Ancora sulla Palestina a Gaza
I palestinesi non sono tutti di Hamas, anche se quest’ultimo gruppo ha vinto le elezioni a Gaza. Ci sono palestinesi musulmani, ma anche cristiani; i palestinesi non si possono definire tutti terroristi e ostili a Israele: lì poi ci vivono e lavorano più di un milione di palestinesi. Per questo la guerra è sempre più insensata e invadere Gaza per disarmare Hamas è solo un pretesto. I missili Qassam, che gli israeliani considerano di ‘latta’, dimostrano che Hamas non vuole la pace, ma neppure gli israeliani fanno niente per pacificare la vita di chi vive a Gaza che è ridotta in un immenso campo profughi. In effetti la maggior parte della popolazione di Gaza è composta da rifugiati fuggiti o espulsi dalle loro terre nel 1948 e vive in 8 campi profughi gestiti dall’ONU. Ai palestinesi della striscia di Gaza viene resa la vita impossibile con il divieto di movimento, con l’embargo dei viveri, con continue umiliazioni; a questo si assommano le vessazioni di Hamas che li vorrebbe reclutare tutti per fare la guerra terroristica ad Israele. Una situazione davvero difficile.Non ci sarà mai la pace se ognuno non farà un passo indietro: gli israeliani a restituire le terre occupate ingiustamente, che una risoluzione dell’ONU chiede da moltissimi anni di abbandonare, con i continui arbitrii che esercitano sulla popolazione palestinese; i palestinesi a dissociarsi da Hamas, che sempre di più dimostra di volere la guerra non solo per cacciare lo Stato di Israele, ma anche per altri interessi: prima di tutti quello di mantenere nello stato attuale i palestinesi, per cui ricevono insieme alle armi anche molti soldi dagli altri stati arabi.
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