sabato, ottobre 01, 2005

La cultura è di destra o di sinistra?

La cultura non è di destra né di sinistra, ma certamente non è berlusconiana. Questo non perché il personaggio, a guardarlo, non si presta a pensieri profondi; lui è il tipo terraterra brianzolo o del nordest dove la fabbrichetta, il ferrarino, la villa sarda o la barca, contano più di ogni altra cosa: sono il metro del successo e dell’essere qualcuno.
La cultura non è di destra né di sinistra, ma sentendo Veneziani, uno di destra, sostenere, ‘che quello che distingue oggi la destra dalla sinistra è che la destra crede molto alle radici, ai valori di un radicamento, mentre la sinistra crede molto ai valori di liberazione, di emancipazione. Credo che questo sia lo spartiacque’; concordo. Infatti spesso il dibattito politico culturale verte su questo: tra chi difende la Tradizione e chi il Progresso. Tra chi ha paura del cambiamento, ha paura di perdersi, e chi vuole evolvere, progredire, con un umanesimo che abbracci tutti, senza timori.
Allora la cultura non è di destra né di sinistra, ma chi confonde la Tradizione con quello che possiede, diventa egoista e pensa solo ai suoi interessi, è di destra anche se dice di essere di sinistra. Chi dice che non ama il Progresso poiché non rispetta le minoranze, il diritto di libertà di vivere con chi vuole e come vuole, allora è di sinistra anche se dice di essere di destra.
Ma poi, per me, quello che divide una cultura di destra da quella di sinistra è la riflessione profonda su di sé, che ha rappresentato la psicoanalisi.
Sarà, ma trovo che chi considera la psicoanalisi una bufala di solito è uno di destra, mentre chi la guarda con rispetto e interesse è sostanzialmente di sinistra.
Con la psicoanalisi il pensiero si è ripiegato su se stesso per interrogarsi sul suo modo di pensarsi. Il superamento dell’io, come frutto di un inconscio universale che deve diventare coscienza, è il fine della cultura umana. Se poi, in questo frangente storico, questa riflessività è prevalentemente di sinistra, non è detto che non possa diventare ed esserla anche di destra. Me lo auguro. Allora semplicemente la cultura potrà essere insieme di destra e di sinistra.

1 commento:

ndn ha detto...

vi segnalo http://tarsia.blogspot.com/

un progetto culturale aperto (di destra)