Gli ideali
Ah, gli ideali, bisogna continuare ad averli. Malgrado tutto. Malgrado questa classe politica incapace, che è divenuta una casta a sé. Guardateli perdono o vincono e sono sempre lì: Berlusconi, Fini, D’Alema, Andreotti, ecc. sempre loro da troppo tempo a blaterare mentre l’Italia continua a produrre scandali, ingiustizie, affari sporchi, mafie, privilegi, interessi nascosti ecc. Ma gli ideali bisogna continuare a coltivarli. Guai a perderli.Un amico, ‘grande vecchio saggio’, me lo diceva: i giovani devono prendere in mano la politica. I giovani devono coltivare ideali. Possono essere anche ideali diversi, opposti, ma solo con quelli ti puoi misurare, puoi dialogare e continuare a sperare. Diversamente niente. Con un giovane senza ideali non puoi confrontarti…quelli possono andare a fare il Grande Fratello, partecipare al concorso di velina o tronista e finisce lì. Questa è la realtà.
Naturalmente considerando gli ideali come i pensieri, e i relativi valori, utili a costruire una società sempre più umana e giusta; in sostanza il cambiare sempre quello che c’è, quello che si trova.
I giovani devono costruire il loro futuro di convivenza e poi devono imparare a contestare, avere lo spirito critico ed insieme propositivo. Diversamente restano schiavi di un conformismo o di una rassegnazione figlia dei vecchi. Purtroppo i vecchi mascherati da giovani continuano a governare e imporre modelli di vita. Sì, ci sono le tendenze giovanili, le mode di strada, i look alternativi e le richieste di spazi, ma tutto viene convogliato in una strategia di mercato, che guarda un po’ è sempre in mano ai soliti vecchi.
C’è stato un momento, con le marce della pace, le contestazioni alla politica di Bush e alle politiche economiche selvagge, che abbiamo visto i giovani uniti e presenti che facevano sperare in un loro ingresso nella società politica; ci sono stati i Papaboys di Giovanni Paolo II° che sembrava producessero novità ideali e capaci di trasformare il pantano odierno, invece…family day, parate militari, vecchi rituali partitici e conformistici hanno ripreso il sopravvento.
Ma bisogna continuare a spingere i giovani a ricercare i loro ideali di società e di futuro. Io vecchio ho bisogno dei loro ideali, sono stanco di raccogliere i miei stracci.
Pubblicato oggi 5 giugno su Il Secolo XIX
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