Elezioni siciliane
Più che una vittoria in Sicilia per la Destra c’è stata una riconferma…ma poi mica di tanto. I titoli dei quotidiani che sbandierano una netta vittoria del centrodestra in Sicilia andrebbero rivisti. Sì, il centrodestra continua a governare Palermo e i maggiori centri dell’isola, ma a conti fatti i risultati ci dicono che Forza Italia ha perso voti: ad Agrigento F.I. passa dal 24% dei voti al 17% e si va al ballottaggio, mentre la volta scorsa la CdL aveva eletto il sindaco al primo turno; a Trapani la CdL, pur vincendo di larga misura per F.I. c’è una flessione di voti. A Palermo Cammarata viene riconfermato, ma F.I. passa dal 24% al 19%. Se poi prendiamo i comuni più piccoli vediamo che a Caltagirone si conferma il centrosinistra, come a Recalmuto e Gela, con i sindaci che passano entrambi al primo turno; dove a Gela i DS balzano dal 14% a oltre il 18%. Poi il centrosinistra si prende il comune di Cefalù…Dove c’è stata una conferma del sindaco uscente per il centrodestra non si è mai raggiunto i valori delle ultime elezioni: un calo su tutta la linea…a allora? Dov’è questa grande vittoria che proclama il cacciaballe Berlusconi?
Si tornerà alle urne ad Aragona e Favara, in provincia di Agrigento, a Mussomeli e Niscemi, in provincia di Caltanissetta, a Paternò e Sant'Agata Li Battiati, in provincia di Catania, a Barrafranca e Nicosia, in provincia di Enna, a Lipari, in provincia di Messina, a Belmonte Mezzagno, a Corleone, Terrasini e Villabate, in provincia di Palermo, a Pozzallo, in provincia di Ragusa, ad Avola, in provincia di Siracusa, ad Alcamo, Castelvetrano, Erice, in provincia di Trapani ed in molti casi le giunte di centrodestra confermate la volta scorsa al primo turno, ora sono a rischio.
Ancora una volta si fanno i proclami sull’onda di proiezioni mai vere. Ancora i politici le sparano grosse per pura propaganda: il clima elettorale sembra non finisca mai.
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