Preti e pedofilia
Ha ragione don Fortunato Di Noto, dell’associazione Meter, visto da Santoro ad Anno Zero giovedì sera in TV, la pedofilia non è questione di categorie: farmacisti, panettieri, avvocati, operai…preti ecc., il problema della pedofilia è gravissimo e va affrontato in generale senza fermarci alle polemiche contro la Chiesa. Giusto. Nei fatti poi si viene a saper che proprio l’istituzione ecclesiale ha opposto forti riserve al perseguimento di quei preti scoperti pedofili.Io vorrei dire che quelli prima che preti sono pedofili, e forse preti lo sono diventati perché nei seminari e in una certa cultura, loro trovano un terreno fertile. Aggiungo che in una denuncia pubblicata nel 2002 dal teologo tedesco, Eugen Drewermann , si dichiara: “I preti pedofili sono per lo più il frutto di una educazione e di una condizione di vita repressiva e autoritaria che ha impedito lo sviluppo equilibrato della loro personalità e li mantiene in condizione di nevrosi di vario tipo. Il fenomeno della pedofilia del clero nelle sacrestie, nei seminari, negli istituti, nelle scuole è vasto, molto più vasto di quanto emerga. Il matrimonio dei preti potrebbe attenuare il fenomeno della pedofilia ecclesiastica…ma non risolverebbe fino a fondo il problema dogmatico e simbolico relativo al discredito del corpo e della sessualità...”.
Ecco la sessuofobia e la nevrosi del senso di colpa, trasmessi dalla Chiesa cattolica, possono diventare a volte le facce contrastanti a risolvere un problema e sporcare il messaggio di Cristo: ‘Lasciate che i pargoli vengano a me…’.
Quindi è sempre bene tenere alta la guardia e continuare a denunciare i preti pedofili anche attraverso la televisione. I veri credenti non perderanno per questo la loro fede, anzi la Chiesa assumerà più autorevolezza morale e spirituale.
Un ulteriore messaggio è che gli uomini non si dividono in credenti buoni e atei cattivi. Vediamo tutti che esistono persone che credono in Dio e fanno ciò che gli pare; mandano il mondo in rovina e non fanno la volontà di Dio.
Sembra che tutti i mali del mondo attuale siano da attribuire alla mancanza della fede. Poi ancora secondo quale fede si pratica: dividendosi ancora tra ebrei, musulmani e cattolici cristiani. Viene da pensare che in realtà, magari inconsapevolmente, il Papa identificando Dio solo con la Chiesa cattolica (che spesso non fa la volontà di Dio), lanci il monito: state attenti, che se vi allontanate da noi, il mondo va in rovina; se state con noi avrete pace e serenità. E’ il preciso atteggiamento dei musulmani e degli ebrei. Ancora categorie. Ancora esercizio di un potere, come si è visto, molto caro ai pedofili.
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