità di intenti alla faccia di un passato che è soltanto di un anno fa e ancora presente con la coda di scandali, mangerie, ruberie, ecc.
Quale palingenesi? Quella di spazzare via tutti gli organigrammi partitici con liste civiche di uomini veri. Veri non perchè ce l’hanno duro o sbavano per delle ragazzine; ma veri per dirittura morale e dignità nei comportamenti.
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