Calcio pazzo
Le pazzie per il Calcio continuano, alla faccia degli scandali…e così per Kakà, vengono offerti 100 milioni di euro e forse basterebbero solo due prugne, un purgante naturale. Questa è una notizia che si accompagna ad altre: guerra in Libano, guerra in Iraq, caduta del potere d’acquisto delle famiglie italiane, difficoltà dei giovani a conquistarsi l’autonomia economica e quella conseguente affettiva; sempre se non si è capaci di dare dei calci ad una palla. Ma quello che conta oggi sono le penalità inflitte a chi ha taroccato il Calcio. Ad ogni sentenza diminuiscono un po’. In fondo non è una cosa seria per nessuno. Il Calcio rappresenta ormai in sostanza solo un business e allora chissenefrega del resto. Poi arriva anche lo sport d’agosto, che è quello del mercato, degli acquisti e delle vendite, per la gioia dei tifosi sempre attenti alle notizie della ‘rosa’, che non si interrogano dei loro 900 euro al mese di stipendio, ma forse mi sbaglio: guadagnano di più.Insomma si costruisce durante le ferie, la stagione del prossimo campionato, con quello si saprà se si soffre o si gioisce: basta spendere e avere un presidente all’altezza della situazione, con disponibilità finanziarie pari all’ambizione sociale e al bisogno di ‘partecipare’. A questo strano sport giocato tanto al bar, quanto nei tribunali, non manca niente…finché ci sono i tifosi.
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